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Finocchio: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Finocchio: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Il Finocchio dal latino Foeniculum vulgare appartenente alle Ombrellifere, famiglia di vegetali dalle significative proprietà digestive. Risulta essere carico di vitamine, minerali e funge anche da depurativo.

Che cos’è il finocchio?

Sulla fascia Mediterranea, il finocchio è uno dei vegetali più noti e maggiormente consumati, grazie anche alla sua piacevole croccantezza e profumazione.
Esistono diverse tipologie di finocchi, taluni anche selvatici.

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Prediligono un clima prettamente temperato, anche se favoriscono più i periodi caldi che quelli freddi.
Qui in Italia, il finocchio trova le sue coltivazioni più concrete soprattutto al Centro e al  Sud; luoghi dove questo ortaggio viene prediletto maggiormente a fine pasto proprio per le sue qualità digestive.

Proprietà del Finocchio

Come abbiamo pocanzi detto, il finocchio è favorito da tutti proprio per le sue qualità digestive, anche se riporta grandi benefici all’intero apparato gastrointestinale.
È in grado di prevenire l’originarsi di gas nell’intestino, inoltre racchiude in se l’anetolo, che è una sorta di materia che va ad operare su quelle fastidiose contrazioni che avvengono a livello addominale.

Il finocchio, grazie alla sua vasta gamma di benefici depurativi, va ad operare anche su fegato, sangue, stomaco, intestino, e funge anche da antinfiammatorio.

Con il suo alto contenuto di acqua e alle sue pochissime calorie, riscontriamo nel finocchio una grandissima varietà di minerali, soprattutto il potassio, per non parlare delle vitamine; in esso ritroviamo Vitamina A, Vitamina C e qualcuna del gruppo B. Contiene inoltre sufficienti quantitativi di flavonoidi (potenti antiossidanti). 

Valori nutrizionali del finocchio

Nelle sue 9 calorie per ogni 100 grammi di prodotto, possiamo ritrovare:

Utilizzi del Finocchio

Del finocchio vengono adoperati in particolar modo i suoi frutti, anche se risultano utilizzabili anche bulbo, fiori e foglie.
L’utilizzo ritrova riscontri anche nei nostri antenati (si narra che venisse adoperato anche nella creazione delle pergamene).

Il finocchio risulta ottimo da mangiare sia cotto che crudo. A crudo viene utilizzato per farne delle ricche insalate. In cottura viene utilizzato nelle ricette più svariate e fantasiose, e una delle più sfiziose e gettonate è quella dei finocchi gratinati.

Lasciamo di seguito la ricetta per i più golosi:
Sbollentare in acqua salata 3 o 4 finocchi precedentemente tagliati. Successivamente scolarli e passarli in una teglia già intinta di olio evo e pane grattugiato. Una volta posizionati nella teglia, cospargerli con abbondate pane grattugiato, un cucchiaino di parmigiano e a filo l’olio evo. In forno a 180° per 15 minuti.

Utilizzato anche in erboristeria sottoforma di olio essenziale, risulta un ottimo alleato per la digestione, ma anche per ritenzione idrica, fastidi provocati dalla menopausa, efficace espettorante e tonico.

Dopo un’adeguata lavorazione il finocchio si presenta anche sottoforma di tintura madre ideale per i soggetti che presentano delle problematiche a livello gastrointestinale, si parla di maldigestione ed aereofagia.

Controindicazioni

Il finocchio assunto al naturale senza particolari processi di lavorazione non presenta delle grandi controindicazioni, tranne per qualche soggetto che potrebbe esserne allergico. In questo caso l’allergia potrebbe essere maggiormente legata all’assunzione di un olio essenziale (categoricamente vietato ai più piccoli).

Queste sostanze ricavate dalla lavorazione del finocchio richiederebbero un utilizzo moderato e non duraturo, poichè potrebbero portare a delle ripercussioni come infiammazioni gastrointestinali.

Lo Sapevi?

  1. Erroneamente molti consigliano alle donne in fase di allattamento di consumare importanti quantità di finocchi, poiché si crede che venga moltiplicato il latte; la verità è che ingerire i finocchi rende soltanto il sapore del latte più buono.
  2. Il termine infinocchiare nasce proprio dopo aver ingerito il finocchio, in effetti sembra determinare effetti benevoli su colui che lo va ad ingerire rendendolo più gentile. Già in passato si credeva a questa cosa, infatti gli osti prima di servire del cattivo vino ai propri clienti li rimpizzavano di finocchi, in modo tale che il gusto ne risultasse molto più gradevole. Insomma li infinocchiavano proprio!

 

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