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Miele: benefici e proprietà nutrizionali

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Già utilizzato nel 1000 a.C., il miele era noto come “il nutrimento degli dei“. Popoli antichi sfruttavano tutte le proprietà nutrizionali di tale alimento: esso veniva usato per cure particolari e dai produttori di cosmetici (quindi per la produzione di creme grazie anche all’argilla, l’acqua e le foglie di cedro) ma soprattutto veniva usato frequentemente in cucina.

L’espressione famosa e nota “luna di miele” è stata ideata e deve il suo nome da una bevanda (costituita dal miele, il lievito e l’acqua), col nominativo di “idromele“, che in epoche passate veniva presentata agli sposi, il quale quest’ultimi dovevano berla in significato di augurio per il presto arrivo di un figlio maschio.

Perchè assumere il miele e per chi è consigliato

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Tale alimento è costituito quasi interamente da zuccheri e presenta un’ampio ammassamento di fruttosio. Tra i numerosi prodotti dolci questo è il solo le cui caratteristiche si devono alla natura (quali piante ed api) perchè ad esso non viene fatta alcuna alterazione dall’uomo, prima che essa venga poi posta sulle tavole. Il maggior vantaggio è legato ai benefici che esso può apportare all’organismo: questo perchè ha la possibilità di essere gustato in tranquillità sia da persone “sane” che non, ma in modo particolare ne posso usufruire anche gli stessi atleti.

Il miele viene consigliato prima di svolgere qualsiasi attività fisica e anche successivamente a questa, perchè permette di assimilare le energie adoperate. Pertanto è inserito nei programmi alimentari di coloro che svolgono sport ad alto livello. É consigliato anche per coloro che non praticano sport fisici ma bensì “mentali“, questo perchè apporta benefici al cervello cosi come allo stesso sistema nervoso, data la capacità di “tenere sotto controllo” e influire l’aiuto all’efficienza mentale. Dunque, le proprietà benefiche del “cibo degli dei” diventano alquanto fondamentali nell’alimentazione delle persone deperite (quindi anziani o inappetenti) e quelle malate.

Quest’ultimo infatti, per molteplici motivazioni, non può nutrirsi quanto dovrebbe, pertanto un piccolo quantitativo di miele sciolto in un goccio d’acqua permette di assimilare le energie sin dall’assunzione. Per diversi motivi, tale alimento può essere assunto da chiunque, al di fuori di chi ha nella dieta alimenti contenenti zuccheri nonchè coloro che soffrono di diabete e chi vuole iniziare una dieta priva di calorie. Questo perchè, 100 gr. di tale alimento hanno la capacità di apportare 320 Kcal.

La composizione del miele

Tale alimento, il miele, presenta molteplici valori nutrizionali che possono essere assimilati con facilità. Esso è composto da fruttosio, glucosio, acqua, zuccheri e sostanze varie(quali acidi organici, sali minerali, enzimi, aromi e tanti altri). Il glucosio ha la capacità di fornire valori energetici che posso essere usati all’istante, così come il fruttosio che viene assimilato a livello epatico e anch’esso viene considerato un vero portatore di energia.

Il miele è costituito da zuccheri semplici (quali glucosio, fruttosio, seppur in quantità differenti e pertanto è ritenuto importantissimo in quanto ad un alto legame in glucosio si bilancia un’alta cristallizzazione che lo presenta come un prodotto facilmente digeribile. Tale processo naturale di cristallizzazione è dato non solo dalla temperatura (pari a 14°C) ma anche dal rapporto tra glucosio e fruttosio. Quando però le quantità di glucosio sono minori il processo di cristallizzazione diviene più veloce e pertanto, temperature basse, lo vietano.

Successivamente all’estrazione del miele, quest’ultime presentano numerosissime fragranze sebbene queste tendano a subire modifiche col tempo e con l’insorgenza di fasi chimiche velocizzate dalla temperatura di conserva. Dunque i parametri dei processi chimici analizzati sono l’ HMF e la Diastasi (ossia l’ HMF detto anche idrossimetilfurfurale e cioè una particolare sostanza che non è presente nel miele estratto la prima volta ma bensì successimente alla degradazione degli zuccheri e al processo velocizzato e legato alle temperature).

L’enzima della Diastasi è presente nella coltivazione naturale del miele, che pian piano va diminuendo sia col tempo che con le successive fasi termiche. L’ HMF non supera i 20 mg/kg contrariamente alla Diastasi che invece varia (in base anche alla quantità di enzimi presenti) e deve essere pertanto superiore a 8 mg/kg salvo qualche eccezione.

Il miele e le sue caratteristiche

Tale alimento è molto ricco, questo perchè è composto da zuccheri e una notevole quantità di fruttosio, che rende il miele un alimento “unico”. Il fruttosio contenuto, da un particolare senso dolce nonchè un grande e lungo valore energetico. Questo perchè contrariamente al glucosio (che viene assunto e subito dopo bruciato), il fruttosio, presenta emollienti e di conseguenza resta per più tempo a “disposizione” del fisico.

Dunque ha vantaggi maggiori rispetto al semplice zucchero. Inoltre, presenta importanti funzioni quali (antibatterica e antibiotica), sebbene vi siamo sostanze identificate nel miele del quali non si sa ancora molto. Ad oggi, però, è saputo che oltre ai rispettivi zuccheri, tale alimento vede al suo interno princici alimentari, contrariamente ad un prodotto naturale, e per questo è in grado di rendere il programma alimentare sano ed equilibrato.

