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Boswellia: che cos’è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Boswellia: che cos'è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

La Boswellia Boswellia serrata, è una pianta facente parte della famiglia delle Burseraceae. Tra le proprietà più importanti ricordiamo quelle antinfiammatorie ed analgesiche naturali, e risolta inoltre molto efficace per combattere dolori muscolari, reumatismi, artrite e artrosi.

Che cos’è la Boswellia?

La boswellia è un albero ramificato che può raggiungere, senza superare, l’altezza di 4 o 6 metri. La sua chioma si presenta molto larga, mentre il suo tronco è grosso e ramificato, con una corteccia cenere cosparsa da flebili scaglie cartacee.

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Le foglie sono grosse e caduche, per il semplice fatto che nei periodi caldi e aridi, queste cadono bloccando temporaneamente la vita alla pianta; in questi casi si parla di “estivazione“. I fiori della pianta sono piccoli e dal color bianco-crema, uniti in grappoli o racemi, ed emanano un gradevolissimo profumo; i suoi frutti altro non sono che delle drupe piccole e trigone, con all’interno ben 3 semi a forma di cuore.

Incidendo la corteccia, è possibile produrre una particolare sostanza meglio nota come resina. Nel momento in cui questa entra in contatto con l’aria, tende ad indurire, dando così vita a delle perle o “lacrime“, dal colore bianco-crema e con delle trasparenze proprie della resina. Da una pianta è possibile estrarre fino ad 1 chilo di resina ogni anno, sfruttabile con un limite massimo di 6/7 anni.

La culla della boswellia si trova in India e in Pakistan, anche se è facilmente reperibile in Africa orientale, sulle coste del Mar Rosso, in SomaliaAbissinia ed Etiopia, e nell’Arabia meridionale, soprattutto in Oman e Yemen.

Per la sua proliferazione predilige la terra asciutta tipica delle colline, e il suolo calcareo; è importante però dire che resiste a siccità, gelo e a situazioni estreme. Prolifera, infine, anche sulle pendici delle rocce, sui burroni in sospensione, e può raggiungere anche i 1200 metri d’altitudine.

Alcuni cenni storici

L’appellativo Boswellia fu dato alla pianta dal medico e botanico inglese William Roxburgh, scrittore della Flora Indica, dove si parla di piante dalle moltitudini specie, alcune tra i quali, note sin dai tempi più antichi, producono resine aromatiche conosciute sotto il termine incenso.

L’inceso è conosciuto anche come Frankincense, ovvero incenso franco (cioè schietto e vero), proprio per non confonderlo con ulteriori sostanze resinose balsamiche, tipo mirra, benzoino, galbano e storace.
Già in passato queste resine aromatiche erano utilizzate per curare, farne delle fumigazioni atte a disinfettare l’ambente e per i culti pagani, molto diffusi nella zona Mediterranea e Mesopotamica, che dovevano essere simbolo di offerte durante le cerimonie religiose.

In campo medico, o meglio, nella medicina ayurvedica, la boswellia viene adoperata in trattamenti contro diabete, febbre, patologie cardiovascolari, dermatologiche e neurologiche.

Proprietà e Benefici della Boswellia

Il tronco e i rametti della pianta ci regalano la così detta gommoresina, la quale, racchiude al suo interno numerosi acidi boswelliciacidi tetraciclici e polisaccaridi; possiede azione antinfiammatoria ed analgesica, andando ad intervenire positivamente sul sistema osteoarticolare.

L’utilizzo della pianta permette una diminuzione di dolore e gonfiore, migliorando inoltre la motilità di tutte le articolazioni. I principi attivi ivi contenuti bloccano l’azione negativa dell’enzima 5-lipossigenasi, causa principale della formazione delle sostanze responsabili dei processi infiammatori.

Questi interdiscono le elastasi, che altro non sono che degli enzimi molto pericolosi che vanno ad attaccare e successivamente deteriorare la parte elastica dei tessuti dove sta avvenendo l’infiammazione; e bloccano, infine, la penetrazione dei leucociti polimorfonucleati, quali causa portante della demolizione del tessuto connettivo.

Vista la sua azione antinfiammatoria, la boswellia viene largamente adoperata per combattere artrite, osteoartrite ed artrite reumatoide, senza alcun effetto indesiderato sulla mucosa gastrica, a differenza di molti dei farmaci adoperati per lo stesso trattamento.

La boswellia viene utilizzata anche nel trattare le infiammazioni locali, disturbi degenerativi alle articolazioni, le ristrette capacità motorie della mattina, i dolori ai muscoli, reumatismi, l’artrosi e l’infiammazione ai tessuti molli, tipo tendinitimiositi fibromialgia.

Utilizzi della Boswellia

Ad uso interno è possibile trovare la boswellia sotto forma di estratto secco in compresse o capsule, le quali prevedono una posologia di 800 mg da assumere lontano dai pasti e in 2 o 3 volte al giorno; oppure sotto forma di tintura madre, la quale vede una posologia di 30 o 40 gocce assumibili per almeno 2 volte al giorno lontano dai pasti.
L’assunzione deve avvenire fino al qualche giorno successivo alla scomparsa del dolore.

È possibile trovare anche l’olio essenziale di boswellia, meglio conosciuto come olio essenziale di incenso, il quale funge da antisettico, antireumatico, ed è utilizzabile anche contro tosse, raffreddore e come riequilibrante del sistema nervoso.

Ad uso esterno, la boswellia è facilmente rintracciabile sotto forma di pomate e unguenti da utilizzare sulle articolazioni doloranti.

Controindicazioni della Boswellia

Ad oggi non sono state annotate particolari controindicazioni e/o interazioni con i farmaci.
In rari casi, però, l’assunzione della stessa potrebbe provocare eruzioni cutanee, nausea diarreaprestare quindi massima attenzione, e farsi magari consigliare dal medico curante.

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