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Olio di Cajeput: che cos’è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Olio di Cajeput: che cos’è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Estratto dalla Melaleuca leucandendron, è l’olio essenziale di cajeput, e dunque una pianta facente parte del complesso familiare delle Mirtaceae. Noto per le caratteristiche benefiche molteplici, risulta efficiente per la respirazione e la minzione e al fine di contrastare i parassiti dell’intestino.

Sviluppato in Australia, nelle Filippine, nell’Indonesia e nel Vietnam, lo stesso tende ad essere colto in Oceania, in India e Florida. Arbusto sempreverde dall’altura pari ai 30 mt, presenta fogliame intricate e lanceolate dalla tonalità grigiastra scura ed infiorescenze biancastre e spinate. Il fusto risulta duttile e avente una copertura con un guscio cavernoso dalla tonalità bianca che tende a scagliarsi rapidamente.

Il denominativo della pianta e dell’olio si deve al termine malese kaju-puti, che sta a significare albero bianco, per la tonalità lignea.

Proprietà dell’Olio di Cajeput

Attraverso il processo di filtrazione in corrente di vapore del fogliame risulta possibile ottenere l’olio essenziale avente un elevato quantitativo di sostanze (di cui monoterpeni, sesquiterpeni e eucaliptolo), che donano al Cajeput caratteristiche benefiche, quali:

  • espettoranti
  • balsamiche
  • antidolorifiche
  • calmanti
  • antisettiche
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In Australia risulta essere utilizzato durante il XVII secolo, al fine di affievolire le conformazioni di infezioni alle vie respiratorio e di minzione. Presenta differenti proprietà benefiche, di cui:

  • calmanti, nel caso di massaggi sulle zone dolenti operando funzione antinfiammatoria, ottimale per la cura del mal di testa, dolenza delle articolazioni, artriti, nevralgie e gotta
  • antibiotiche, le cui evaporazioni operano funzione battericida in merito agli streptococchi beta emoliti, diplococchi e differenti tipologie di stafilococco, specialmente in merito a determinati alberi causa di influenza e stati febbrili, affezioni alle vie respiratorie e del sistema urogenitale. Dunque, l’olio essenziale di cajeput tende ad essere adoperato per la cura di infezioni, quali cistiti, uretriti e primario canale vaginale di derivazione batterica e fungina
  • emolliente, per le caratteristiche benefiche mucolitiche e espettoranti strettamente connesse a codesta sostanza che conferisce alla stessa l’essere efficiente per trattare infiammazioni all’apparato respiratorio, quali: raffreddore, mal di gola e tosse
  • antiparassitario, somministrando 2-3 gocce all’interno di un cucchiaio piccolo di miele, adoperato al fine di combattere parassiti dell’intestino, come: elminti, ascaridi e ossiuri e che vengono adoperati sotto forma di repellenti per le pulci, pidocchi e zanzare
  • vasoprotettore, adoperando l’olio essenziale di cajeput sotto forma di decongestionante e flebotonico al fine di combattere emorroidi e vene varicose
  • calmanti per la cute, al fine di curare affezioni della cute, ferite, dermatosi, infiammazioni delle gengive, agevolando l’azione lassativa degli arrossamenti e delle irritazioni. In aggiunta, tende a salvaguardare le bruciature causa della radioterapia, affievolendo i benefici superficialmente alla pelle. A tal obiettivo risulta probabile porre il prodotto senza trattamento antecedentemente alla terapia curativa con radiazioni. Susseguentemente, risulta possibile l’uso di un complesso di codesto olio congiuntamente all’olio di iperico e l’olio di rosa mosqueta.

Benefici dell’Olio di Cajeput

Ricerche attestano che codeste caratteristiche benefiche, affermano che l’olio essenziale presenta al suo interno molteplici ulteriori sostanze aventi la capacità di agevolare la salute giornaliera.

Permette difatti di:

