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Pervinca: che cos’è, proprietà, utilizzi, benefici e controindicazioni

Pervinca: che cos'è, proprietà, utilizzi, benefici e controindicazioni

Risultante essere una pianta rientrante nel complesso familiare delle Apocinacee, che tende a svilupparsi in Europa e nelle zone tropicali, è la Pervinca. Quest’ultima risulta essere conosciuta ugualmente col denominativo di erba vinca, erba serena e fiori di morto, e risulta propagata in Italia, dato lo sviluppo ad alture pari a 1300 m.

Risulta probabile rintracciare distese d’erba di codesta pianta specialmente lungo le siepi e i boschi. Ha un tronco che raggiunge una lunghezza pari a 3 m. Il fogliame, di tonalità verdognola bruna, risulta antistante e imberbe.

I boccioli si presentano di tonalità bluastra-viola e fuoriescono durante i mesi compresi tra febbraio e maggio. Tendeva ad essere adoperata durane il Medioevo sotto forma di ingrediente per i riti sentimentali. Durante il ‘500, la pervinca fu adoperata per la cura dell’angina e dell’epistassi.

Proprietà

Risultante essere una pianta conosciuta anticamente date le proprietà terapeutiche, specialmente per la cura della costipazione, è la pervinca. Nel campo medico popolare, in aggiunta, codesta pianta risulta nota per l’efficienza ipotensiva, spasmolitica e antipertensiva.

Utilizzata per ridurre la formazione lattea e combattere le infiammazioni alle ghiandole mammarie, della pervinca tendono ad essere adoperati prettamente il fogliame in quanto presenta al suo interno sostanze alcaloidi, di cui la vincamina congiuntamente a flavonoidi, tannini e fitosteroli.

Mediante codesti principi attivi, codesta pianta ha la capacità di conferire la vasodilatazione periferica che la vede ottimale e prescritta specialmente per contrastare ipertensione arteriosa. Il gusto amarostico, in aggiunta, svolge funzione digerente ricavabile mediante codesta pianta, congiuntamente ad ulteriori proprietà antinfiammatorie, ottimali per utilizzi topici del fogliame contrastanti dermatosi, brufoli ed eczemi.

Utilizzi

La pervinca risulta adoperata in caso di problematicità di intestino pigro, somministrando la stessa antecedentemente alla somministrazione dei pasti.

Al fine di ricavarlo, bisogna sottoporre a triturazione per 10 giorni, 100 g. di fogliame appena colto di pervinca internamente a 1 litro di vino bianco secco. Al fine di istigare l’attività diuretica e contrastare l’ipertensione, risulta opportuno preparare tisane contenenti pervinca ed ulteriori erbe medicinali.

Bisogna porre:

Successivamente, bisogna estrarre 40 g dalla miscelazione di erbe e portare ad infusione per 10 minuti all’interno di 1 litro di acqua rovente. La tisana deve essere consumata sino a 4 volte al dì.

Ulteriori utilizzi la vedono adoperata per contrastare problematicità di concentramento, preparando decotti a base di pervinca. Al fine di ottenere il composto, risulta opportuno portare ad ebollizione 6 g di fogliame all’interno di 100 ml di acqua. Lasciar riposare per 10 minuti e sottoporre a filtraggio.

Codesto composto deve essere deglutito antecedentemente alla consumazione dei pasti per ben 4 volte al dì.

Benefici

La pervinca perenne, data la presenza dei boccioli, vanta di molteplici proprietà benefiche medicinali. Difatti, la pervinca risulta adoperata nei paesi delle zone tropicali sotto forma di medicina tradizionale, specialmente per la preparazione di decotti adoperati al fine di trattare fastidi della salute mutabili a causa di infiammazioni agli occhi del diabete, così come causa di emorragie e punture di insetti.

Tende ad essere adoperata per la cura dell’ipertensione arteriosa. In aggiunta, dalla pervinca tendono ad essere estratti composti omeopatici dalla proprietà astringente. I principi attivi rintracciabili all’interno del fogliame hanno la capacità di comportare vasodilatazione periferica, cerebrale e coronarica. Per codeste peculiarità, la vincamina tende ad essere adoperata per curare le cerebrovasculopatie, le sindromi vertiginose centrali e periferiche e le arteriopatie degli arti inferiori.

