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Betaferon Interferone: che cos’è, a cosa serve, benefici e controindicazioni

Betaferon Interferone: che cos'è, a cosa serve, benefici e controindicazioni

Risultante essere una polverina ed un diluente per via orale, il Betaferon Interferone ha al suo interno 250 mg di Interferone β-1b.

Che cos’è il Betaferon Interferone?

Risultante essere una patologia infiammatorie che compromettere il cervello e subentra con la devastazione della guaina protettiva che copre le cellule nervose, è la sclerosi multipla. L’interferone β-1b rientra nel complesso degli interferoni, e dunque di composti naturali formulati dal corpo al fine di cooperare con lo stesso per salvaguardarlo da aggressioni (tra cui infezioni virali).

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La funzione di Betaferon-interferone per quanto concerne patologie come la sclerosi multipla, non risulta essere conosciuta a tutti gli effetti. Ciò nonostante pare che il principio attivo di Betaferon abbia la capacità di placare le difese immunitarie e di salvaguardare eventuali manifestazioni di recidive della sclerosi multipla.

Il principio attivo di Betaferon tende ad essere conseguenza di una metodologia conosciuta col nome di tecnica del DNA ricombinante e dunque ricavata da un batterio posto all’interno del gene e che è capace di dare vita all’interferone. Quest’ultimo opera ugualmente all’interferone β-naturale.

Ricerche attuate

Ricerche attuate su 338 soggetti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente hanno evidenziato che il Betaferon-interferone aveva la capacità di ridurre il quantitativo di recidive, comparandone l’efficienza al placebo.

In aggiunta, ulteriori ricerche hanno comparato il Betaferon-interferone al placebo ed è stato evidenziato un differimento dell’avanzamento dell’handicap. Le ricerche di tale composto in ulteriori soggetti hanno invece evidenziato l’intermezzo fra l’apparizione della sclerosi multipla.

Utilizzi

Tale prodotto tende ad essere utilizzato al fine di curare i soggetti aventi sclerosi multipla. Pertanto è consigliato a:

  • soggetti affetti da sclerosi multipla di 1° stadio e dunque con fattori alquanto gravosi al fine di comprovare l’utilizzo di corticosteroidi. Quest’ultimo infatti tende ad essere consigliato al soggetto che ha elevate probabilità di incorrere in tale patologia. Pertanto, precedentemente alla prescrizione, lo specialista ovvia ulteriori fattori susseguenti alle sintomatologie avvertite dal soggetto;
  • soggetti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente, e dunque affetti da recidive con intervalli durante il quale il soggetto non avverte alcuna sintomatologia;
  • soggetti affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva con patologia attiva;

Il trattamento con l’uso di tale composto inizia con continui controlli specialistici. Risulta opportuno iniziare somministrando circa 62,5 mg al dì alternando ed accrescendo man mano i dosaggi nel corso dei 15/17 gg sino a giungere a somministrare un dosaggio pari ai 250 mg sempre a giornate alterne.

Tale prodotto tende ad essere impartito mediante punture sottocutanee. Nel momento in cui la somministrazione di Betaferon-interferone non comporta alcun miglioramento nel soggetto affetto da sclerosi multipla, risulta fondamentale interrompere il trattamento. Il Betaferon-interferone pertanto può essere acquistato soltanto previa ricetta medica.

Benefici ed effetti collaterali

L’efficienza di Betaferon-interferone risulta essere ottimale sui soggetti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente, abbassando eventuali reiterazioni. L’utilizzo di tale prodotto nei soggetti affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva invece ha evidenziato un rallentamento significante dell’avanzamento dell’handicap nonché un aumento delle tempistiche durante il quale il soggetto si vede forzato all’utilizzo della sedia a rotelle.

L’uso di Betaferon su soggetti affetti da sclerosi al 1° stadio invece ha evidenziato una riduzione del pericolo di incorrere a tale patologia. Difatti all’incirca il 28% dei soggetti che hanno utilizzato Betaferon ha visto progredire la patologia contrariamente al 45% dei soggetti che hanno utilizzato il placebo.

Gli effetti collaterali alquanto abituali prevedono sintomatologie similari all’influenza (dunque febbre, brividi, dolenza alle articolazioni, malessere alla cervice, mialgia ecc). Tale prodotto è sconsigliato a soggetti affetti da allergie all’interferone β-naturale o ricombinante, all’albumina umana e ad ulteriori composti presenti al suo interno. La terapia con l’utilizzo di Betaferon è assolutamente sconsigliato durante la fase di gestazione, a soggetti aventi gravosi stati depressivi ed a soggetti affetti da insufficienza epatica.

Approvazioni e controindicazioni

É stato evidenziato dal comitato per i medicinali per uso umano che le proprietà benefiche di tale prodotto risultano migliori rispetto ai pericoli manifestatosi durante la terapia dei soggetti affetti da tale patologia recidivante-remittente, affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva e da soggetti affetti da sclerosi multipla al 1° stadio, favorendone pertanto la vendita sul mercato.

É durante il 30 Novembre 1995 che la Commissione Europea ha concesso alla Schering Aktiengesellschaft un’accettazione alla vendita sul mercato di Betaferon-interferone. L’accettazione alla vendita ha ottenuto rinnovamento nel 2000 e nel 2005.

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