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Acerola: che cos’è, proprietà, benefici, valori nutrizionali, utilizzi e controindicazioni

Acerola: che cos'è, proprietà, benefici, valori nutrizionali, utilizzi e controindicazioni

Risultante essere un frutteto di tonalità rossastra lucente e prescritta in quanto sorgente naturale della Vitamina C è l’Acerola. Spesso accade di rintracciare la stessa all’interno di confezioni presso mercati di alimenti etnici oppure di acquistarli presso siti online.

Dunque, in tal caso, si consiglia di prestare attenzione al prodotto ed alle molteplici caratteristiche benefiche al fine di beneficiarne totalmente.

Che cos’è l’Acerola?

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Il denominativo volgare della Malpighia emarginata, arbusto tropicale arbustivo noto ugualmente sotto forma di manzanita, semeruco e ciliegia delle Barbados è l’Acerola.

Tende a crescere nell’America centrale, precisamente nella penisola dello Yucatan, laddove si propaga nelle Antille e nell’America latina precedentemente alla diffusione in ulteriori continenti. I corrispettivi frutteti risultano connessi all’elevato quantitativo di acido ascorbico.

Tuttavia, tende ad essere prescritto in quanto similare alla ciliegia tropicale, il cui gusto non risulta similare alla ciliegia in quanto singolare, dolciastra ed acidognola al tempo stesso e similare allo sciroppo dell’ibisco con un tono che soltanto i frutteti tropicali presentano. Successivamente alla scoperta delle funzioni aventi la capacità di salvaguardare lo scorbuto, molteplici scopritori hanno iniziato a consumare tali frutteti e coltivare gli stessi in ogni paesi che aveva la capacità di coltivarli.

Nei paesi Russi difatti vi è una varietà alquanto lussuosa, ossia il vodka all’acerola. Tuttavia, risulta importante precisare, che l’acerola non predilige i climi che si avvicinano allo 0°C nè tanto meno le temperature eccessivamente ventilate.

Contrariamente, si adatta alla perfezione ai terreni aventi la capacità di prosciugarsi velocemente. Si propaga in Italia sotto forma di bonsai, peculiarità che conferisce a tale arbusto tropicale il ruolo artistico.

Valori nutrizionali dell’Acerola

La somministrazione di 100 g di acerola apportano all’incirca 33 Kcal. La motivazione peculiare di tale popolarità risulta connessa all’elevato quantitativo di acido ascorbico e dunque di Vitamina C presente all’interno del frutteto.

I corrispettivi 1700 mg di acido ascorbico all’interno di 100 g di frutteto fresco, lo portano ad essere il frutteto terziario noto per l’alto quantitativo di vitamina C successivamente al gubinge australiano ed al camocamo amazzonico, dunque una sorgente migliore rispetto all’arancia.

Benefici e proprietà dell’Acerola

La funzione antiossidante risulta preponderante data la compresenza di molteplici e rilevanti polifenoli e carotenoidi, che donano alla stessa caratteristiche benefiche di salvaguardia ed antidegenerative dell’epidermide, del condotto visivo (specialmente della retina) e del DNA, donando allo stesso il ruolo di cibo più buono specialmente per la salvaguardia del cancro.

Preponderante risulta essere il quantitativo di proteine, che va dai 5 gr al Kg, così come di vitamina A e B nonché minerali (come manganese, magnesio e potassio). Per tale motivazione, l’Acerola risulta ottimale al fine di salvaguardare lo stato salutare della retina, dell’epidermide, del fegato e delle coronarie, nonché per quanto concerne il donare vigore alle difese immunitarie e per quanto concerne la salvaguardia da cancro e deterioramento cutaneo.

Risulta ottimale anche al fine di ovviare problemi di dissenteria, stati febbrili, raffreddore. Dunque, si presenta ottimale ugualmente per gli infanti.

Fra i sali minerali, vi sono il calcio, il ferro ed il magnesio. Data la struttura, agevola la stimolazione delle difese immunitarie, accrescendo la funzione della fagocitosi dei globuli bianchi e favorendo il processo di maturazione. Produce, in aggiunta, funzione antiossidante non attivando i radicali liberi.

Vanta di funzione antianemica, dato il rinvigorimento della flora batterica intestinale per quanto concerne la produzione dell’acido folico, il quale agevola l’assimilazione di ferro. In aggiunta, opera azione di salvaguardia per quanto concerne i capillari.

Utilizzi dell’Acerola

Risulta ottimale al fine di salvaguardare e contrastare le sindromi connesse all’influenza, così come il raffreddore e le riniti, sebbene abbia la capacità di contrastare ulteriori moventi connessi all’astenia, alla mancanza di vitamine ed alla prosternazione. Agevola inoltre il contrasto del sanguinamento delle gengive. Al fine di ottenere risultati ottimali, si consiglia di somministrare l’acerola sotto forma di compresse oppure capsule a base di estratto essiccato del frutteto nebulizzato e contenente vitamina C.

Le dosi opportune vanno dai 5 ai 7 mg per Kg, da somministrare 2 volte al dì, precedentemente o successivamente alla somministrazione delle pietanze. Si consiglia tuttavia di recarsi presso i paesi laddove è abbondante e somministrarla fresca in quanto gustosa. Solitamente, però, dal frutteto fresco si tende ad estrarre una sostanza adoperata al fine di produrre succhi, puree, gelati e granite.

Sul mercato, solitamente il frutteto tende ad essere sottoposto a lavorazione mediante processo di essiccazione oppure congelamento del composto presente al suo interno. Tuttavia, in tal caso il prodotto si presenta completamente differente rispetto al consumo di quello fresco.

Controindicazioni dell’Acerola

Il frutteto non presenta peculiari avvertenze sebbene sia opportuno evidenziare la possibilità di compresente il quantitativo di vitamina C mediante la sapidità. Il frutteto si presenta acidognolo e la mutazione in dolce si ha nel corso dei processi di lavorazione, sebbene nel corso di ciò, si abbassino i quantitativi di Vitamina C.

Molteplici composti contenenti acerola, ad esempio frutteti deidratati, congelati oppure polverine, si presentano sprovvisti della corrispettiva funzionalità. Nei casi in cui si somministrino alimenti aventi un elevato quantitativo di acidi, risulta opportuno lavare il frutto precedentemente alla consumazione al fine di ovviare eventuali depositi che compromettono lo smalto dei denti. Si sconsiglia il consumo di tale frutto a soggetti affetti da calcolosi renale, in quanto l’eccedenza della vitamina C agevola la produzione degli ossalati che producono i calcoli.

Lo stesso difatti tende ad essere sconsigliato anche a soggetti affetti da acidità gastrica. Gli alti quantitativi vitaminici presenti al suo interno combattono la funzione purificante delle vie urinarie dei glucosidi idrochinonici presenti nei composti di erboristeria contenenti uva ursina, corbezzolo e rosmarino.

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