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Ipertiroidismo: che cos’è, cause, sintomi e possibili cure

Ipertiroidismo: che cos'è, cause, sintomi e possibili cure

L’Ipertiroidismo o sotto categoria della tireotossicosi, è una malattia, o meglio una sindrome clinica ipermetabolica, generata da elevata formazione di ormoni tiroidei da parte della ghiandola tiroidea.

Tutti coloro che sono soggetti a questa sindrome, subiscono alterazioni di grande rilevanza per quanto riguarda il metabolismo, che viene accelerato causando anomale perdite di peso; il sistema nervoso, con conseguente nervosismo, irritabilità e ipersudorazione; e apparato cardiovascolare, con conseguenti tachicardie ed aritmie.

Cause dell’Ipertiroidismo

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L’ipertiroidismo, nonostante possa comparire ad ogni età, è più comune soprattutto nelle donne tra i 20 e i 40 anni. Questo disturbo di origine endocrino-metabolico, vede tra le cause scatenanti di maggiore rilevanza le seguenti:

  • Morbo di Graves-Basedow o iperplasia primitiva diffusa. Il morbo di Graves-Basedow è una delle malattie endocrinologiche più estese dopo il diabete, e trova tra i suoi pazienti principali le donne tra i 20 e i 40 anni. In questi casi, il corpo genera anticorpi detti anche immunoglobine in grado di stimolare la tiroide (TSI), la quale, unendosi ai recettori TSH, stimolano lo sviluppo di ormoni, avendo come conseguenza il gozzo.
  • Gozzo multinodulare tossico. Si sviluppa soprattutto nelle donne dai 50 ai 60 anni ed è meno diffuso del precedente. Viene in genere causato da un prolungato stimolo nei confronti della tiroide, per via della bassa unione degli ormoni tiroidei. Questa tipologia di sindrome si sviluppa in zone dove c’è un basso apporto di iodio, e vede la presenza di una ghiandola tiroidea dalle grandi dimensioni, o gozzo, e all’interno vi sono dei noduli molto più operativi del parenchima.
  • Gozzo nodulare tossico. In presenza di questo, l’ipertiroidismo viene generato da una eccessiva produzione di ormoni localizzati e non diffusi. Una più vasta area di tiroide “ammattisce” producendo sempre più ormoni tiroidei, a dispetto della stimolazione del TSH.
  • Adenoma iperfunzionante o adenoma tossico. Dall’aspetto lobulato o bozzoluto, genera un accrescimento non simmetrico della tiroide.
  • Eccessiva produzione di TSH. Il TSH è un ormone ipofisario atto a stimolare la tiroide al fine di favorire la produzione di ormoni tiroidei; questa però rispetto alle altre si presenta in maniera più rara.
  • Eccessivo consumo di ormoni tiroidei, la maggior parte dei soggetti li ingerisce per dimagrire, ingestione non volontaria di tessuto tiroideo, presente negli alimenti e detto anche “hamburger tossico”, iperassunzione di iodio. In questi casi l’ipertiroidismo sorge soprattutto nei soggetti con predisposizione o con scorse disfunzioni della tiroide. Qualche volta però si vede la comparsa anche in soggetti non aventi tali disfunzioni, perciò l’unico consiglio che si può dare è di non consumare eccessivamente sale iodato o integratori come focus o laminaria.

Sintomi dell’Ipertiroidismo

I soggetti avente ipertiroidismo consumano più ossigeno e vedono un aumento della produzione metabolica di calore. Essendo gli ormoni tiroidei termogenici, nel momento in cui aumentano la richiesta di calore, fanno andare il soggetto incontro a ipersudorazione, tremori, intolleranza al caldo ed esagerata magrezza.

Molti dei sintomi legati all’ipertiroidismo, portano a loro volta conseguenze sull’attività del metabolismo.
L’aumento del flusso ematico e la vasodilatazione periferica, generano un riscaldamento della pelle del soggetto a cui è diagnosticata; l’organismo prova perciò ad allontanare il calore in eccesso.

Ipotiroidismo e ipertiroidismo sono la maggior parte delle volte soggetti anche a gozzo, ovvero all’incremento di volume e peso della tiroide.
L’aumento degli ormoni tiroidei può a sua volta incrementare il catabolismo proteico, andando così incontro ad astenia ovvero ad una debolezza dei muscoli.

Anche i capelli risentono dell’ipertiroidismo, infatti si presenteranno più sottili e fragili, perdendo tutte le naturali ondulazioni, diventando di conseguenza lisci, e saranno inoltre maggiormente soggetti ad alopecia.

L’ipertiroidismo agisce anche sul sistema nervoso, generando problemi psicologici come ad esempio nervosismo, agitazione e insonnia, arrivando addirittura ad una psicosi.
La problematica ha anche ripercussione sul cuore, infatti genere un aumento di tachicardia e maggiore contrazione del cuore. E’ stata spesso notata anche ipertensione legato ad ipertrofia del ventricolo sinistro.

Tra i sintomi minori legati all’ipertiroidismo abbiamo infine:

  • Ciclo mestruale irregolare,
  • Infertilità sia maschile che femminile,
  • Diminuzione della libido,
  • Ginecomastia in almeno il 5% degli uomini,
  • Congiuntivite,
  • Epidermide più sottile, però non atrofica,
  • Edema periorbitale,
  • Disfunzione dei muscoli extra oculari,
  • Esoftalmo, che non è altro che una protrusione dei bulbi oculari, la quale dona al soggetto un’espressione apprensiva e impaurita.

Possibili cure per l’Ipertiroidismo

Per curare l’ipertiroidismo, si deve prima di tutto sapere da cosa sia stata originata.
Ad ogni modo si può intervenire chirurgicamente asportando parzialmente o del tutto la ghiandola; si parla di tiroidectomia, oppure servendosi di una terapia con iodio marcato, la quale seleziona ed elimina le cellule della tiroide non buone.

Per chi volesse intervenire utilizzando i farmaci, dovrà affidarsi a medicinali tireostatici che fermano la sintesi ormonale, oppure la conversione periferica di T4, ovvero la forma inattiva, in T3 che sarebbe invece quella attiva.

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