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Digestione Difficile: che cos’è, sintomi, cause e possibili cure

Digestione Difficile: che cos'è, sintomi, cause e possibili cure

La digestione difficile o dispepsia, causa un’alterazione della digestione gastrica o intestinale, e può avere sia origine organica che funzionale.

Sintomi della digestione difficile

La digestione difficile, come già accennato, è un’alterazione della digestione gastrica od intestinale, e come sintomi principali vede:

  • sonnolenza
  • pesantezza di stomaco
  • mal di testa dopo mangiato
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In qualche caso si possono anche presentare:

  • dolore o fastidio acuto nella zona addominale superiore o retro sternale
  • aerofagia
  • flatulenza
  • pirosi gastrica come bruciori ed acidità di stomaco
  • borborigmi
  • nausea
  • vomito

Cause della digestione difficile

La digestione difficile può avere natura organica, in questo caso si parla di gastrite acuta e cronica, che altro non è che un’infiammazione della mucosa gastrica, o natura funzionale, e in questo caso si parla di ulcera gastrica che altro non è che un’erosione della mucosa gastrica; laddove sia più grave si avrà una perforazione della parete dello stomaco.

Possibili cure naturali per la digestione difficile

Scopriamo insieme come fare per curare in maniera naturale la digestione difficile.

Alimentazione

La digestione difficile può andare a compromettere anche il buon funzionamento di stomaco pancreas. 

Nel momento in cui la digestione deve lavorare di più con alimenti proteici come carni e derivati, ciò vuol dire che lo stomaco non riesce a riprodurre i succi gastrici sufficienti affinché questa avvenga. In questi casi risulta molto importante andare a supplementare con vitamine Bal fine di andare a riattivare la produzione di quest’ultime. Ciò risulta molto complicato andando ad assumere soltanto cibi come cereali integrali, legumi, uova, verdure, noci e nocciole.

Nel momento in cui la digestione è più difficile e si presenta con la pesantezza allo stomaco o sonnolenza dopo aver mangiato, la causa sarà senz’altro una bassa produzione di enzimi digestivi dal pancreas. E’ molto utile andare a sostenere l’organo attraverso un’integrazione di enzimi digestivi a base di amido di riso fermentato, maltodestrine fermentate o papaia.

E’ comunque utile aiutare la digestione attraverso alcuni accorgimenti, quali:

  • Evitare cibi bolliti o acquosi come il minestrone.
  • All’inizio dei pasti assumere verdura cruda come finocchio, carote, sedano e cetrioli.
  • Aggiungere una spremuta di arancia durante i pasti.
  • Condire carni e pesce con succo di limone fresco, oppure con un trito di olio, sale, rosmarino, prezzemolo, aglio ed aceto.
  • Cuocere i cibi in padella con olio, aglio o cipolla.

Talvolta risulta utile sottoporsi anche ad un test delle intolleranze alimentari, al fine di capire se la cattiva digestione sia dovuta a queste.

Rimedi fitoterapici

Per la digestione difficile risultano molto utili le seguenti piante officinali:

  • Liquirizia (Glycyrrhiza Glabra). La sua radice vanta importanti proprietà digestive, antiinfiammatorie e protettive nei confronti delle mucose.
  • Anice (Pimpinella anisum). I suoi semi insieme a quelli di finocchio (Foeniculum vulgare), cumino (Cuminum cyminum) e coriandolo (Coriandrum sativum), vengono da sempre adoperati per facilitare la digestione, soprattutto in seguito ad abbondanti pasti. Deve la sua azione carminativa sia dalla sua capacità di inibizione della fermentazione all’interno dell’intestino grosso, sia dall’azione antispastica attiva sulla muscolatura liscia del colon.
  • Gentiana (Gentiana Lutea). La sua radice viene adoperata per facilitare la digestione vista la capacità di incrementare motilità e secrezione gastrica, andando a stimolare le papille gustative e non le cellule della mucosa dello stomaco. La genziana, inoltre, non irrita ed è molto adoperata nel trattare l’anoressia, le atonie gastriche, le lunghe digestioni.
  • Cerfoglio (Anthriscus cerefolium). Vanta proprietà stomachiche, poiché capace di stimolare la secrezione gastrica, garantendo così la digestione.

Fiori di Bach

Spesso la cattiva digestione può presentarsi come conseguenza psicosomatica di eventi non “digeriti”, o per meglio dire, quando ci rifiutiamo di accettare un fatto per noi ingiusto e che quindi ci fa arrabbiare. In questi casi, lo stomaco va ad assorbire tutte quelle impressioni provenienti da fuori, facendo spazio a tutto quello che deve essere “digerito”.

