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Nevralgia: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Nevralgia: che cos'è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Per nevralgia si suole intendere un’irritazione ad un nervo, legata a sua volta da un inaspettato dolore, talvolta anche acuto. Scopriamo insieme qualcosa in più!

Cause della nevralgia

Quando si parla di nevralgia siamo dinanzi ad una patologia di cui non si sa con l’esattezza quale sia la causa scatenante; mentre si parla di nevralgia sintomatica, o secondaria,  quando si sa da cosa sia stata causata.

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Ulteriori tipi sono:

  • la nevralgia del trigemino, la quale è una nevralgia facciale,
  • la nevralgia del nervo grande ischiatico è teoricamente la sciatica,
  • la nevralgia dei nervi del braccio,
  • la nevralgia dei nervi intercostali.

Le cause principali che apportano alla nevralgia sono:

  • Denti guasti per via delle carie,
  • Infiammazione ai seni paranasali, o sinusite,
  • Alveolo dentario, od osteite,
  • Orecchio, o meglio l’otite,
  • Ulteriori infiammazioni.

Sintomi della nevralgia

Generalmente, i sintomi della nevralgia sono dovuti a:

  1. Fattori morbigeni locali tecnici, ovvero freddate e/o congelamenti, oppure di natura meccanica, come compressione, stiramento, schiacciamento e così via.
  2. Fattori morbigeni generali, che hanno natura tossinfettiva, tossica esterna, tossica interna e reumatizzante.

I dolori da nevralgia si manifestano in maniera del tutto inaspettata e violenta, risultando davvero insopportabile. Questi poi scompaiono improvvisamente con la medesima velocità.

Diagnosi della nevralgia

Ad oggi possiamo dire di non avere un preciso esame il quale ci aiuta a fare una diagnosi della nevralgia, poiché ci si basa soltanto sulla storia clinica. 
La nevralgia può andare ad intaccare moltissimi nervi, per cui la diagnosi cambia a seconda di entità ed area intaccata.

Possibili cure per la nevralgia

Vediamo insieme come si può andare a curare, in maniera naturale, la problematica della nevralgia.

Alimentazione

La nevralgia è legata ad un’infiammazione ai nervi, avente cause differenti. In questo caso, parlando di alimentazione, ci si dovrà proiettare su alimenti antiinfiammatori ricchi in vitamine, sali minerali, omega 3 ed omega 6, ovvero i noti “acidi grassi essenziali”, i quali vanno ad anticipare sostanze in grado di eliminare l’infiammazione.

Tra le principali fonti di omega 3 ed omega 6, troviamo sicuramente il pesce, i semi oleosi, come quelli di girasole, sesamo, zucca e lino, e gli oli vegetali.

Si dovrebbe tra l’altro andare a prediligere cibi naturali, come cereali integrali, legumi, carne bianca, frutta e verdure stagionali. Gli alimenti da evitare sono senz’altro quelli pro-infiammatori, tipo zucchero bianco, bevande zuccherate, dolci, latte, derivati dello yogurt, carne rossa e salumi vari.

Rimedi fitoterapici

Tra le piante adoperate per andare ad alleviare i dolori provocati dalla nevralgia, troviamo sicuramente quelle con azione antiinfiammatoria naturale ed analgesica, le quali vanno ad operare direttamente su nervi e terminazioni nervose. Vediamo quali sono:

  • Spirea (Spirea ulmaria). Sia i fiori che le sue sommità fiorite hanno azione antiinfiammatoria, analgesica ed antipiretica, in quanto vanno ad inibire la sintesi delle prostaglandine, o PGE2, le quali sono le dirette responsabili di dolore ed infiammazione ai tessuti. Si utilizza per alleviare i dolori provocati da nevralgia, artrite reumatoide e dolori articolari.
  • Salice (Salix alba). La sua corteccia vanta proprietà antinevralgiche, analgesiche, antipiretiche e antireumatiche. Per cui risulta ideale per reumatismi, dolori articolari e muscolari, mal di schiena e nevralgie.
  • Sambuco (Sambucus Nigra). Il succo ricavato dai fiori possiede effetti antiinfiammatori diuretici, antinevralgici, antireumatici e sudoriferi. La tradizione popolare vede la pianta adoperata al fine di disintossicare il corpo da tossine e contrastare nevralgie, prevalentemente al trigemino.
  • Boswellia (Boswellia serrata). La resina della pianta vanta azioni antiinfiammatorie ed analgesiche, su differenti patologie. Si consiglia l’utilizzo prevalentemente per trattare infiammazioni locali, disturbi degenerativi articolari, poche capacità motorie del mattino, dolori ai muscoli, reumatismi, artrosi, infiammazioni ai tessuti molli, tipo tendiniti, miositi, fibromialgia e nevralgie.
  • Gemmoderivato di Acero (Acer campestre). Questo opera sul drenaggio dei processi degenerativi organici, eliminando tutte le sostanze tumorali pericolose. E’ questa la ragione per cui lo si va ad adoperare per trattare le nevralgie facciale ed intercostali, la nevralgia sciatica e le infiammazioni ai nervi dell’Herpes zoster.

