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Miele di Sulla: che cos’è, proprietà, valori nutrizionali, utilizzi e controindicazioni

Miele di Sulla: che cos’è, proprietà, valori nutrizionali, utilizzi e controindicazioni

Avente colorazione giallognola chiara e polpa liquefatta che ciò nonostante viene cristallizzata rapidamente, è il miele di Sulla. Successivamente ai processi di cristallizzazione risulta essere biancastro oppure beige.

Vanta di un gusto alquanto leggero, dolciastro e un retrogusto piacevole all’erba di campo.

Che cos’è il miele di Sulla?

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Per la similarità agli agrumeti in fiori, le api tendono a produrre il miele di Sulla al fine di realizzare una sostanza non salutare seppur alquanto particolare. Risultante essere pertanto una sostanza dell’alveare espulsa dalle api mellifere europee nel corso del lasso temporale incluso fra aprile e giugno, è il miele di sulla.

Quest’ultimo risulta essere un cibo dolciastro di derivazione animale utilizzato soprattutto sotto forma di edulcorante naturale da agglomerare all’interno di bibite, in svariate tipologie di ricetta e superficialmente al pane oppure a prodotti similari, quali le fette biscottate.

Per quanto concerne i valori nutrizionali, il miele di Sulla non si diversifica eccessivamente da ulteriori tipologie di miele. Risulta difatti essere alquanto ricco di chilo calorie e abbondante di zuccheri semplici. Il miele non pastorizzato presenta ulteriormente differenti proprietà nutrizionali benevoli per l’organismo.

Nei regimi alimentari dei soggetti in buona salute tende ad essere somministrato con continuità seppur con dosaggi non eccessivi. Peculiare dell’Italia, il miele di Sulla risulta essere di derivazione meridionale, all’interno del quale risultano beneficiare di molteplici pareri positivi.

Questo perché la Sulla risulta essere una pianta facente parte del complesso familiare delle Fabacee, ossia delle leguminose. Risulta pertanto essere un familiare seppur distante dei fagioli, dei piselli, delle fave, dei ceci, piuttosto che delle lenticchie, dei lupini e delle cicerchie. Del tipo Hedysarum e varietà coronarium, codesta pianta risulta essere erbacea e proliferata centralmente all’Italia e nel Sud.

Nel campo agricolo tende ad essere solitamente adoperata al fine di rimpolpare ulteriormente i pareri positivi, in quanto similmente alle Fabacea vanta della particolarità di assicurare l’azoto alla terra conferendo maggior fertilità. Similmente all’erba medicamentosa, la pianta viene adoperata nel campo foraggero sotto forma di mangiare per gli erbivori.

La Sulla non presenta elevate esigenze di temperatura climatica e d’ambiente. Difatti, risulta essere una pianta riluttante che necessita di clima mediterraneo e non è soggetta a secchezza né a terre compatte e argillose.

Proprietà e valori nutrizionali del miele di sulla

Risultante essere un alimento ricco di chilo calorie è il miele di Sulla. Conferisce più di 300 Kcal ogni 100 g. somministrati, di cui il maggior numero risulta costituito da zuccheri semplici come glucosio, fruttosio e saccarosio.

Proteine e lipidi risultano presenti in quantitativi medio-alti. Il colesterolo, le fibre, il lattosio, l’istamina e il glutine non risultano essere presenti. Facile è la traccia di molecole allergizzanti.

Risultano compresenti minerali (quali zinco, ferro, rame, magnesio e manganese) nonché vitamine (come vitamina A, C e B), sebbene in quantitativi differenziabili e non solitamente preponderanti. Difatti, a seguito dei processi di pastorizzazione (essenziali al fine di porlo in commercio), un quantitativo di vitamine termolabili (quali la vitamina C), tende ad essere contratta.

Risulta pertanto essere un cibo ottimali per regimi alimentari di soggetti in buona salute. Ciò nonostante, quantitativi elevati di miele di Sulla risultano non consigliati nelle diete di soggetti affetti da obesità, diabete mellito di tipo 2 e ipertrigliceridemia.

Risulta possibile l’accrescimento dei pericoli di subentro delle carie ai denti. Risulta somministrabile nei regimi alimentari dei soggetti celiaci ed intolleranti al lattosio, eccetto si tratti di soggetti affetti da allergie particolari. Determinati utilizzano il miele di Sulla sotto forma di dolcificante da sostituire allo zucchero da tavola.

Presenta il 33% di glucidi e di calorie. Ciò nonostante, è opportuno affermare che lo stesso beneficia di un preponderante edulcorante ridotto a differenza del saccarosio. Per tale motivazione, risulta essere solitamente opportuno usarne un maggior quantitativo al fine di beneficiare del medesimo sapore.

Pertanto, sostituire lo zucchero con codesto miele conferisce benefici calorici soltanto conservando i medesimi quantitativi, motivo per il quale utilizzarne in alte quantità manderebbe all’aria i benefici nutrizionali cui apporta. Il dosaggio medio risulta essere pari a 20 g per un apporto di 60 Kcal.

Utilizzi del miele di sulla

Adoperato soprattutto sotto forma di dolcificante naturale, è il miele di Sulla. Dal gusto leggero, risulta ottimale al fine di zuccherare le bibite maggiormente continenti quali la camomilla, il tè ed ulteriori tipologie di infuso.

Risulta ottimale da spalmare superficialmente al pane oppure alle fette biscottate, contrariamente per quanto concerne l’uso all’interno di ricette, dove è opportuno ricordare che, beneficiando di un preponderante dolcificante non eccessivamente alto, necessita di dosaggi maggiori a differenza del miele di acacia e di quello di castagno.

Controindicazioni del miele di sulla

Similmente ad ulteriori tipologie di miele, il medesimo miele di sulla presenta soprattutto carboidrati semplici, non risulta essere pertanto raccomandato a soggetti affetti da diabete, obesità, sovrappeso e fastidi dell’anabolismo. I soggetti con codeste peculiarità devono pertanto chiedere consulto specialistico, al fine di comprendere il quantitativo opportuno da apportare all’interno del proprio regime alimentare.

I medesimi soggetti in buona salute devono prestare attenzione a non somministrarlo in elevati quantitativi poiché il sovradosaggio di calorie e zuccheri semplici non risulta benevolo. Il miele di Sulla risulta essere inoltre non consigliato a coloro che sono affetti da sindrome del colon irascibile e dissenteria nonché soggetti intolleranti al fruttosio.

Similmente a qualsiasi tipologia di miele, non deve essere consumato da soggetti di età inferiore a 12 mesi. É assolutamente vietato porlo superficialmente al ciuccio, seppur il bimbo ha un’età maggiore. Il miele, difatti, comporta il pericolo di subentro di carie. Successivamente alla somministrazione, bisogna prestare riguardo accurato  alla pulizia dentale.

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