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Dieta del Limone: che cos’è, come funziona, cosa mangiare e menù di esempio

Dieta del Limone: che cos'è, come funziona, cosa mangiare e menù di esempio

Risulta opportuno sottolineare che non esistono programmi alimentari capaci di conferire miracoli e dunque la perdita di peso a zone, così come non ci sono programmi alimentari che si basano sul consumo di un solo componente.

Pertanto, qualsiasi programma dietetico che sottolinea il consumo di una sola pietanza (come pompelmo, acqua, anguria, uova, ecc..) risulta essere a tutti gli effetti una fandonia.

Che cos’è la dieta del limone?

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Molteplici risultano essere le tipologie di programmi alimentari a base di limone, in quanto il denominativo non è registrato o controllato. Inoltre, tale ingrediente risulta essere un provento alquanto comunitario poiché ritenuto un cibo salutare e dunque ottimo da inserire all’interno dei programmi alimentari settimanali.

Pertanto, vi sono diversificati programmi alimentari a base di limone, conosciute anche come Lemonade Detox Diet. Diverse il cui scopo è connesso alla perdita di peso, distinte connesse alla depurazione organica.

Come funziona la dieta del Limone

Il programma alimentare a base di limone risulta conosciuto da circa 50 anni. In questi anni è stato modificato più volte. Difatti, ad oggi tale dieta detox del limone risulta essere alquanto famosa grazie all’autorizzazione di Beyoncé Knowles.

La finalità di tale programma risulta essere quella di declassare e rimuovere le tossine organiche, favorendo ulteriormente il dimagrimento in tempistiche brevi. L’inventore Stanley Burroughs, cercò di guarire determinate malattie connesse alla digestione e successivamente a diversificati studi rese pubblico un libro all’interno del quale esponeva le sue tesi. Tale libro, il cui titolo è “The Master Cleanser”, espone specialmente l’eventuale risultato terapeutico per quanto concerne un soggetto avente problemi di ulcere gastrica:

“Senza rimedi, il paziente seguì le direttive di Burroughs e in undici giorni guarì totalmente”.

La medesima sorgente espone ulteriori avvenimenti affini, connessi alla risolutezza della patologia. D’altronde, non soltanto per quanto concerne la cura dalla patologia, ma Stanley Burroughs promette la diminuzione di peso in eccedenza. Naturalmente, codeste affermazioni non sono state credute sin dal primo momento, seppur vi siano testimoni capaci di confermare le stesi dello stesso.

Di recente, è stato pubblicato un libro di Tom Woloshyn dal titolo “The Master Cleanse Experience”, laddove espone la sua testimonianza per quanto concerne questa cura, la quale non sono ha favorito la perdita di peso ma ha conferito ulteriori proprietà benefiche, tra cui: cambiamento vantaggioso del torpore, della gradazione e della limpidezza. Ulteriore beneficio è stato l’assoluzione da determinate attinenze. La crescita scientifica ha evidenziato le problematiche connesse all’accumulazione di determinate scorte, le quali sono connesse a: regime inesatto, vita sedentaria, esaurimento, contaminazione, ecc..; difatti, il programma a base di limone consiste nel combattere qualunque patologia purificando l’organismo.

Per tale motivazione, la dieta detox del limone non risulta connessa soltanto alla medesima funzione, bensì si mostra come il primario cerchio della oblunga serie di consuetudini da adoperare indeterminatamente. Dunque seguendo un regime salutare ed accostando il tutto all’esercizio fisico è possibile diminuire l’esaurimento complessivo ottenendo esiti positivi.

Esordio e contenimento

Secondo quanto affermato da Tom Woloshyn, tale programma alimentare a base di limone si può comparare ad una gara podistica, prestando dunque attenzione ad essere fermi sui traguardi che si vogliono raggiungere. L’inventore è però a conoscenza degli effetti collaterali provocati dalla dieta detox del limone.

Woloshyn afferma che risulta possibile seguire un programma iniziale seguendo una programma alimentare vegetariano al fine di diminuire lo shock causa dell’avviamento terapeutico. In aggiunta, i soggetti che fanno un uso eccessivo di caffeina e bibite (come coca-cola), devono diminuire in maniera graduale il consumo sostituendo le stesse con acido pantotenico (vitamina B5), causa di fuoriuscita di emicrania in caso di privazione di caffeina.

I soggetti che hanno affrontato un’operazione di trapianto di organi così come soggetti che fanno uso di prodotti farmacologici causa di soppressione del sistema immunitario non devono seguire tale dieta detox. Difatti, Tom Woloshyn percepisce che tale programma alimentare conferisce la sollecitazione del sistema immunitario e l’inibizione degli esiti farmacologici. Egli ritiene difatti che, tale accostamento è capace di stimolare una reiezione dell’organo trapiantato.

Cosa mangiare

Tale programma alimentare risulta un regime capace di conferire la purificazione che rincuora l’assimilazione di una bibita avente al suo interno tali composti: limoni, sciroppo d’acero, pepe di cayenna e acqua. Bisogna seguire tale programma per non più di 10 gg. Al fine di produrre tale bibita, risulta bastevole amalgamare i composti indicati da Burroughs e sorseggiare il tutto durante il giorno. Nel caso in cui debba subentrare appetito, risulta possibile accrescere il dosaggio sino a bere 12 bicchieri al gg.

