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Spirea: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Spirea: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Risultante essere un arbusto rientrante nel gruppo delle Rosaceae, la Spirea è conosciuta per le caratteristiche antinfiammatorie e diuretiche, alquanto ottimali per contrastare dolenza alle articolazioni e febbre.

La pianta della Spirea

La spirea risulta essere un arbusto erbaceo avente radice rasente ed un altura pari ai 150 cm. Il fogliame risulta deciduo, con denti e di tonalità verdastra superficialmente e inferiormente bianca. Il bocciolo si presenta biancastro o tendenzialmente rosa, di grandezza ridotta e colti in appariscenti infiorescenze denominate corimbi. Il prodotto ricavabile si presenta come minuscole pillole.

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Tale pianta erbacea si sviluppa in maniera migliore nelle aree inumidite del continente, dal pianoro sino a giungere i 1500 m. di altura. Non si sviluppa nelle aree limitrofe alle coste del mediterraneo.

Il denominativo proviene dalla lingua greca speira poichè la conformazione del prodotto ricavabile presenta una conformazione a spire. Risulta rientrare nelle erbacee sacre prese in merito dai Druidi in quanto adoperato specialmente per le caratteristiche medicinali. Durante il periodo rinascimentale, tale pianta erbacea veniva adoperata sotto forma di trattamento in svariate zone europee.

Successivamente ebbe un periodo di dimenticanza, sino a che fu reintegrata da un padre ecclesiastico dati i risultati ricavati e che avevano contrastato l’idropisia e l’abbondanza di liquido linfatico, secondo quanto riportato nella Teoria Umorale di Ippocrate. L’utilizzo e la valenza nel campo della terapia venne sottolineato nel 1845 da Hermann Koble, il quale isolò l’acido salicilico al fine di filtrare i boccioli. Fu durante il 6 di Marzo del 1899 che agglomerando il prefisso a- al denominativo -spirina si registrò il denominativo aspirin grazie alla Bayer, il cui principio attivo dell’acido acetilsalicilico fu immesso sul mercato.

Caratteristiche

Il bocciolo di tale pianta erbacea tende ad essere adoperato nel campo della fitoterapia per curare fastidi causa influenza date le caratteristiche antispasmodiche. Il corrispettivo fitocomplesso presenta al suo interno i derivati salicilici noti data la presenza di acido acetilsalicilico, il principio attivo dell’aspirina, i flavonoidi, la vitamina C, gli oli essenziali e i sali minerali. Così come il salice, la spirea elabora funzioni antinfiammatorie, analgesiche ed antipiretica, poiché interdisce il riassunto delle prostaglandine, garanti del fastidio e del procedimento infiammatorio dei tessuti.

Tende ad essere adoperato per contrastare febbre ed attenuare dolenze causa di artriti. Pertanto, contrariamente ai prodotti farmacologici antinfiammatori, non svolge funzione ulcerogena nè effetti collaterali. La compresenza di mucillagini, difatti, permette alla pianta erbacea di svolgere funzione di salvaguarda per la mucosa, in quanto capace di dimezzare spasmi e procedimenti erosivi dei tessuti gastrici.

Ricerche odierne attestano le caratteristiche immunomodulanti di tale pianta erbacea, in quanto tendono ad abolire le eventuali risposte atipiche degli anticorpi capaci di causare il rilascio d’istamina ed eventuali incursioni da parte delle difese immunitarie, peculiari delle patologie autoimmunitarie. Data la compresenza di flavonoidi, tende ad essere adoperata ugualmente nella terapia della ritenzione idrica e degli edemi. L’uso tende ad essere efficace per curare le adiposità, poiché svolge funzione vasoprotettiva sui tessuti dei vasi sanguigni e fluidificante del flusso sanguigno, con azione decongestionante sul flusso circolatorio.

Alfine, date le caratteristiche diuretiche e depurative, conferisce la rimozione degli avanzi del metabolismo capaci di avvelenare l’organismo e bloccare i liquidi. Pertanto risulta ottimale per curare il diabete, problemi di eccesso di peso e di ipertensione.

Utilizzi

Sotto forma di INFUSO. Risulta opportuno tenere a mente che i decotto a base di spirea non richiedono uso di acqua rovente poiché l’acido salicilico risulta alterabile e si annienta con le fonti calorifere.

Basta mettere un cucchiaio tosato di tale pianta erbacea con una tazza di acqua. Bisogna porre il miscuglio del fogliame e dei boccioli all’interno dell’acqua e spegnere la fiamma. Rivestire e lasciare il composto per una 10ina di minuti. Dopodiché abbeverarsi al fine di attenuare i fastidi degli arti, febbre e dolenza infiammatoria.

Oppure 2 pillole a base di estratto essiccato precedentemente alla consumazione delle pietanze.

Avvertenze

La consumazione di tale pianta erbacea tende ad essere sconsigliata a pazienti affetti da ipersensibilità all’acido acetil-salicilico e a coloro che seguono terapia a base di cardioaspirina o anticoagulanti del flusso sanguigno, al fine di ovviare eventuali effetti da prodotto farmacologico.

 

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