Proprietà nutrizionali e benefici del miele

Le proprietà terapeutiche del miele sono molteplici e cambiano in base ai fiori e il rispettivo polline “generato”. Vi è, di conseguenza, un breve elenco:

Le varietà del miele

Miele di Acacia Gusto: delicato, fine, vellutato.
Proprietà benefiche: energizzante, purgantivo, antinfiammatorio per la gola, patologie dell’apparato digerente, purificante del fegato, combatte l’acidità di stomaco.
Miele di Arancio Gusto: aromatico, leggermente acido.
Proprietà benefiche: cicatrizzante per le ulcere, antispasmodico, sedativo per la tosse.
Combatte l’insonnia e l’eccitazione nervosa.
Miele di Bosco Gusto: forte.
Proprietà benefiche: ottimo in caso di stati influenzali.
Miele di Castagno Gusto: intenso con retrogusto amaro.
Proprietà benefiche: aiuta la circolazione sanguigna, antispasmodico, astringente, disinfettante delle vie urinarie.
Consigliato per anziani e bambini.
Miele di Girasole Gusto: leggermente dolce, asciutto, all’aroma di polline.
Proprietà benefiche: antinevralgico, febbrifugo, combatte il colesterolo.
Interviene nella calcificazione delle ossa.
Miele di Erba Medica Gusto: delicato, neutro.
Proprietà benefiche: tonificante, antinfiammatorio, consigliato per gli sportivi dopo una gara intensa.
Miele di Erica Gusto: forte, ricorda nel sapore l’anice.
Proprietà benefiche: azione antireumatica, antianemico rinforzante.
Miele di Eucalipto Gusto: maltoso, zucchero caramellato.
Proprietà benefiche: azione antibiotica e antiasmatica. Utile per calmare la tosse.
Miele di Gocciadoro di Trento Gusto: fresco e fruttato.
Proprietà benefiche: aiuata a controllare l’ipertensione.
Miele di Melata d’Abete Gusto: resinoso, simile allo zucchero caramellato.
Proprietà benefiche: antisettico per polomini e vie respiratorie.
Miele di Melata di Quercia Gusto: marrone scuro, leggermente amaro.
Proprietà benefiche: antianemico.
Utilizzato dagli atleti per il suo elevato contenuto di sali minerali.
Miele Millefiori Gusto: molto delicato, senza retrogusti specifici.
Proprietà benefiche: azione purificante del fegato.
Miele di Conmugo o Ginepro Gusto: aromatico tipico delle essenze di montagna.
Proprietà benefiche: molto indicato in caso di affezioni respiratorie.
Miele di Tarassaco e Melo Gusto: marcato, persistente, caratteristico, astringente.
Proprietà benefiche: diuretico, purificatore, azione benefica sui reni.
Miele di Tiglio Gusto: mentolo, balsamico, molto persistente.
Proprietà benefiche: sedativo per i dolori mestruali, calmante, diuretico, digestivo.
Consigliato per le tisane espettoranti.
Combatte l’insonnia e l’irritabilità.
Miele di Timo Gusto: intenso e persistente, miele aromatico.
Proprietà benefiche: antisettico, calmante, contrasta la febbre.
Miele di Trifoglio Gusto: intenso e persistente, miele aromatico.
Proprietà benefiche: antisettico, calmante
Miele di Rododendro Gusto: molto delicato.
Proprietà benefiche: ricostituente, calmante dei centri nervosi, utile per combattere l’artrite
Polline dei fiori Gusto: di vegetale non sempre gradito; consumato di solito nello yogurt e nel latte.
Proprietà benefiche: alto contenuto proteico, ottima funzione antistress

Utilizzo in campo medico del miele

Un recente studio ha definito tale alimento non come prodotto farmaceutico fitoterapico ma un farmaco a tutti gli effetti. Questo perchè il miele di timo e la melata (data dalla secrezione delle api) rendono favorevole la cicatrizzazione delle ferite. Dunque le cure che tale alimento può conferire, erano famose già in epoche passate e sono state ad oggi riconosciute uffuialmente anche dalla medicina che tra le molteplici capacità curative ne ha inserito anche quella antibatterica.

In Francia, inoltre, un famoso scienziato Bernard Descottes, direttore del Dipartimento di chirurgia interna e trapianti dell’Ospedale sito in Limoges, nel 1984 ha iniziato a usare il miele proprio per curare la cicatrizzazione e piaghe, ottenendo ottimi risultati. Dunque la “Terapia del miele”, che ha variato dandole il nome di “Apiterapia” è stato considerata efficiente in tali casi, e gli ha permesso di “ottenere” la qualifica di Presidente dell’Associazione.

Secondo tale scienziato, che ha utilizzato un protocollo di cura a nome dell’Ospedale di Limoges, luogo nel quale adopera la sua professione, tale alimento è in grado di curare più velocemente rispetto alle differenti medicazioni grasse. Il segreto del nettare delle api, consiste nella presenza di acqua ossigenata prodotta in maniera naturale da lui stesso, grazie ad un enzima usato dalle api per cambiare il nettare.

Secondo Descottes, la capacità di cicatrizzare è legato oltre che allo zucchero (che scientificamente asciuga la piaga curandola) anche ai numerosi composti organici che portano ad emettere citochine e interleuchine precicatrizzanti. Un ulteriore studio, in questo caso adoperato dall’Università di Pisa, afferma che il miele sia la cura ad infezioni interne causate da microrganismi responsabili.

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