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Mandarino: che cos’è, proprietà, benefici, valori nutrizionali, tipologie ed utilizzi

Mandarino: che cos'è, proprietà, benefici, valori nutrizionali, tipologie ed utilizzi

Risultante essere un frutteto avente un elevato quantitativo di vitamine, specialmente di vitamina C è il Mandarino. Da questo tende ad essere estratto un olio efficiente al fine di combattere gli inestetismi della cellulite.

Che cos’è il Mandarino?

Tale frutteto rientra nel complesso familiare delle Rutacee, complesso all’interno del quale risulta possibile rintracciare differenti tipologie, come il Citrus reticulata, il Citrus nobilis ed il Citrus clementina.

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Solitamente, tende ad essere ingerito fresco sebbene sia probabile rintracciarlo anche come confetture. Risulta essere un frutteto peculiare dei periodi gelidi e vanta di caratteristiche peculiari specialmente nei mesi compresi fra dicembre e marzo.

Fra gli agrumi risulta essere il frutteto con un elevato quantitativo di zuccheri, peculiarità che gli conferisce un sapore dolciastro sebbene sia maggiormente chilo calorico rispetto ad altri frutteti.

Risulta ottimale al fine di salvaguardare lo stato salutare dell’intestino, del sistema osseo e del muscolo cardiaco, nonché per contrastare i disturbi connessi alla cistite. Nel periodo di natale, tale frutteto tende ad essere adoperato sotto forma di ornamento da coloro che sono amanti dei decori.

Nei casi in cui si voglia decorare gli alberi di natale con vari colori, tende ad essere accostato alle arance, alle stecche di cannella, ai biscotti, alla frutta candita ed ai bastoncini di zucchero.

Valori nutrizionali del mandarino

Il consumo di 100 g di tale frutteto apporta 72 Kcal/303 kj di cui:

Per quanto concerne i valori nutrizionali, il consumo di 100 g di tale frutteto conferisce 53 Kcal di cui 0,800 g di proteine e 13,300 g di carboidrati.

Benefici e proprietà del mandarino

Preponderanti sono i quantitativi di Vitamina C. Difatti si consiglia di somministrare tale frutteto nel corso della stagione invernale al fine di agevolare la salvaguardia dei malanni di stagione dato il quantitativo elevato delle vitamine.

La somministrazione della polpa di tale frutteto agevola la salvaguardia delle mucose e dei capillari. Tale frutteto presenta in aggiunta vitamina A e vitamine del complesso B nonché magnesio, ferro ed acido folico. Risulta essere un frutteto nutrizionale, estremamente assimilabile ed ottimale al fine di agevolare i processi digestivi. Presenta in aggiunta calcio, potassio, fibre ottimali al fine di agevolare la regolare funzionalità intestinale.

Regolamenta la compressione delle arterie agevolando pertanto la diuresi e combattendo la ritenzione idrica. Ricerche nell’ambito della scienza conferiscono al mandarino le caratteristiche benefiche antitumorali, specialmente per quanto concerne il fegato. Si consiglia di consumare il prodotto sotto forma di bevande, specialmente nei periodi stagionali, assimilando anche la polpa.

La somministrazione dei mandarini risulta connessa all’abbassamento dei tumori all’apparato digerente, nonché agli ictus. La sementa, facilmente deglutibile, agevola l’apporto delle vitamine. La consumazione agevola in aggiunta il miglioramento delle funzionalità della vista, riducendo i quantitativi di colesterolo all’interno del flusso sanguigno e rafforzando le difese immunitarie, specialmente negli infanti.

Tale frutteto presenta in aggiunta un elevato quantitativo di antiossidanti ed opera azione depurante del corpo. Rinforza e salvaguardia lo stesso dalle infezioni e dalle patologie. La consumazione delle bevande a base di mandarino risulta alquanto prescritto a soggetti affetti da asma e bronchite.