E’ quindi importante che il soggetto con ripetuti disturbi digestivi impari a controllare i propri sentimenti, elaborando in maniera coscienziosa impressioni o sensazioni. A tal proposito, come trattamento floriterapico, si presentano molto utili:

  • Holly. Molto utile per coloro che non si danno il giusto valore, ostentando negatività e contrarietà. In quanto portatori di rabbia, gelosia, invidia e rancore, possono trovare un valido alleato in questo fiore, in quanto aiuta ad attenuare i sentimenti negativi, sviluppando più amore ed autostima.
  • Chicory. Molto utile per coloro che si sentono feriti, traditi, non amati o desiderati. In quanto portatori di rabbia, invidia, pregiudizi e sospetti, possono trovare un valido alleato in questo rimedio che aiuta a dare senza pretendere nulla indietro.
  • Willow. Molto utile per coloro che hanno molti pregiudizi, che vivono nel dubbio, e che ripensano ad un evento, non “digerito”. In quanto colpevolizzano gli altri senza accettare di ammettere le proprie responsabilità, possono trovare un valido alleato in questo rimedio che permette di controllare la sofferenza e guardare il mondo dal lato positivo.

Medicina tradizionale cinese

La medicina tradizionale cinese attribuisce la digestione difficile agli organi interni, i quali sono direttamente legati alla sfera emotiva. Lo stomaco va a regolare macerazione, maturazione, trasporto e diffusione dell’energia del Jing dei cibi.
Secondo la medicina tradizionale cinese all’interno dello stomaco nascono tutti i fluidi, ed è questo il motivo per cui va a controllare anche la discesa del Qi.

Lo stomaco e la milza hanno un legame indissolubile, in quanto tonificare tramite agopuntura dei due organi, risulta molto importante per qualsiasi convalescenza.

Aromaterapia

Le piante aromatiche vengono sovente adoperate per facilitare la digestione, grazie agli oli essenziali ivi contenuti. In aromaterapia vengono adoperate le essenze pure, andandone a mettere, direttamente sull’addome, 1 o 2 gocce diluite in un cucchiaio di olio di mandorle dolci. Ad uso interno si consiglia si assumere 2 gocce accompagnate da un cucchiaino di miele, subito dopo i pasti.

Vediamo insieme quali sono gli oli essenziali più utili:

  • Olio essenziale di alloroFacilita la digestione calmando i dolori allo stomaco, in quanto esercita un’azione rilassante sulla muscolatura liscia del sistema gastroenterico. Molto utile anche in caso di spasmi, intestino irritabile, meteorismo e flatulenza.
  • Olio essenziale di menta. E’ uno degli oli più importanti in quanto possiede azione stomachica, carminativa, colagoga ed antispasmodica. Viene molto adoperato per tutti i disturbi dell’apparato digerente, ed in particolare meteorismo, flatulenza, indigestioni, spasmi e dispepsie.
  • Olio essenziale di finocchioPossiede importanti proprietà digestive, antispasmodiche, antinfiammatorie, carminative. Viene molto utile anche contro meteorismo, flatulenza, aerofagia e cattiva digestione.
  • Olio essenziale di issopo. Nonostante la sua efficacia sia lenta, risulta molto utile per facilitare la digestione. Molto utile anche contro l’aerofagia, in quanto rimuove tutti i gas che si accumulano all’interno dell’intestino, ma anche contro catarri intestinali e dispepsie.
  • Olio essenziale di cumino. Facilita la digestione, va a stimolare l’azione gastro-epatica e calma la nausea.

Omeopatia

Nel caso in cui la digestione difficile venga seguita da sonnolenza e senso di pesantezza, risulta molto utile l’omeopatia, in quanto si può valutare se assumere o meno il Nux Vomica 9 CH, 5 granuli per almeno tre volte al giorno. Molto indicato risulta anche il Lycopodium 9 CH, soprattutto se ai due fenomeni sopra citati si uniscono meteorismo e gonfiore.

Per nausee e reflusso causati da ricchi pasti e cibo eccessivo, risulta molto indicato l’Antimonium Crudum 9 CH.

Esercizi

L’esercizio fisico che viene consigliato vede l’impiego della dentatura: masticare a più non posso. 
Molto utili risultano anche quelle tecniche che permettono un rilascio ad addominali e torace: lo yoga è quello più consigliato.

La posizione di Matsya (Matsyendrasana), o “posizione del pesce”, permette la digestione, e risulta essere un vero massaggio agli addominali che stimola la produzione di bile.
La posizione di Vajra (Vajrasana), o “il fulmine”, migliora la digestione operando sui meridiani associati all’apparato digerente.

Si può effettuare anche un auto-massaggio, andandosi a sdraiare e appoggiando un palmo della mano sull’addome, dopodiché si andrà a fare un cerchio in senso orario, esercitando una leggera pressione che verrà aumentata mano a mano.
I cerchi dovranno diventare sempre più grandi, fino a coprire tutto l’addome. Si concluderà poi impastando l’addome con pollice ed indice e pizzicando la pelle, dapprima con le dita di una mano, successivamente con le altre.

Durante l’auto-massaggio è molto importante ascoltare il respiro, accordando pressione ed espirazione, ottenendo un effetto relax con uno sforzo minimo.

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