  • contrastare le infezioni, poichè assolutamente efficiente al fine di combattere le infezioni da batteri, virus e funghi. Opera funzioni antibiotiche naturali, e risulta alquanto efficiente al fine di contrastare lo streptococco così come virus influenzali. Nello stato della Malesia tende ad essere adoperato al fine di contrastare il tifo. Diviene, inoltre, un eccellente cooperante al fine di combattere le infezioni alle vie urinarie, quali la cistite. Conferisce rilassamento ugualmente ai soggetti maschili, affetti da prostatiti e uretriti. Alfine, conferisce beneficio alle vie respiratorie, affievolendo le sintomatologie della bronchite, tosse, mal di gola e raffreddore, agevolando l’eliminazione della congestione nasale ed agevolando la rimozione della mucosa.
  • affievolisce la dolenza, operando funzione antidolorifica, agevolando l’affievolazione della dolenza di differente fattore. Utilizzato mediante stimolazione manuale superficialmente alla cute, antecedentemente alla coesione nell’olio vegetale, conferisce beneficio specialmente nei casi di: mal di denti, mal di testa, nevralgie, dolenza mestruale e alle articolazioni. Ricerche attuate, affermano che adoperato mediante stimolazione manuale oppure congiuntamente a pomate e oli risulta ottimale al fine di affievolire artrite, gotta e dolenza reumatica cronica.
  • affievolisce le affezioni della cute, specialmente al fine di curare ferite, cicatrici, infiammazioni e dermatiti. Agevola la ripresa, contrastando le cicatrici affette da infezioni. La funzione antisettica e antibatterica agevola la salvaguardia della produzione di brufoli e acne. Diviene un eccellente trattamento al fine di bilanciare la formazione del sebo in eccedenza nelle situazioni di pelle grassa ed acneica.
  • rimozione dei parassiti dell’intestino, ottimale al fine di agevolare il benessere dell’intestino ed affievolire i parassiti che tendono a propagarsi in codesto condotto, specialmente ossiuri, ascaridi ed elminti. Opera funzione carminativa agevolando l’affievolimento dei rigonfiamenti all’addome, flatulenze e gas agevolando la rimozione e salvaguardando la produzione. Poche gocce all’interno dello shampoo per i capelli risulta ottimale al fine di rimuovere in modo naturale i pidocchi. Nel caso di presenza di animali domestici, sparso superficialmente al pelo, opera sotto forma di repellente naturale, ottimale al fine di allontanare le pulci.

Utilizzi dell’Olio di Cajeput

Adoperato nel campo ayurvedico, risulta essere l’olio di cajeput, miscelato per la produzione del balsamo di tigre operante funzione antinfiammatoria e calmante. Tende ad essere adoperato al fine di conservare il benessere del cavo orale, specialmente per rimuovere la produzione di batteri tossici che risultano essere movente dell’alito cattivo e dell’alitosi.

Ulteriore utilizzo lo vede adoperato per produrre un collutorio naturale, ponendo 1 goccia di olio essenziale di cajeput all’interno di 1 goccia di olio essenziale di sandalo all’interno di mezzo bicchiere d’acqua e svolgere risciacqui, ovviando il declutimento del prodotto. Non soltanto agevola l’alito, altresì diviene ottimale al fine di affievolire le sintomatologie del mal di gola e dell’afte della bocca. Ulteriore ricetta vede l’utilizzo dell’olio al fine di svolgere stimolazione manuale ed affievolire dolenza alle articolazioni muscolari, artrite, reumatismi e malessere alla testa.

Bisogna difatti porre 2 gocce di cajeput, 2 gocce di olio essenziale di rosmarino, 2 gocce di olio essenziale di eucalipto, 2 gocce di olio essenziale di mirto all’interno di 10 ml di olio di cocco miscelando ottimamente il tutto e svolgendo stimolazione manuale sull’area da trattare. Nei casi di otite, tende ad essere adoperato al fine di affievolire la dolenza svolgendo stimolazione manuale sull’area esterna attorno al bulbo oculare ponendo 15 gocce di olio di cajeput miscelato all’interno di una boccetta di olio di iperico.

Metodologia vantaggiosa al fine di adoperare codesto olio essenziale risulta essere l’aromaterapia, ponendo poche gocce all’interno di un profumatore per ambienti. Tende inoltre ad essere adoperato singolarmente oppure congiuntamente ad ulteriori oli essenziali. Ugualmente sotto forma di stimolazione manuale, tende ad essere miscelato all’intero dell’olio vegetale oppure all’interno di una pomata, dove diviene un efficiente prodotto.

Per la cura dei capelli, le gocce risulta possibile agglomerarle allo shampoo solitamente usato. Solitamente presenta profumazione piacevole e favorita ugualmente dagli infanti. Al fine di rimuovere i parassiti, risulta bastevole porre 2-3 gocce di olio essenziale congiuntamente a 1 cucchiaio di miele. Al fine di affievolire le sintomatologie delle patologie da raffreddore, risulta possibile svolgere suffumigi, ponendo all’interno di una ciotola di acqua rovente 10 gocce di olio di cajeput.

Al fine di ottenere benefici maggiori, risulta possibile agglomerare al prodotto menta, eucalipto e timo.

Controindicazioni dell’Olio di Cajeput

Ai dosaggi prescritti, l’olio di cajeput non presenta peculiari avvertenze. In caso di sovradosaggi, tende a comportare voltastomaco, rigurgito e dolenza gastrica. Risulta opportuno ovviare l’utilizzo dell’olio di cajeput durante la fase di gestazione e nutrimento del neonato e negli infanti di età inferiore ai 3 anni.

Non risulta essere consigliato a soggetti che stanno somministrando barbiturici, poiché tende ad accrescere gli effetti collaterali. Nel caso in cui il soggetto stesse somministrando prodotti farmacologici, risulta raccomandabile consultare uno specialista antecedentemente all’uso.

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