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Farina 00: che cos’è, proprietà, benefici ed utilizzi

Farina 00: che cos’è, proprietà, benefici ed utilizzi

Risultante essere un alimento in polvere che risulta estraibile macinando i semi di grano tenero, è la farina 00.

Il denominativo risulta legato al fatto che presenta una granulometria e un abburattamento specifici (ossia 00).

Che cos’è la farina 00?

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Stando alla definizione scientifica italiana essa può essere definita farina in senso stretto, perchè un derivato del Triticum aestivum (tale nome scientifico indica, appunto, il grano tenero).

I derivati del grano duro, invece, sono semole o semolati. Risultante essere un derivato di operosità dei cereali è la farina 00.

Differenziato da un elevato quantitativo di carboidrati complessi, ridotti quantitativi di fibre, vitamine B e minerali, codesto prodotto risulta essere posto nel 3 complesso essenziale dei cibi. Risulta essere ciò nonostante deidratata e sprovvista di crusca. Risultanti essere ingredienti principali dell’ambito culinario mediterraneo, sono le farine e gli sfarinati.

Presentano all’interno glutine, un gruppo proteico costituito da peptidi glutenini e gliadina. Attraverso l’utilizzo della farina 00, risulta possibile avere: cibi similari al pane seppur non soggetti a lievitazione, dolciumi e pasta alimentare. In aggiunta, risulta ottimale al fine di preparare la pastella per la frittura ed infarinare cibi antecedentemente alla cottura al fine di sottoporli a frittura oppure cottura nella padella.

Ottimale al fine di rendere densi i sughi, oppure i fondi di cottura piuttosto che i dolciumi cremosi. Ulteriori tipologie di farina di cereali fra quelle maggiormente adoperate risultano essere: farina di mais, di segale e orzo, di riso oppure di farro.

Risultano alquanto proliferati molteplici sfarinati estratti da materie prime differenti, quali:

  • sfarinati amidacei di tuberi, radiche tuberose e frutteti, quali: tapioca, fecola di patate, farina di castagne, farina di albero del pane
  • farine di legumi, quale: farina di ceci, di piselli, di lupino, di fave piuttosto che di fagioli
  • sfarinati di pseudocereali, quali: farina di canapa, di grano saraceno oppure di chia
  • farine di semi oleosi, quali: farina di nocciole, di mandorle, di pistacchi
  • ulteriori tipologie, quali: farina di pesce e latte

Proprietà

Rientrante nel 3 complesso essenziale dei cibi, è la farina 00. Presenta un apporto di energia alto, costituito dai carboidrati, dalle proteine e alfine da ridotti quantitativi di lipidi.

Risulta ciò nonostante opportuno tenere a mente che la farina 00 risulta essere un ingrediente disidratato. I glucidi presenti al suo interno risultano complessi e costituiti dall’amido.

I peptidi risultano a medio valore biologico, ossia presentano soltanto un quantitativo di amminoacidi essenziali i quali compongono le proteine dell’uomo. Il tasso biologico proteico della farina 00 risulta addizionato dal tasso dei legumi oppure degli alimenti di derivazione animale.

A differenza di quanto affermato negli anni, gli amminoacidi essenziali non richiedono consumo nella medesima pietanza. Gli acidi grassi risultano essere insaturi e presenta un preponderante quantitativo di polinsaturi. Contrariamente alla farina integrale, all’interno della farina 00 i grassi risultano essere ridotti in quanto il maggior numero di lipidi risulta presente all’interno dell’embrione, eliminato insieme alla capsula fibrosa all’interno dei procedimenti di raffinazione.

La farina 00 presenta ulteriormente fibre alimentari e permette di conferire il giusto apporto di un regime alimentare equilibrato, naturalmente a seconda dei quantitativi. Ciò accade in quanto le fibre complessive del regime alimentare non risultano essere conferite soltanto dai cereali, altresì anche dagli ortaggi e dalle verdure, così come dalla frutta dolce, oleosa oppure dai legumi.

Dunque, poiché nei regimi alimentari mediterranei le farine risultano essere una sostanza di preponderante consumazione, nel caso in cui il fabbisogno calorico complessivo dover giungere a quantitativi normali, le fibre della farina 00 risultano bastevoli. Abbondante di glutine, causa della patologia celiaca nei soggetti, è la farina 00.

Risulta tuttavia manchevole di lattosio e istamina, così come di purine. L’apporto vitaminico della farina risulta prevedere una preponderante traccia di molecole idrosolubili del complesso B. Risultano preponderanti di tiamina oppure B1 così come di piridossina oppure B6. In aggiunta, incentiva il giusto apporto quotidiano per quanto concerne i livelli di niacina oppure vitamina PP. Risultano ridotti i quantitativi di vitamine liposubili.

Per quanto concerne i minerali, la farina 00 risulta essere una ridotta sorgente di fosforo e potassio.

