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Pigmentazione Cutanea: che cos’è, da cosa dipende, diagnosi e possibili cure

Pigmentazione Cutanea: che cos'è, da cosa dipende, diagnosi e possibili cure

Risultante essere una manifestazione causa di differenti situazioni, è l’iperpigmentazione della pelle. Fra questi si distingue la fascia d’età. Sebbene codesto inestetismo risulti essere solitamente coeso al procedimento di deterioramento, ad ogni modo, risulta essere attestato che le chiazze risultano subentrare ugualmente nel corso della fase adolescenziale.

Ovviando pertanto le diversificate differenziazioni tra i differenti tipi di razze, ciascun soggetto ha un soggettivo colore, differenziabile a seconda della qualità, quantità e proliferazione dei pigmenti melaninici, e dunque complessi visti come le peculiari cause della tonalità della pelle.

I melanociti risultano essere le cellule causa del riassunto della melanina. Risultano essere cellule dendritiche compresenti al quantitativo dello strato di base epidermidale. I dendriti dei melanociti si proliferano verso la superficie esterna della cute, cooperando con differenti cheratinociti.

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Questo avvantaggia il decorso della melanina internamente ai cheratinociti. Lo sviluppo della melanina accade all’interno dei melanociti internamente agli organelli caratteristici, ossia i melanosomi. Nel momento in cui il pigmento risulti riassunto, mediante le rimanenze dei melanociti, i melanosomi si spostano dirigendosi verso i cheratinociti e si sistemano attorno al corrispettivo nucleo.

Da cosa dipende la Pigmentazione Cutanea

Movente dell’elevato sviluppo di melanina in determinate zone della pelle, è l’iperpigmentazione. Codesto procedimento si azione in compresenza di cause, di cui:

  • esposizione ai raggi solari, e dunque movente peculiare dell’iperpigmentazione, in quanto risulta essere anzitutto il riflesso solare che incentiva la formazione di melanina. La melanina, difatti, opera sotto forma di schermatura naturale della cute al fine di salvaguardarla dai raggi solari. L’elevato esporsi al sole, tuttavia, incentiva la fuoriuscita di chiazze superficialmente alla cute che, durante il lasso temporale, causano ulteriori fastidi quali: lentiggini, melasma e iperpigmentazione susseguente l’infiammazione
  • disequilibri ormonali, e dunque movente di pecualire fattore di iperpigmentazione noto col denominativo di melasma. Risulta alquanto comunitario nei soggetti femminili causa della formazione preponderante di melanina, incentivato dall’esposizione ai raggi solari. La stessa iperpigmentazione del labbro superiore subentra susseguentemente ad alterazioni ormonali
  • fattori di genetica, e dunque preponderanza agli inestetismi
  • malattie differenti, quali: patologie autoimmuni e gastrointestinali, disordini anabolici e carenza vitaminica
  • effetti collaterali di determinate terapie farmacologiche risulta essere movente della chemioterapia, dei prodotti antibiotici e degli antimalarici così come dei prodotti anti-epilettici
  • dermatite da fotocontatto, codesta patologia risulta dovuta, spesso, da hennè e tatuaggi

Diagnosi della Pigmentazione Cutanea

La melanina risulta essere la peculiare causa della pigmentazione della cute. Ciò nonostante, risulta obbligatorio affermare che la genetica soggettiva opera funzione essenziale per l’indicazione del regolare stadio di pigmentazione della cute.

