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Sapotiglia: che cos’è, proprietà, benefici, valori nutrizionali e utilizzi

Sapotiglia: che cos'è, proprietà, benefici, valori nutrizionali e utilizzi

Risultante essere nota ugualmente col denominativo di Manilkara zapota, la sapotiglia tende ad essere un arbusto facente parte del complesso familiare delle Sapotacee.

Proviene dalla zona sud del Messico e dall’America centrale e tende ad essere colta per il chicle, e dunque una gommina naturale estrapolata dal tronco ed adoperata sotto forma di ingrediente tradizionale delle gomme, oppure per la produzione di legno pregiato o per il corrispettivo frutteto oppure per la sapodilla o sapotiglia.

Che cos’è la Sapotiglia?

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Risulta essere un arbusto sempreverde avente la capacità di giungere ai 30 m di altura. Presenta un fogliame alquanto vicendevole ed ovoidale, dalla lunghezza pari ai 15 cm. I boccioli si presenta di tonalità biancastra ed hanno un profumo esilarante.

Il frutteto si presenta di tonalità bruna, dalla conformazione tonda ed una circonferenza di 8 cm con un tegumento ispessito. Il succo ha un gusto dolciastro similare al caramello, la pera ed il miele. Mentre il frutteto presenta dai 2 ai 5 sementi, i quali si presentano di tonalità nera ed hanno una conformazione lunga e dura.

Risultante essere un frutto proveniente dall’America centrale (soprattutto dalle zone del Messico, del Guatemala e delle Indie Occidentali) è la Manilkara sapota. Si propaga prettamente all’interno dei boschi e fu trasportata dai colonizzatori spagnoli a Manila. Da ciò si deve il denominativo di Manilkara.

Tale arbusto fu adoperato per intenti come l’estrapolazione del lattice, la coltivazione di fruttiferi ed il legname. Risulta essere una coltura alquanto conosciuta e propagata nei paesi tropicali del mondo. La coltura, ad oggi, prevede la vendita. Il frutteto maturato tende ad essere utilizzato similmente alla frutta da dolci ed adoperato nelle pasticcerie al fine di dar vita a torte di sapodilla oppure poste all’interno di scatole con dello sciroppo.

Il fruttifero tende inoltre ad essere sottoposto ad essiccazione ed adoperato al fine di ornamentare dolciumi e centrifughe così come per la preparazione di dolciumi dato l’elevato quantitativo di zuccheri. Per molto tempo è stato utilizzato il lattice di sapodilla sotto forma di sostanza per la composizione di gomme da masticare, in quanto è un arbusto sempreverde con propagazione allentata, di dimensione media ed alquanto longeva, difatti tende ad essere adoperata al fine di decorare e dare vita a giardini tropicali.

Proprietà e benefici della Sapotiglia

Svariate risultano essere le caratteristiche benefiche della sapotiglia, tra cui quelle antiossidanti, antinfiammatorie, antidiabetiche, antivirali ed antibatteriche. Non abbondante risulta essere il quantitativo di amido. Fra i micronutrienti, il frutteto conferisce un rilevante quantitativo di tannini, sostanze polifenoliche e saponina.

Questo lo porta ad essere estremamente utilizzato, difatti rientra fra i più buoni frutti dell’America meridionale. Ogni 100 gr di sapotiglia colta appena presentano:

di cui minerali:

di cui vitamine:

di cui carotenoidi:

di cui acidi grassi:

  • 0,52 g di acidi grassi monoinsaturi;
  • 0,01 g di acidi grassi polinsaturi;
  • 0,19 g di acidi grassi saturi;
  • fitosteroli;

di cui amminoacidi:

  • 0 di triptofano;
  • 0,01 g di treonina;
  • 0,01 g di isoleucina;
  • 0,02 g di leucina;
  • 0,03 g di lisina;
  • 0 di metionina;
  • cistina;
  • 0,01 g di fenilalanina;
  • 0,01 g di tirosina;
  • 0,01 g di valina;
  • 0,01 di arginina;
  • 0,01 g di istidina;
  • 0,01 g di acido aspartico;
    0,03 g di acido glutammico;
  • 0,01 g di glicina;
  • 0,03 g di prolina;
  • 0,01 g di serina;
  • betaina;
  • colina;

di cui antinutrienti:

  • acido fitico;

Valori nutrizionali della Sapotiglia

Pertanto ogni 100 g di sapotiglia si apportano 83 Kcal di cui 347 KJ.

Utilizzi della Sapotiglia

La Sapotiglia tende ad essere utilizzata soltanto i frutteti al fine di produrre legno. Spesso lo si vede protagonista date le caratteristiche benefiche terapeutiche e curative. Tende ad essere conosciuto per il gusto ed il profumo ed adoperato al fine di produrre sorbetti, cocktail, marmellate e gelati, così come preparare torte, sciroppi e salse.

Tende ad essere deglutito appena colto, dunque sciacquato e diviso in due parti. Il succo, tende ad essere consumato con l’utilizzo di un cucchiaio. Mentre, il tegumento utilizzato come coppa laddove si serve il frutteto. Si consiglia durante la deglutizione del frutteto, di fare attenzione alla sementa, la cui conformazione si presenta ungueale e pericolosa. Spesso si tende ad inserire tale frutteto all’interno di macedonie con ulteriori frutti oppure insalate a base di verdure.

Congiuntamente alla panne, risulta essere un dolcino noto e da consumare con l’utilizzo di un cucchiaio. Il succo presente al suo interno tende ad essere deglutito fresco specialmente nei paesi dell’Indonesia e della Malesia. Nelle Bahamas, invece, il frutteto tende ad essere calpestato, setacciato e sottoposto ad ebollizione al fine di produrre un succo sciroppato. Il composto interno risulta ottimale al fine di produrre confetture.

La cozione di tale frutteto necessità della rimozione del lattice verdognolo che tende a formarsi superficialmente, precedentemente all’inserimento dello zucchero. Con la preparazione di confetture, quest’ultima alla fine si presenta di tonalità rossastra.

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