Cura del cancro

Sebbene risulti essere una pianta che nasce nell’India occidentale, fu analizzata anticamente in Madagascar. Nel continente Europeo, fu conosciuta durante il XVIII secolo, secolo in cui fu colta soprattutto per finalità decorative.

Ad oggi risulta sviluppata in vari continenti, specialmente nelle zone dalla temperatura maggiormente elevata. Le caratteristiche medicinali risultano connesse specialmente alla compresenza degli alcaloidi della vinca, tra cui la vinblastina e la vincristina, adoperati sotto forma di sostanze farmaceutiche dalle caratteristiche benefiche antitumorali. Risultano difatti essere delle molecole adoperate per la cura della leucemia, del linfoma di Hodgkin e di ulteriori linfomi maligni, del neurobladtoma, del tumore di Wilms, del sarcoma di Kaposi e della micosi fungoide.

In aggiunta, gli alcaloidi della vinca tendono ad essere adoperati al fine di agevolare il flusso sanguigno del cervello e la cura della pressione alta. Apporta benefici per la cura dei tumori, la vincristina e la vinblastina depurare ed utilizzate per via endovena in un singolo dosaggio a settimana. Non vi sono dosaggi particolari accertati dal campo scientifico per la dose opportuna di pervinca sotto forma di trattamento erboristico.

Funzione biologica

L’utilizzo della pervinca non risulta approvata ufficialmente per fattori terapeutici. Ciò nonostante, da codesta pianta risulta ricavabile l’alcaloide che svolge funzione benevola per il sistema cardiocircolatorio.

Codesto alcaloide ha la capacità di operare funzione ipotensiva e cronotropa negativa, e dunque potenzialità di ridurre la frequenza cardiaca. All’alcaloide, in aggiunta, tendono ad essere conferite caratteristiche spasmolitiche, ipoglicemizzanti e simpaticolitiche.

Campo medico popolare e omeopatia

Nel campo medico popolare, codesta pianta tende ad essere adoperata per curare fastidi della circolazione, ipertensione, gastriti, enteriti, dissenteria e cistici. Viene adoperata sotto forma di trattamento contrastante la perdita di memoria e ridurre i quantitativi di zucchero all’interno del sangue.

Per via esterna, contrariamente, il campo medico tradizionale adopera codesta pianta perenne sotto forma di trattamento restrittivo per contrastare epistassi e perdita di sangue. Difatti, la pervinca tende ad essere adoperata per la cura di mal di gola, ascessi, eczemi e ecchimosi.

Nel campo dell’omeopatia, la stessa tende ad essere rintracciata nella tintura madre, gocce orali e granulati. In codesto settore la pervinca viene adoperata per curare eczemi, infiammazioni della cute, menorragia, emorragie uterine, mal di testa, tinnito, vertigini e fastidi della memoria.

Il quantitativo di trattamento omeopatico da somministrare risulta differente a seconda del soggetto e a seconda della funzionalità e del fastidio da curare nonché del composto utilizzato.

Controindicazioni

La pervinca, se adoperata in maniera consona, non causa effetti collaterali particolari. Ciò nonostante, in determinate situazioni risulta possibile evidenziare fastidi gastrointestinali e rossori della cute.

Nel caso in cui dovessero esserci eccedenze di somministrazione, contrariamente, risulta possibile evidenziare riduzione della compressione del sangue. Bisogna ovviare la somministrazione della pianta perenne se affetti da ipersensibilità nei confronti del prodotto stesso oppure di uno dei composti presenti al suo interno.

Per quanto concerne interazioni farmacologici, risulta sconsigliabile la somministrazione congiunta a prodotti farmacologici ipotensivi, ipolipemizzanti e antiaritmici, data l’elevata probabilità di subentro di aritmie ventricolari.

Tuttavia, ad oggi, non vi sono controindicazioni affermate all’utilizzo della stessa, sebbene si sconsigli la somministrazione a soggetti in fase di gestazione e nutrimento del neonato. Al fine di abbassare totalmente l’eventuale subentro di effetti collaterali, antecedentemente all’uso per finalità medicinali risulta opportuno consultare uno specialista. Difatti, la pervinca risulta essere alquanto pericolosa, e risulta attestata la probabilità di subentro di problematicità respiratorie.

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