Le peculiari diversificazioni citogenetiche fra i differenti soggetti è strutturato in relazione alla grandezza, conformazione e quantità di melanosomi, così come congiuntura fra la feomelanina e l’eumelanina presente al suo interno e alla corrispettiva proliferazione all’interno dei cheratinociti. Al di là di questo, la pigmentazione della cute risulta essere assoggettata da:

  • emoglobina presente dei globuli rossi
  • vasi sanguigni e ossigenazione sanguigna
  • carotene e carotenoidi, pigmenti giallognoli aranciati regolarmente somministrati con i regimi alimentari. In dosaggi alti, si accatastano all’interno dell’ipoderma, donando alla cute una tonalità giallognola
  • cheratina presente all’interno dei cheratinociti, dona alla cute una tonalità giallognola biancastra differenziabile a seconda della grandezza dello strato corneo

A seguito dell’esposizione ai raggi solari, risulta possibile evidenziare un offuscamento della cute, fattore causa dell’accrescimento della melanogenesi.

Infatti, ciascun melanocita ha la capacità di accrescere il riassunto di melanina e spostare codesto pigmento a molteplici cheratinociti, formando la peculiare tonalità bruna che si presenta susseguentemente all’esposizione ai raggi solari, conosciuti col denominativo di abbronzatura. Dunque, susseguentemente all’esposizione ai raggi UV, i melanociti divengono di grandezza maggiore a differenza dei dendriti che si sviluppano in allungamento e si proliferano attorno ai cheratinociti.

Non è opportuno scordare che l’abbronzatura causa di codesti procedimenti, risulta essere un processo di meccanizzazione di salvaguardia volta al fine di permette alla pelle di salvaguardarsi dai danneggiamenti causa dei raggi solari e di quelli ultravioletti.

Difatti, susseguentemente al riassunto di melanina internamente ai melanosomi e al corrispettivo cambiamento all’interno dei cheratinociti, si appostano attorno al nucleo degli stessi, dando vita ad una copertura cui funzione risulta essere quella di salvaguardare il raffinato liquido genetico dalle radiazioni solari e ultraviolette.

L’accrescimento della colorazione della cute, dunque, risulta essere un differente meccanismo di salvaguardia operata dall’organismo affinché salvaguardi i danneggiamenti che i raggi UV risultano essere capace di causare.

Possibili cure della Pigmentazione Cutanea

Nel caso in cui delle chiazze brune si presentano superficialmente alla pelle, primario passaggio da svolgere prevede il consulto specialistico. Successivamente alla diagnosi, il medico ha la capacità di raccomandare il trattamento specifico per la problematica. Fra le differenti terapie rientra il peeling ad acido glicolico oppure creme schiarenti. Fra le terapie naturali, contrariamente, risulta possibile evidenziare:

  • aloe vera, ottimale al fine di curare chiazze scure superficialmente alla cute dovute all’elevata esposizione ai raggi solari
  • olio di rosa mosqueta, e dunque olio vegetale estratto dal fiore, eccellente non solo al fine di salvaguardare il subentro delle rughe, altresì permette di ovviare la fuoriuscita di chiazze brune
  • succo di limone, risulta essere un conosciuto trattamento avente la capacità di abbassare codesto inestetismo cutaneo
  • genziana, producendo decotti ottimali al fine di operare azione schiarente delle chiazze cutanee e delle lentiggini. La radica di genziana secca tende ad essere posta nella tazza di acqua rovente mediante cucchiaino e susseguentemente alla miscelazione e filtrazione del composto, lo stesso deve essere posto superficialmente alla pelle mediante impacchi da tenere 20 minuti
  • bicarbonato di sodio, al fine di esfoliare la cute e ridurre le chiazze
  • amido di mais, alquanto delicato, tale da essere adoperato anche negli infanti
  • olio essenziale, ponendo 1 goccia di olio essenziale di carota congiuntamente a 1 goccia di olio essenziale di sedano all’interno del barattolo della crema viso, efficiente al fine di combattere la fuoriuscita di chiazze cutanee
  • lozione al cetriolo, e dunque trattamento naturale e benevolo per coloro che sono affetti da pelle grassa. Nei soggetti affetti da iperpigmentazione, risulta possibile congiungere 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio al fine di produrre una pomata o porre poche gocce di succo di limone al fine di produrre una lozione favorevole per la schiaritura
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