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Il raggiungimento dell’armonia e dell’equilibrio tra mente e corpo è possibile raggiungerlo praticando lo yoga integrale, un’attività asiatica nata nei primi anni del ‘900 grazie agli insegnamenti di Sri Aurobindo.
Ormai nota è la disciplina dello yoga, rientrante nella vasta gamma di discipline mediante il quale il soggetto allontana la mente ed il corpo dagli impulsi del corpo e della psiche, mediante il raggiungimento dello spirito. Ciò nonostante, ad oggi, risulta ancora in parte sconosciuta. Esso difatti risulta essere una disciplina riflessiva, connessa a Sri Aurobindo, il quale insegna a scoprire se stessi e ad entrare in contatto col proprio spirito. Dunque risulta spesso delineato come una tecnica totale dell’inconscio.
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Le fondamenta dello Yoga
Un filosofo e mistico di nazionalità indiana, che fu affermato come la metamorfosi terrestre del Complesso, riteneva che la chiamata finale di qualsiasi essere umano dovrebbe prevedere l’ingresso relazionale con l’altissima autorevolezza che opera all’interno dell’universo, ossia la shakti, mediante la modificazione dell’inconscio causata dal medesimo yoga integrale, che a differenza dello yoga tradizionale, agglomera il divino ed il mistico internamente al quotidiano e alle cose materiali.
Sri Aurobindo, dunque, foggiò codesta attività nel decorso del suo percorso universitario, seppur fu susseguentemente all’entrata nei carceri dell’India che avviò tale disciplina a tutti gli effetti, diffondendo il tutto sino a Pondichéry. Passati all’incirca 100 anni da quando nacque, codesta attività risulta tutt’oggi razione di molteplici collettività dell’Asia, ampliandosi anche in numerose comunità occidentali. Tutto grassi alle molteplici proprietà benevoli.
Come praticare lo yoga
Attuare tale disciplina si presenta come un esperimento, come un percorso colmo fra le svariate attività agglomerate allo scopo di equilibrare spirito e corpo. Difatti il tutto prevede determinati portamenti fisici con costanti attività respiratorie, di pranayama, concentramento, dharana, comunanza col mantra, con le japa e le dhyana.
Questo perchè lo yoga accorda la diramazione maggiormente diversificata connettendo costituenti lussati. É possibile ritrarre proprietà benefiche praticando lo Hatha Yoga e il Rja Yoga così come il Karma Yoga, in quanto agglomera il tutto in una stessa disciplina (da qui il nome di Yoga integrale) congiungendo il Bhakti Yoga, lo Jnana Yoga e il Tantra, attività capace di rapportare il soggetto allo shakti, ossia l’altissima forza cosmica.
La pratica continua dello yoga, permette di attraversare la propria coscienza apportando elevato beneficio allo spirito e al fisico.
Proprietà benefiche
Le proprietà benefiche risultano molteplici in quanto permette al soggetto di calmare qualsiasi area mentale, perfezionando ulteriormente il concentramento psichico.
Inoltre, fa divenire naturalistici i diversificati composti connessi al regime giornaliero, ossia lo stato salutare, l’assopimento, lo stato di appetenza e pienezza, essendo una disciplina biologica. In aggiunta, è opportuno evidenziare l’attitudine che codesta attività dona ai soggetti praticanti, agevolando lo stato emozionale, stati d’ansia e logorio.
Mediante la pratica dello yoga è possibile allontanare le energie svantaggiose trasformandole in linfa per garantire rilassamento, energia spirituale e profonda. I soggetti che praticano codesta attività con coscienza si avvantaggia di stabilità e serenità nel decorso vitale. Un rilassamento che garantisce vivacità ed efficienza mentale, sottoponendo i soggetti che lo praticano ad una migliore vita.
In che luogo attuare yoga
É possibile praticare yoga presso fondazioni specializzate, centri s.p.a. e istituzioni che promuovono tale disciplina al fine di portare nel soggetto praticante elevato rilassamento giornaliero. Seguendo le teorie di Sri Aurobindo, è possibile allontanare agitazioni emozionali e della psiche connesse alla vita giornaliera, conferendo tranquillità e gioia.
