Che cos’è l’elioterapia?
Effetti della luce solare
I raggi solari tendono ad immettere all’interno dell’ambiente consistenti quantitativi energetici: i raggi UV risultano catalogato a seconda della corrispettiva sintonia (contrariamente proporzionata al fattore energetico dell’espulsione medesima).
Codeste espulsioni risultano ripartite su una grande lunghezza d’onda. Non solo si contraddistinguono i raggi solari rintracciabili (e dunque raggi avvertiti dal bulbo oculare umano), ma troviamo:
- Luce infrarossi (IR): gestiscono fonti calorifere e restano sulla patina superiore della pelle;
- Raggi UV (UV): formano un esito sulle pareti tessutali e sul metabolismo, riuscendo a giungere l’epidermide;
L’apposito esporsi direttamente ai Raggi ultravioletti è capace di conseguire giovamento terapeutico specialmente per quanto concerne la compresenza del raggio solare. Il raggio solare risulta comporta da 3 gruppi di irradiazione:
- UV-A
- Favoriscono la liberazione di melanina mediante i melanociti e l’influenza reciproca di ossigeno-melanina, la quale essenzialmente accresce la pigmentazione epidermale (abbronzatura).
- Sono capaci di comportare il cancro della pelle (melanoma) e il deterioramento repentino dell’epidermide (maggiore rapidità dei raggi ultravioletti);
- Il corrispettivo agente risulta essere moderato dall’utilizzo di occhiali per il sole e risulta essere intralciato da vestiari difensivi;
- UV-B
- Risultano essere effettivamente maggiormente nocivi e cancerosi degli UV-A;
- Generano una funzione stimolatrice della neosintesi di melanina;
- Innestano la funzione metabolica della Vitamina D;
- Comportano bruciature con maggiore influsso contrariamente ai raggi ultravioletti;
- Il corrispettivo adempimento risulta essere diminuito da occhiali per il sole (in funzionamento del SPF, agente di prevenzione solare, appropriato);
- UV-C
- Risultano essere i raggi maggiormente dannosi e sono protetti dal livello di ozono nell’ambiente terrestre (non giungendo generalmente al suolo);
Storicità
L’attività di prosciugare i raggi solari per finalità terapeutiche ha genesi alquanto primitiva: in qualsiasi cultura i raggi del sole raffigurano energia, temperature calorifere e vitalità. Di fatti, partendo dalla genesi, l’umano ha sperimentalmente racchiuso i risultati degli agenti climatici sul corrispettivo stato di salute; è possibile dunque attestare che il trattamento elioterapico risulta essere un’attività che è strettamente connessa al campo medico.
I Greci si giovavano di codesta pratica naturale al fine di guarire le ferite della cute ed ulteriori patologie epidermidali. Il trattamento elioterapico tende ad essere adoperato nello Stato Indiano, nello Stato Cinese ed Egizio sotto forma di trattamento curativo per diversificate patologie, come la psoriasi.
Gli stessi Romani tendevano ad adoperare l’esporsi ai raggi UV e all’atmosfera al fine di trarne giovamento.
Inizialmente nel ‘900 determinati studiosi di scienza impartiscono all’epidermide la funzione di organo multifunzionale e non solamente di “involucro” difensivo dell’organismo.
Trattamento elioterapico per i condoni della tubercolosi
Contrassegno: i raggi solari condizionano la salute giornaliera: regolarizza la cadenza circadiana del corpo; sottolineando il circolo assopimento-nottata; condiziona il carattere strettamente connesso alla forza solare.
Giovamento
Le reazioni biologiche e fisiologiche che riguardano gli esiti generati dall’esporsi ai raggi ultravioletti risultano essere:
- Anabolismo di calcio e vitamina D;
- Formazione di melanina;
- Regolarizzazione del battito assopimento-nottata;
- Salvaguardia della condizione termica corporale;
- Funzione su taluni congegni artificiali che condizionano l’atteggiamento;
Le malattie che giovano un elevato esito benefico dal trattamento terapeutico solare risultano essere:
Patologie dermatologiche | Psoriasi Vitiligine Brufoli Acne | Incentiva la formazione di melanina, funzione antinfiammatoria |
Patologie osteo-articolari | Rachitismo Reumatismo Osteoporosi Artrosi | Funzione antinfiammatoria, incentivazione della formazione di Vitamina D, assimilazione di calcio e corrispettivo inserimento nelle ossa |
Patologie respiratorie | Dispnea bronchiale | |
Patologie ematologiche e dell’apparato circolatorio | Anemie Linfatismo (accrescimento di spessore di organi linfatici come risultato a patologie o drenaggi di antitossine) | |
Fastidi dell’atteggimento | Stati depressivi, agitazione | I raggi ultravioletti innescano taluni neurotrasmettitori (tra cui la serotonina) a livello cerebrale, migliorando l’atteggiamento (all’interno di giorni con maggiore luminosità mostrandoci gioiosi ed energici) |
Ugualmente coloro che godono di stati salutari ottimali possono approfittare degli esiti favorevoli del trattamento elioterapico. L’esporsi ai raggi solari:
- comporta l’attivazione del circolo comportando un’efficiente ossigenazione dei tessuti cutanei (agente trofico);
- comporta la stimolazione dell’anabolismo e del sistema neurovegetativo;
- comporta la promozione dell’emopoiesi (facilitando la produzione e la stagionatura dell’area corpuscolata sanguigna);
- comporta il miglioramento dell’efficacia fisica e psichica;
- comporta l’accrescimento dell’attitudine articolare;
- comporta l’agevolazione per quanto concerne la rimozione di antitossine mediante la sudorazione della cute;
Il trattamento elioterapico tende ad essere non raccomandato nel caso in cui si presenti:
- Ipertiroidismo: le raggi del sole tendono ad incentivare in maniera indiretta l’anabolismo delle ghiandole endocrine, che a loro volta generano ormoni i quali in pazienti preordinati sono capaci di facilitare la comparsa di fastidi tra cui tachicardia o sincope (mancamento);
- Gracilità dei capillari e vene varicose: le temperature calorifere incentivano l’ampliamento dei vasi;
- Ipotensione, arteriosclerosi, alterazione del cuore;
- Patologie epatiche e renali croniche;
Valenza terapeutica delle temperature calorifere giunte dai raggi solari
Determinati congiunti della cute, le ghiandole sudoripare, tendono ad essere accelerate nella deiezione di composti tossici nel corpo. Pertanto, l’intercessione di temperature calorifere coopera per quanto concerne la regolarizzazione della stabilità idrosalina e a ridurre la condizione termica del corpo mediante la svaporazione del liquido presente all’interno della sudorazione.
Trattamento elioterapico e psoriasi
Il trattamento elioterapico risulta essere un metodo di cura maggiormente appropriato per quanto concerne il trattamento della psoriasi. L’esporsi ai raggi ultravioletti per brevi tempistiche e in maniera regolamentare (sino alla 20 di minuti, più volte settimanalmente) ritarda la restituzione cellulare della cute che distingue la psoriasi (una patologia dermatologica che comporta crepe sulla cute ingrossate o a piastre).
Il trattamento elioterapico è capace di cooperare alla diminuzione o alla surrogazione di ulteriori terapie, tra cui pomate topiche e balsami, capsule o prodotti farmaceutici iniettabili. Ciò nonostante, non qualsiasi soggetto avente problemi di psoriasi risulta essere un ottimo aspirante per il trattamento elioterapico.