Benefici

La farina 00 vanta di peculiarità benefiche chimiche, conferite dalle annesse caratteristiche granulometriche e di abburattamento. Risultante essere il tipo di farina maggiormente raffinata e sottile, abbondante di amico e sprigionante fibre, dunque adoperabile per la preparazione di impasti da sottoporre a lievitazione velocizzata, piuttosto che dolciumi da far lievitare e pasta fresca, è la farina 00.

Quest’ultima di tipo 1 e 2 così come la farina integrale vantano di un quantitativo maggiormente preponderante di crusca, grandezza dei granulati maggiore e annesso utilizzo per processi di lavorazione differenti. Accrescendo pertanto il tasso di abburattamento si riducono le ceneri e le proteine complessive. Medesimo discorso risulta legato ai grassi contrariamente all’accrescimento dell’amido.

Ciò in quanto le ceneri, le proteine e i lipidi risultano maggiormente rintracciabili all’interno dei tegumenti esterni e dei germi della sementa. Contrariamente, quanto accade risulta coeso ai procedimenti di macinatura al fine di avere le farine raffinate, composto soprattutto da carboidrati complessi di riserva. Per quanto concerne il tasso proteico, risulta opportuno svolgere differenziazione. Per quanto concerne le farine di grano, in molteplici affermano che il livello di proteine risulta coeso all’incremento di lievitazione.

Ciò in quanto il glutine, fattore essenziale all’accrescimento volumetrico degli impasti, risulta polipeptidico. Il fattore tuttavia non risulta essere esemplificato. Il glutine risulta essere presente all’interno dell’endosperma della sementa. Ciò sta a significare che il livello di glutine accresce soltanto se maggiori risultano essere le proteine sprigionate dall’endosperma.

Dunque, la coesione fra proteine complessive e livelli di glutine risultano evidenti soltanto mettendo a paragone farine di differenti grani. La medesima grandezza della polvere intacca sugli utilizzi della farina. Maggiormente sottili risultano essere i granuli e maggiormente esemplificato e rapido risulterà la formulazione di glutine.

Le farine maggiormente ispessite hanno tempistiche di impasto e procedura maggiori. In aggiunta, all’accrescimento della granulometria e del quantitativo di fibre, accresce al tempo stesso la potenzialità di assimilazione. Questo sta a rappresentare che la farina 00 assimila un ridotto quantitativo di acqua a differenza di ulteriori.

La gliadina e glutenina risultano presenti all’interno dell’endosperma della sementa. Risultando essere peptidi divisi, in quanto situazioni in sezioni cellulari differenti, si congiungono soltanto successivamente alla macinazione e la miscelazione congiuntamente all’acqua, evidenziando il procedimento di triturazione risulta probabile incrementarne l’interconnessione chimica e fisica.

Utilizzi

Nel regime alimentare, le farine contenenti cereali, soprattutto le farine di frumento, operano funzione principale. Ad oggi, la farina 00 risulta adoperata in qualsiasi dieta. Le sole anomalie risultano composte dalla celiachia e dalla reazione allergica alle proteine del grano.

Non presenta controindicazioni per i regimi alimentari intolleranti al lattosio, all’istamina e al regime alimentare contrastante l’iperuricemia oppure la gotta. Nei soggetti in buona salute di qualsiasi sesso, fascia d’età, struttura fisica e allenamento, la farina 00 risulta essere sprovvista di effetti collaterali.

Contrariamente, nei soggetti affetti da obesità, specialmente acuta, diabete mellito di tipo 2 e ipertrigliceridemia, si raccomanda di ridurre le porzioni che presentano la medesima in quantitativi preponderanti. In fase di gestazione, specialmente costituita da sovrappeso, dati i pericoli che causa il diabete gestazionale per il feto e la madre, risulta opportuno limitare l’apporto di codesta sostanza e degli alimenti che ne hanno in quantità abbondanti.

La farina 00 risulta ottimale per i regimi alimentari vegani e vegetariani sebbene necessita di accortezza nella selezione degli ulteriori cibi rintracciabili all’interno del regime alimentare. Data l’abbondanza di chilo calorie causa dell’amido, la farina 00 risulta ottimale nei regimi di coloro che praticano sport.

Dunque, nelle diete costituite da apporto elevato di calorie, la consumazione di farina 00 permette di agevolare la circospezione dell’apporto di fibre che, in codeste situazioni, risultano elevate a seguito dei quantitativi preponderanti. Per il medesimo scopo, risulta essere raccomandata, contrariamente alla farina integrale, nei regimi alimentari a basso residuo, ossia dal ridotto quantitativo di fibre, ottimale al fine di abbassare la sintomatologie di dissenteria.

Bisogna ciò nonostante tenere a mente che le peculiarità di digestione, dunque di livello glicemico, risultano differenziabili a seconda della ricetta. Non vi sono controindicazioni per gli infanti e i soggetti di età avanzata.

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