Fiori di Bach

E’ la componente psicosomatica a fare della nevralgia un disturbo che può esser trattato con i Fiori di Bach. Questi, infatti, vanno ad operare sulla causa emotiva e/o caratteriale, i quali generano dolore forte, dalla durata limitata, permettendo la guarigione in maniera delicata e naturale. I fiori favoriti sono:

  • Impatiens. Utile per nevralgie, crampi e torcicollo. In genere ne soffre colui che è impaziente ed impulsivo, di conseguenza risulta essere anche irrequieto, iperattivo, irritabile, nervoso, odia il ritardo, i contrattempi, le esitazioni, i ripensamenti e le lunghe file. Il soggetto in questione trova difficoltà a rilassarsi, per cui soffrirà anche di tensione ai muscoli, alla mente ed emotiva.
  • Vervain. Utile per nevralgie, fibromialgie e crampi ai muscoli. Colui che ne soffre è rigido e teso, molto sicuro di se e della sua visione rispetto alle cose, non ammettendo le altre opinioni. Il soggetto in questione lamenterà esagerate manifestazioni, quali: energia, entusiasmo, eccitazione, sforzo manifestato con occhi vivaci, volto teso e rigido, nervi a fior di pelle e difficoltà nel rilassarsi.

Medicina Tradizionale Cinese

Attraverso la riflessologia plantare, che viene influenzata dalla medicina tradizionale cinese dei meridiani energetici, si può agire efficacemente sulla nevralgia del trigemino. Le aree su cui si deve operare sono prevalentemente: colonna vertebrale, attraverso la punta dell’unghia, le dita, anche quelle a piccole trazioni, iniziando dalla punta, arrivando all’articolazione metatarsi-falangee, spazi interdigitali inclusi.

I punti descritti possono risultare essere abbastanza dolorosi, per cui meglio iniziare con una delicata manipolazione, tonificare l’intera muscolatura e la milza, insistendo di più su secondo e terzo dito, i quali sono quelli che rappresentano lo stomaco.

punti riflessi del nervo trigemino sono quelli posti dorsalmente, 14 punti, e plantarmente, 19+5 punti. Si può andare a stimolare con un puntale, laddove sia più difficile e poco preciso con l’unghia.

Aromaterapia

E’ possibile adoperare degli oli essenziali ad azione antiinfiammatoria ed analgesica, i quali vanno ad agire sui tessuti, trattando così le nevralgie. Questi sono per uso esterno, rinforzati o da un olio vegetale, oppure da una crema neutra, di cui basteranno solo 3 o 5 gocce. Si deve poi andare a massaggiare lievemente sulla zona interessata, finché questi non sia del tutto assorbito. Il passaggio dovrà essere ripetuto per almeno 2 volte a giorno, fino a totale attenuazione o scomparsa del problema.

Vediamo insieme quali sono gli oli più adoperati:

  • Olio essenziale di cajeput, dall’azione antiinfiammatoria, e quindi utile per trattare i sintomi di gotta, mal di testa, dolori articolari, artrite e nevralgia.
  • Olio essenziale di canforadall’azione analgesica ed antiinfiammatoria, e quindi utile per alleviare distorsioni, contusioni, dolori e strappi muscolari, nonché nevralgie.
  • Olio essenziale di chiodi di garofanodall’attività antiinfiammatoria ed analgesica, largamente sfruttata per lenire emicranie, nevralgie e mal di denti.
  • Olio essenziale di sedanodall’azione analgesica ed antiinfiammatoria, utile per contrastare nevralgie ed alleviare dolori reumatici.

Omeopatia

Rivolgendosi ad un medico omeopata, si riuscirà sicuramente ad operare, partendo dalla componente psicologica, da cui ha origine il disturbo. Tra i rimedi omeopatici maggiormente somministrati per contrastare la nevralgia abbiamo:

  • Magnesia phosphorica 7 CH e Magnesia carbonica 7 CH; 
  • Kalmia latifolia 7 CH: soprattutto per dolori acuti, seguiti da strane sensazioni di sensibilità;
  • Spigelia anthelmia 7 CH; 
  • Colocynthis 7 CH

E’ importante ricordare che i rimedi omeopatici differenziano a seconda del tipo di dolore, da quanto è acuto e come va a placarsi.

Esercizi

Come osservato precedentemente, vi è anche una nevralgia che interessa il nervo grande ischitano, o meglio la sciatica, ed anche la nevralgia dei nervi del braccio e dei nervi intercostali. Una volta identificato da cosa deriva il disturbo, mediante valutazione medica, si può passare ad una corretta terapia fisica, quali trattamenti sono ad opera di un fisioterapista, osteopata o chiropratico.

Tra queste terapie vediamo trazioni vertebrali, massaggi che tonificano e rilassano i muscoli di schiena ed altro. Qualche volta di passa a correnti antalgiche, le quali prevedono l’applicazione degli elettrodi sul nervo sciatico, facendo poi passare delle correnti elettriche blande, dagli effetti antidolorifici e trofici sul nervo.

La suddetta infiammazione, deve essere curata mediante rieducazione posturale, la quale migliora e coordina il tono di muscoli schienali e così via.
Pilates, metodo di Mézières metodo Souchard, ovvero rieducazione posturale globale, sono ulteriori metodi che permettono di riequilibrare la postura e tonificare e rinforzare la muscolatura.

La sedentarietà è da considerarsi un fattore portante per l’infiammazione, così come vale lo stesso per un’alimentazione che va ad acidificare eccessivamente il sangue.

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