Tipologie di mandarino

Vi sono molteplici tipologie di mandarini, come:

  • Mandarino cinese, e dunque una tipologia asiatica, cui fa parte una duplice varietà: il Nagami, il quale presenta frutteti di ridotte dimensioni e dalla conformazione ovaidale, ed il Nerumi, avente frutteti a forma sferica di ridotta grandezza. Peculiarità di tali frutteti riguarda il tegumento alquanto snello e deglutibile, che ne conferisce la consumazione ovviando la rimozione della buccia;
  • Mandarino tangerino, il cui denominativo proviene dal porto di Tangeri, nel Marocco. Il tegumento si presenta di tonalità aranciata e presenta una conformazione tonda similare all’arancia con grandezza inferiore;
  • Mandarino cleopatra, risulta essere una tipologia di mandarino di origine indiana, il cui tegumento non risulta essere congruente alla polpa, e presenta un gusto alquanto squisito. Risulta essere un frutteto avente un elevato quantitativo di sementa ed adoperato nel campo dell’alimentazione ed al fine di decorare;
  • Mandarino king, risulta essere un arbusto cinese avente un’altura che supera i 4 mt. Il frutteto ha una dimensione media, alquanto polposa ed avente un tegumento snello. Si diffuse nel continente europeo alla fine dell’800;

Sbocciato dal mandarino risultano essere 3 ibridi alquanto conosciuti, il mandarancio, la clementina ed il mapo.

Utilizzi del mandarino

Per quanto concerne l’uso in ambito culinario, il mandarino tende ad essere deglutito fresco, privato del tegumento esterno e consumato a spicchi. Risulta essere in aggiunta aggiunto alle macedonie. Tale frutteto tende ad essere premuto al fine di ricavare un succo fresco ed avente un elevato quantitativo vitaminico, da unire ad ulteriori ingredienti al fine di dare vita a frullati.

Gli spicchi del mandarino tendono inoltre ad essere inseriti all’interno di pietanze (ad esempio insalate oppure contorni esotici). Ulteriore utilizzo le vede perfette al fine di preparare torte, crostate e pasticcini. Il succo tende ad essere usato all’interno dei composti di ghiaccioli, gelatine naturali e granite.

Per quanto concerne un ulteriore utilizzo, il mandarino tende ad essere utilizzato per la preparazione di cosmetici, in quanto dal tegumento esterno tende ad essere estrapolato un olio essenziale adoperato al fine di produrre composti ottimali al fine di combattere gli inestetismi della cellulite e svolgere stimolazione manuale nonché contrastare la ritenzione idrica.

Il tegumento del mandarino tende ad essere adoperato al fine di produrre composti oleosi da utilizzare superficialmente alla cute, specialmente al fine di svolgere stimolazione manuale rinvigorente nell’area degli arti inferiori, aventi la capacità di agevolare l’assimilazione dei liquidi e combattere l’ostruzione. Ulteriore uso nell’ambito delle decorazioni vede il tegumento esterno dei mandarini essere sottoposti ad essiccazione ed al fine di produrre pour-pourri profumati do it yourself con aggiunta di fiori essiccati ed ulteriori agrumi.

L’olio essenziale di tale frutteto tende ad essere adoperato al fine di trattare smagliature. Nel campo dell’aromaterapia tende ad essere adoperato al fine di contrastare stati di esaurimento. Vanta di caratteristiche benefiche disinfettanti, antibatteriche ed agevola il rallentamento della tensione nervosa. In aggiunta, l’olio essenziale di mandarino risulta facilmente acquistabile presso gli erborai, sui siti internet e presso le botteghe che vengono ingredienti biologici.

Ricetta

I mandarini così come gli agrumi tendono ad essere utilizzati al fine di produrre biscotti ottimali da consumare a colazione oppure durante le festività natalizie. Basta difatti avere a disposizione:

Procedimento

Bisogna porre ogni ingrediente all’interno di una ciotola senza aggiunta di uovo e burro. Amalgamare il tutto manualmente ed unire uovo e burro. Successivamente all’ottenimento di una palla di pasta, bisogna porre il composto ottenuto in frigorifero per 30 minuti, per poi, con l’utilizzo di un matterello, spianarla e fare i biscotti. Porre gli stessi all’interno del forno e cuocere a 180°C per 5 m.

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