Inoltre, risulta raccomandabile assimilare un lassativo tutti i giorni di mattina e di sera, al fine di sgomberare tutte le tossine poste internamente all’intestino circa 3 volte al gg. La bibita limonata deve essere assimilata gelida al fine di ovviare la diminuzione di efficienza dei principi attivi (dunque Vitamina C, antiossidanti, ecc..). L’inventore inoltre sostiene che l’appetenza diminuisce in maniera evidente nel decorso giornaliero. L’interruzione  così come l’avvio di tale programma alimentare risulta un regime sfavorevole.

Nei primari giorni è opportuno assimilare in piccole dosi il succo a base di arancia, nel secondo minestre e brodi vari, nel terzo verdure e frutti. Risulta dunque opportuno stare attenti all’eccedenza e all’accelerazione della riattivazione bevendo grandi quantitativi di acqua. Nei giorni conclusivi, risulta opportuno seguire un programma alimentare salutare abolendo o diminuendo i cibi di derivazione animale. L’utilità di tale programma alimentare rappresenta una tattica efficiente al fine di cambiare la routine iniziale ed incominciare la salvaguardia contrastante di determinate patologie.

Preparazione

Nel decorso annuale, l’espediente per la preparazione di tale dieta detox risulta mutata seppur non sempre con risultati ottimali. É stato associato il succo di frutta, le capsule, le proteine, nonostante determinati composti hanno diminuito l’efficienza del programma alimentare a base di limone. La finalità di tale dieta detox risulta essere quello di portare alla sospensione la digestione senza l’assimilazione di ulteriori cibi.

Difatti, Stanley Burroughs demoralizza l’assimilazione di integratori e vitamine, poiché capaci di sovrapporsi col processo purgativo. Questo perché il limone risulta una sorgente naturale contrariamente allo sciroppo d’acero che è capace di ovviare all’effetto energetico maggiormente incalzante. Lo stesso quantitativo di acqua risulta importante in quanto implica l’assimilazione prescritta di 6-12 bicchieri di limonata giornalieri.

Gli ingredienti esibiti da Stanley Burrough sono i seguenti:

  • 2 cucchiai succo di limone o lime;
  • 2 cucchiai sciroppo d’acero;
  • 1/10 cucchiaino di pepe di cayenna;
  • 60ml d’acqua (temperata o gelida);

Nel caso in cui i soggetti non dovessero preferire le limonate, risulta concepibile:

  1. Amalgamare porzioni eguali di succo di limone e sciroppo d’acero sotto forma di concentrato; lo sciroppo di acero mantiene il succo di limone, ovvia l’ossidazione della vitamina C e di determinati enzimi;
  2. Custodire in luoghi freschi sino a che il prodotto non sia completamente consumato;
  3. Ogniqualvolta il soggetto preferisce una limonata, risulta opportuno pesare 4 cucchiai e addensarli all’interno di un bicchiere; dunque incorporare il pepe di cayenna ed amalgamare il tutto. Successivamente bere il composto;

Pensiero salutare

Il programma alimentare a base di limone risulta dunque essere un regime alquanto pericoloso; non soltanto per quanto concerne la consolidazione delle difese immunitarie con consequenziale pericolo di reiezione degli organi, ma anche per l’eccessivo esaurimento organico. Difatti, tale programma risulta a tutti gli effetti un’inedia, facilmente controllabile mediante l’assimilazione di un accessibile bibita.
I rischi connessi alla dieta detox del limone risultano prettamente nutritivi.

Il fisico e la psiche che digiunano all’incirca per una 10ina di giorni non operano bene e dunque vi sono effetti collaterali connessi al programma a base di limone:

  1. Innanzitutto, mancanza energetica. Codesta, che conferisce la diminuzione di peso, risulta alquanto indotta: ipoglicemia ed esilità fisica, insufficiente attitudine di concentramento, diminuzione dell’attività complessive ed eventuale comparsa di perdita dei sensi;
  2. La mancanza energetica varia a causa della mancanza di nutrienti calorici, ossia carboidrati e specialmente lipidi e proteine. Data la diminuzione, non si escludono i danneggiamenti della disposizione del sangue (tra cui chetoacidosi metabolica);
  3. Data la mancanza di determinate molecole (tra cui acidi grassi ed amminoacidi) non si omette la totale compromissione dell’omeostasi organica;
  4. Fra le mancanze connesse a tale programma alimentare vi sono i sali minerali. L’assenza di potassio e magnesio modifica in maniera repentina l’attitudine di restringimento muscolare causando crampi alquanto dolenti; difatti, il potassio non è per niente bastevole. L’assenza di ferro è capace di manifestare un riquadro di anemia alquanto gravoso;
  5. L’assenza di vitamine, in quanto presenti al suo interno sono soltanto la vitamina C e i folati, contrariamente alla vitamina B e le liposolubili che tendono a scomparire. Bisogna tenere a mente che quasi tutte le vitamine risultano rintracciabili all’interno dell’organismo, dunque la sospensione del programma alimentare è capace di causare un aggravamento salutare;

Dunque, mettendo da parte l’azione depurativa, risulta alquanto ovvio che il programma alimentare a base di limone risulta essere una tattica scadente, aleatoria e totalmente non applicabile. Specialmente in determinati casi (come gestazione, allattamento, menopausa, attività fisica acuta, determinate malattie, ecc…) risulta senz’altro una ponderata minaccia per lo stato salutare.

 

 

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