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Dieta dei tre giorni: che cos’è, come funziona, cosa mangiare e controindicazioni

Dieta dei tre giorni: che cos'è, come funziona, cosa mangiare e controindicazioni

Che cos’è la dieta dei tre giorni?

Risultante essere una dieta con un basso quantitativo di chilo calorie, ossia 1200 Kcal al dì, è la dieta dei 3 giorni. Codeste risultano essere composte soprattutto da proteine, con un basso apporto di carboidrati e grassi.

La dieta dei 3 giorni risulta essere nota ulteriormente con ulteriori denominativi:

  • dieta di Miami, in quanto eseguibile in codesta città americana
  • dieta militare, da seguire dettagliatamente, con alimenti e dosaggi precisi, ovviando sgarri
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La dieta dei 3 giorni ha come finalità il dimagrimento dai 2 ai 4 Kg, in base alla persona, durante il quale l’organismo dato il forzoso apporto chilo calorico, estrapola l’energia essenziale dagli strati adiposi.

Ciò nonostante, codesto regime alimentare richiede esecuzione soltanto per codesta tempistica, ovviando lunghi lassi temporali, in quanto potrebbe causare meccanismi tossici per il corpo.

Al fine di ottenere benefici dalla dieta di Miami, contrariamente, è possibile scegliere di svolgerla clinicamente, con pause di 2/3 mesi.

Come funziona?

Al di là della velocizzata perdita di peso della dieta di Miami, quest’ultima conferisce proprietà benevoli per l’organismo:

Abbassa la ritenzione idrica

La dieta di Miami agevola la rimozione dei liquidi che si accatastano specialmente nelle aree abbondanti di grasso. Mediante la somministrazione di frutta e verdura, abbondanti di potassio, agevola la funzione diuretica e combatte la ritenzione dei liquidi.

Disintossicare fegato e reni

Accrescendo la funzione diuretica, la dieta dei tre giorni agevola l’organismo a cacciare le sostanze tossiche in eccedenza e depurare gli organi operanti rimozione delle tossine, come fegato e reni.

Sgonfiare la pancia conservando la tonicità muscolare

La rimozione di tossine e un anabolismo attivo, che permette di rimuovere con velocità i grassi, abbassa il gonfiore all’addome seppur al tempo stesso la consumazione di proteine a danno dei carboidrati permette all’organismo di salvaguardare la massa muscolare.

Schema e programmazione della dieta

La dieta consiste nella rimozione dei carboidrati. Risulta essere un regime alimentare ipocalorico alquanto limitativo cui piano schematico deve essere svolgo scrupolosamente. Al di là della carne e del pesce, il regime alimentare consiste nella somministrazione di:

  • abbondanti alimenti favorenti la diuresi, specialmente frutta, dunque nel caso in cui si voglia accrescere l’efficienza drenante del regime alimentare prediligendo kiwi, ananas, melone, frutti rossi, tè e pompelmo
  • cibi che agevolano un apporto di batteri benevoli per l’apparato gastro-intestinale, quale latte e yogurt
  • sostanze che agevolano la regolarità intestinale, quali cibi integrali e verdura
  • acqua, tè e tisane

Bisogna ovviare contrariamente sostanze favorenti eccitabilità quali caffè e bevande alcoliche.

La dieta dei tre giorni, può divenire vegetariana. Bisogna soltanto avvicendare le proteine di derivazione animale con legumi, quest’ultimi abbondanti di codesti nutrienti.

Cosa mangiare?

Giorno 1

Colazione

  • 1 tazza di latte, orzo, tè oppure tisana
  • 1 fetta biscottata integrale con marmellata oppure burro d’arachidi
  • ½ pompelmo
  • 1 cucchiaio piccolo di zucchero

Spuntino

  • 1 frutto o 1 yogurt magro

Pranzo

  • 1  scatola da 80 g di tonno sott’olio
  • 1 contorno di verdura cruda (quali pomodori e insalata)
  • 1 fetta di pane
  • 1 tazza di tè oppure tisana

Merenda

  • 1 frutto o 1 cioccolatino

Cena

  • 100 g di carne magra a piacere (pollo oppure tacchino)
  • contorno di verdure bollite con un goccio di olio
  • 1 frutto
  • 1 palla di gelato alla vaniglia

Giorno 2

Colazione

  • 1 tazza di latte, orzo, tè oppure tisana
  • 1 fetta di pane
  • 1 uovo sodo
  • ½ banana
  • 1 cucchiaio piccolo di zucchero

Spuntino

  • 1 frutto o 1 yogurt magro

Pranzo

  • 60 g di formaggio magro (quali ricotta oppure fiocchi di latte)
  • 2 crackers
  • insalata di pomodori oppure 1 verdura cruda

Merenda

  • 1 cioccolatino oppure 1 spremuta d’arancia

Cena

  • 100 g di bresaola
  • contorno di verdure bollite con un cucchiaio di olio
  • 1 pallina di gelato alla vaniglia

Giorno 3

Colazione

  • 1 tazza di latte, orzo, tè
  • 1 fetta di pane con 1 fetta di formaggio
  • 1 frutto
  • 1 cucchiaio piccolo di zucchero

Spuntino

Pranzo

  • 1 uovo sodo
  • 1 fetta di pane
  • 1 insalata

Merenda

Cena

  • 1 scatola di tonno
  • 1 contorno di verdura lessa oppure fresca
  • 1 frutto
  • 1 pallina di gelato alla vaniglia

Controindicazioni

Successivamente all’aver seguito la dieta dei 3 giorni, sarà possibile evidenziare un abbassamento di peso, causa dei liquidi sprigionati nonché un ventre appiattito, poiché è stato possibile rimuovere le tossine.

In verità, la dieta dei tre giorni risulta essere una dieta favorevole per la depurazione nel caso in cui si è soliti percepire senso di gonfiore oppure successivamente a lassi temporali durante il quale si è consumato cibo spazzatura, a movente di:

  • pietanze dissolute dato il ridotto tempo a disposizione
  • eccessive cene e pranzi, contemporaneamente a feste ed occasioni

Codesta dieta non deve essere svolta per lunghi lassi temporali sebbene possa essere replicata 1 volta ogni 60 giorni, previa visita specialistica, al fine di rimuovere gli eccessi.

Rimuovendo, difatti, i carboidrati risulta possibile perdere peso con facilità, sebbene si possa evidenziare problematicità quali acidosi causa di disequilibri.

In aggiunta, lo scarso apporto di frutta e verdura causa una mancanza di minerali.

Nel caso in cui codesto regime alimentare dovesse essere svolto per lunghi lassi temporali, si incorre in aggiunta nel subentro di un procedimento di catabolismo muscolare, difatti l’organismo, sprovvisto di macronutrienti essenziali, si nutre dei medesimi muscoli che risultano essere l’area benevola e salutare del peso, causando un allentamento anabolico.

Esito di codesti procedimenti risulta essere che nell’attimo in cui si inizia a cibarsi in maniera comune si immettono chili maggiori rispetto a quelli che si pensava di aver rimosso.

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