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Caffè decaffeinato: che cos’è, proprietà, valori nutrizionali e controindicazioni

Caffè decaffeinato: che cos'è, proprietà, valori nutrizionali e controindicazioni

Il caffè decaffeinato risulta essere un’ottima variante del comune caffè in quanto, non solo possiede solo lo 0,1% di caffeina, ma aiuta anche a contrastare il diabete visto che inibisce il glucosio, non è un eccitante, per cui non provoca insonnia, permette di tenere sotto controllo il colesterolo cattivo, ed è decisamente più digeribile, per cui più consigliato a chi soffre di reflusso e gastrite.

Che cos’è il caffè decaffeinato?

Il caffè decaffeinato, come si evince chiaramente anche dal nome stesso, è un caffè privo di caffeina, ovvero un alcaloide noto per i suoi effetti stimolanti sul sistema nervoso. E’ questo il motivo per cui viene in genere sconsigliato a persone che soffrono di:

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Il caffè decaffeinato non è altro che una differente miscela del comune caffè, realizzata per la prima volta nel 1905 in Germania, da Ludwig Roselius. All’inizio questo si otteneva estraendo la caffeina con il diclorometano, un particolare solvente ritenuto successivamente cancerogeno, per cui oggi giorno si suole adoperare 3 differenti metodi:

  1. Metodo ad anidride carbonica. I chicchi di caffè vengono gonfiati mediante il vapore, cosicché la caffeina venga estratta prima. Questi vengono poi posti sotto dei flussi di anidride carbonica a differenti temperature e pressioni. La caffeina così, una volta legata all’anidride carbonica, viene recuperata attraverso il carbone attivo, mentre i chicchi vanno essiccati e poi torrefatti.
  2. Metodo ad acqua. Questo risulta essere il procedimento più innocuo, visto che i chicchi di caffè vengono posti all’interno di una soluzione chimicamente molto somigliante al caffè, però priva di caffeina. La caffeina viene rilasciata per diffusione, mentre gli aromi restano i medesimi, vista la presenza della soluzione.
  3. Metodo con trigliceridi. I chicchi vengono prima immersi in un infuso di caffè, e poi in olio di caffè, così da rimuoverne la caffeina.

E’ stata inoltre scoperta in Etiopia una varietà di decaffeinato naturale, Coeffe Charrierana. Questa tipologia di pianta però ha una crescita molto lenta, per cui non è ancora stata posta sul mercato, nonostante i continui studi affinché questa venga velocizzata.

In seguito all’estrazione della caffeina, i chicchi di caffè vanno poi posti in torrefazione, ovvero i chicchi vengono tostati ad alta temperatura, supera infatti i 200°, aggiungendo additivi, ammoniaca e resine, cosicché la conservazione sia più duratura.

Proprietà del caffè decaffeinato

Quella di bere il caffè non è di certo l’abitudine più salutare, ciò dovuto soprattutto al quantitativo di caffeina che, in dosi elevate, può agire negativamente sul sistema nervoso. L’alternativa ideale è sicuramente quella di bere il caffè decaffeinato, il quale, non solo viene privato della caffeina, ma vanta anche alcune proprietà benefiche; vediamole insieme:

  • Favorisce la digestione. Infatti bastano pochissimi milligrammi a permettere la secrezione gastrica e la peristalsi intestinale, senza effetti negativi, per cui la digestione sarà sicura anche dopo pasti pesanti.
  • Funge da analgesico. Piccoli quantitativi di caffeina presente nel caffè decaffeinato posseggono un’azione antidolorifica, che si estende anche ad emicranie, visto che è un vasocostrittore che va a contrapporsi all’effetto vasodilatatore posto nell’area dolorante, comune della flogosi.
  • Dona benessere al fegato. I diterpeni, ovvero flavonoidi antiossidanti già presenti nel caffè decaffeinato, difendono le cellule epatiche dai danni dei radicali liberi generati dalle reazioni metaboliche.
  • Combatte il diabete. Gli antiossidanti come l’acido clorigenico presenti nel caffè decaffeinato, prevengono l’insorgenza del diabete di tipo 2, vista la capacità di assorbire il glucosio dall’intestino.
  • Non sortisce effetti negativi sul cuore. Vista la scarsa quantità di caffeina, il caffè decaffeinato non provoca tachicardia, per cui non rappresenta una minaccia per il cuore non perfettamente funzionante.
  • Da scegliere in gravidanza ed allattamento. Il caffè decaffeinato viene generalmente consigliato a quello normale, durante gravidanza ed allattamento per via della scarsità in caffeina. E’ comunque importante non superare le 2 o 3 tazzine al giorno, visto che con esso si vanno ad ingerire anche tutti i solventi e le sostanze chimiche di lavorazione, ovviamente nocivi per il bambino.
  • Permette di dimagrire? Ebbene non fa dimagrire, ma nemmeno ingrassare, se correttamente inserito in una dieta affiancata da attività fisica. La caffeina, in quanto eccitante, fa sì che venga prodotta l’adrenalina, che a sua volta, da vita ad attività biologiche come la mobilizzazione dei grassi dal tessuto di deposito e il loro utilizzo nel muscolo. In quanto vasocostrittore, è ideale nelle diete in quanto permette di combattere la cellulite e migliorare il microcircolo. Questi effetti si ottengono però ingerendo ben 500 mg di caffeina al giorno.

Valori nutrizionali del caffè decaffeinato

In 100 ml di caffè privo di caffeina è possibile trovare ben 2 calorie, e:

Queste proporzioni tendono però a variare all’interno di una tazzina di decaffeinato, visto che gli acidi grassi si trovano nelle polveri, però quando lo si prepara, finiscono tutti negli scarti, quindi i lipidi restano nulli.
macronutrienti presenti nel caffè decaffeinato sono:

Il caffè vanta anche alcuni quantitativi di antiossidanti come l’acido caffeico ed il suo estere, ovvero l’acido clorogenico, che viene a ridursi durante la lavorazione.

Controindicazioni del caffè decaffeinato

Gli effetti collaterali legati al caffè decaffeinato non dipendono soltanto dalla caffeina, ma anche dal suo processo di lavorazione. In questi casi, si può presentare dannoso se viene contaminato dagli agenti chimici dei solventi utilizzati. La legislazione ha infatti definito quantitativi ben precisi da utilizzare, e anche se presenti in modeste quantità nel prodotto finito, questi possono comunque rappresentare fonte di malessere.

Altro elemento importante da valutare!
In quanto tostato, il caffè viene definito dall’OMS, ovvero “Organizzazione Mondiale della Sanità“, un potenziale pericolo, visto che può sviluppare sostanze cancerogene. Non è motivo di allerta però, perché bere 3 tazzine di caffè porta il rischio al minimo.

Il caffè decaffeinato viene inoltre sconsigliato a:

  • Bambini
  • Soggetti che soffrono di ipertensione
  • Persone soggette ad ulcere, gastrite, colite e reflusso.
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