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Vaginismo: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Vaginismo: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Il vaginismo è un disturbo degli organi genitali femminili che si manifesta durante i rapporti sessuali: le pareti dei muscoli vaginali si contraggono, ostacolando la penetrazione.
Questa condizione si verifica ed ostacola l’atto sessuale anche se la donna è desiderosa di farlo.

Secondo alcune statistiche, si stima che circa il 2% delle donne in età fertile sia affetto da vaginismo; se la popolazione di riferimento non sono le donne in età fertile, bensì le donne in età fertile che si sottopongono a controlli clinici frequenti la percentuale sale al 17%.

Sintomi del vaginismo

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Il vaginismo non è un semplice effetto indesiderato durante i rapporti sessuali, è una vera e propria malattia e per questo non va preso sotto gamba: bisogna riuscire a percepire i sintomi ed intervenire in tempo.

Tra i più frequenti sintomi del vaginismo ci sono sicuramente:

  • spasmi muscolari al livello delle pareti vaginali
  • traslazione della malattia a livello mentale con conseguente associazione degli spasmi ad una fobia del sesso (a livello inconscio)
  • dolore durante i rapporti sessuali
  • secchezza vaginale
  • aumento dei peli
  • riduzione della libido
  • entrata precoce in menopausa

Da tenere sotto controllo è, però, principalmente l’intensità degli spasmi, che vengono misurati in base ad una scala ideale (lievi, moderati, gravi):

  • spasmi lievi, generalmente vanno via con la semplice rassicurazione verbale del partner, rendendo possibile la penetrazione
  • spasmi moderati, che si protraggono nel tempo e possono causare dispareunia (dolore) durante i rapporti. In questo caso, la rassicurazione verbale non basta e la penetrazione potrebbe non avvenire per nulla
  • spasmi gravi: la donna rifiuta anche la vista del membro maschile

Conseguenze del vaginismo

Naturalmente, il vaginismo ha delle conseguenze importanti sia sulla vita della donna che ne è affetta, sia nell’eventuale vita di coppia che essa vive.

La conseguenza più imponente è il calo di desiderio sessuale da parte della donna, con conseguente calo dei momenti di intimità con il partner.
L’eccitazione diventa molto difficile da raggiungere e potrebbe avere degli effetti anche sul compagno.
Egli, infatti, potrebbe sentirsi inadatto, frustrato ed incapace di soddisfare la propria donna; potrebbe vivere cali di autostima con conseguenti deficit nel mantenimento dell’erezione (che può essere causato anche da fattori psicologici) e problemi di eiaculazione precoce.

Questa conseguenza, a lungo andare, potrebbe riflettersi sulla sterilità: dal 5% al 7% delle coppie con mancanza di rapporti sessuali si diffonde anche la sterilità.

Il vaginismo è la causa più frequente del comunemente chiamato matrimonio non consumato.

Cause del vaginismo

Molto spesso, siccome le cause del vaginismo sono molteplici ed indefinite sono difficili da scovare.
I principali fattori scatenanti possono essere di natura psicologica o fisica.
I fattori di natura psicologica sono:

  • Associazione a livello interiore (conscio o meno) dell’atto sessuale con fattori e condizioni negative: l’atto sessuale viene considerato come qualcosa che macchia la purezza della persona. Questa causa è frequente tra le donne molto giovani che non hanno ancora raggiunto la maturità a livello sessuale
  • Aver subito abusi o violenze sessuali, per lo più in giovane età, che portano a percepire il sesso e tutto ciò che possa essere ad esso collegato come una situazione di pericolo e dolore.
    Il problema, in questo caso, potrebbe essere risolto efficacemente attraverso degli incontri con uno psichiatra
  • Avere un rapporto morboso con i genitori (uno solo o entrambi) e quindi non consumare rapporti per paure di poter essere giudicati di loro
  • La paura di restare incinta
  • Il legame che potrebbe avere il vaginismo con altre fobie di tipo neurobiologico, come: agorafobia (paura degli spazi aperti), claustrofobia (paura degli spazi chiusi), stress, ansia, iperattività emotiva che sfocia in ansia e paura della penetrazione

Non è possibile, invece, fare un preciso elenco dei fattori di natura fisica, in quanto riguardi ad essi aleggia ancora un po’ d’incertezza. Tra i possibili elementi naturali ci sono:

  • un imene fibroso e quindi molto rigido che potrebbe rendere le prime volte molto dolorose
  • le conseguenze di interventi chirurgici o traumi
  • aver subito la pratica dell’infibulazione (ossia la chiusura, attraverso una sutura, della vagina dalle grandi labbra al clitoride)
  • l’agenesia vaginale mulleriana, ossia una malformazione che comporta il mancato sviluppo di una parte della vagina

Diagnosi e terapie per il vaginismo

Proprio perchè i sintomi più evidenti del vaginismo si manifestano durante i rapporti sessuali, in caso di visita medica può essere difficile rilevarlo.
Lo specialista deve concentrarsi principalmente sulla gravità e sull’ipertono dei muscoli che circondano la vagina (che ingrossandosi impediscono la penetrazione).

Le terapie, generalmente, sono dei trattamenti di coppia, in quanto gli effetti del vaginismo si riflettono anche sul partner. Sono molto indicati i trattamenti psico-sessuologici, insieme ad analisi endocrinologiche e urologiche. Altrettanto importanti sono le tecniche di rilassamento indotto/autonomo

Nei casi più gravi potrebbe essere necessario curare il vaginismo attraverso interventi chirurgici come l’episiotomia (o perineotomia), con la quale si pratica un’incisione con le forbici nel peritoneo.

Alimentazione in caso di vaginismo

Nel caso in cui si soffra di tale malattia è utile anche controllare l’alimentazione. In primo luogo bisogna fare attenzione a seguire un’alimentazione corretta ed equilibrata: con 5 pasti al giorno (3 principali e 2 secondari; con le energie ripartite durante l’intero arco della giornata (proteine e carboidrati).
Si consiglia inoltre di preferire alimenti freschi per l’assorbimento di molecole essenziali quali acidi grassi, omega 3, omega 6, amminoacidi essenziali, sali e vitamine.

Inoltre, il nostro corpo ha bisogno di circa 30 grammi di fibre al giorno per non soffrire di stipsi.
Si ricorda che i pasti abbondanti prima di un rapporto sessuale possono ridurre la libido; il rilassamento mentale può essere favorito anche da un uso moderato di alcolici.

Sono invece sconsigliate diete vegane o limitate soltanto ad alcuni alimenti; l’abuso di alcolici.

Rimedi naturali per il vaginismo

Il vaginismo può essere curato anche attraverso rimedi naturali come:

Cure farmacologiche per il vaginismo

Le cure farmacologiche possono essere a base di seratonina; diazepan che riduce il tono muscolare; miorilassanti che impediscono gli spasmi, come la tossina botulinica che può essere iniettata solo da un medico specializzato.

Prevenzione del vaginismo

Sicuramente prevenire è meglio che curare; anche il vaginismo, come le altre malattie, può essere prevenuto. A tal proposito, si consiglia di non ignorare i sintomi quando si presentano, mantenere sempre vivo l’affiatamento della coppia e superare insieme i problemi relazionali.

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