Il fico d’india, il cui nome scientifico è Opuntia ficus-indica, è una pianta originaria del Messico, appartenente alla famiglia delle cactacee ed al genere opuntia, a cui appartengono anche i tradizionali cactus.
Tale pianta è simile, infatti, ad essi, e durante l’estate produce dei frutti di forma ovale e di colore tra il giallo e l’arancione, anch’essi ricoperti di spine come il resto della pianta. All’interno del frutto si nasconde una polpa ricca d’acqua, di zuccheri, di vitamine e di sali minerali, dal sapore molto dolce.
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Valori nutrizionali dei fichi d’india
Generalmente i fichi d’india contengono poche calore (circa 55 per 100 grammi), se non fosse che, tuttavia, ogni frutto non pesa meno di 300 grammi.
Ecco qui di seguito elencati i valori nutrizionali medi per 100 grammi di fichi d’india:
- Parte edibile: 64%
- Acqua: 83.2g
- Proteine: 0.8g
- Lipidi: 0.1g
- Carboidrati: 13g
- Zuccheri solubili: 13g
- Fibra totale: 5g
- Fibra solubile: 0.13g
- Fibra insolubile: 4.87g
- Kcal: 53 / kJ: 221
- Sodio: 1mg
- Potassio: 190mg
- Ferro: 0.4 mg
- Calcio: 30mg
- Fosforo: 25mg
- Tiamina: 0.02mg
- Riboflavina 0.04mg
- Niacina: 0.4mg
- Vitamina A: 10mg
- Vitamina C: 18mg
Proprietà benefiche dei fichi d’india
Grazie ai numerosi nutrienti contenuti in essi, come elencato precedentemente, i fichi d’india svolgono numerose azioni benefiche per il nostro organismo. Tra le principali ci sono sicuramente quelle elencate qui di seguito.
Azione dimagrante
I fichi d’india sono ricchi di fibre, in tal modo, nel momento in cui vengono ingeriti, tendono ad amplificare il senso di sazietà e ci consentono di ingerire meno grassi e zuccheri. In tal modo si tengono a bada tanto i livelli di glicemia nel sangue quanto il peso. Tant’è vero che i fichi d’india vengono spesso indicati nelle diete ipocaloriche.
Inoltre, contenendo molte fibre, i fichi d’india stimolando anche la peristalsi dell’intestino, risolvendo eventuali problemi di stitichezza e l’alterazione delle normali funzioni intestinali.
Azione diuretica
Grazie al potassio ed all’acqua contenuti in essi, i fichi d’india favoriscono la diuresi. In tal modo proteggono i reni e prevengono la formazione dei calcoli renali. In casi estremi, inoltre, è capitato che eliminassero addirittura quelli già presenti.
Azione antiossidante
Grazie ai numerosi nutrienti che contengono, i fichi d’india svolgono anche un’azione antiossidante, combattendo la formazione dei radicali liberi e prevenendo i danni correlati all’invecchiamento cellulare.
Usi dei fichi d’india
Oltre che per i frutti, i fichi d’india sono utilizzati molto anche per le loro pale (le loro “foglie“ ricoperte di spine), ricche di proprietà, con le quali si possono realizzare molte cose, come per esempio:
- succhi di frutta
- marmellate
- granite
- gelati
- sciroppi
- frittelle
- risotti
- gel cosmetici per la pelle, i quali svolgerebbero azione cicatrizzante e disinfettante
- creme idratanti
- shampoo, che sembrerebbe velocizzare la crescita dei capelli, stimolandola
Controindicazioni dei fichi d’india
I fichi d’india tendono a non comportare nessun effetto indesiderato. Tuttavia ne è sconsigliata l’assunzione per coloro che soffrono di diverticoli. Infatti, i piccoli semi che si trovano all’interno del frutto potrebbero incastrarsi nelle anse dell’intestino e creare infiammazioni.
Naturalmente, se si eccede nel consumo si potrebbe incorrere in alcuni problemi gastrointestinali poco gravi, come ad esempio la stipsi.