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Fieno Greco: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Fieno Greco: che cos'è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Il fieno greco è una pianta erbacea annuale (Trigonella foenum graecum), appartenente famiglia delle Fabaceae, che può crescere fino a 60 cm. Si presenta con un fusto dritto, di forma cilindrica, ramificato, le cui foglie sono trifogliate e i fiori sono di colore bianco o giallo. Tale pianta produce un frutto quale è un legume, con semi piatti a forma di rombo che odorano di fieno. Sfortunatamente, molto spesso questo odore viene considerato sgradevole, per cui i semi vengono uniti ad altri elementi che lo possano smorzare.

Il fieno greco, generalmente si trova in Medio Oriente e nel Nord Africa, in quanto cresce su terreni molto salati ed è favorito da un clima asciutto. Tuttavia lo si trova anche nella zona del Mediterraneo e, ovviamente, in particolare nelle zone costiere e nelle aree montane. Il fieno greco è noto per la sua azione ricostituente, ipocolesterolemizzante ed antinfiammatoria.

Composizione del Fieno Greco

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I semi di fieno greco contengono:

  • saponine steroidee, tra cui la diosgenina e la yamogenina
  • fitoestrogeni tra cui la vitexina, la quercetina e la luteolina
  • alcaloidi come la trigonellina e la genzianina
  • vitamina PP, vitamina A, vitamina B1 e vitamina C
  • lisina 
  • triptofano
  • sali minerali tra cui il ferro e il fosforo
  • cumarine

Proprietà del Fieno Greco

  • I fitoestrogeni contenuti nei semi di fieno greco favoriscono l’aumento del seno e la produzione di latte, il quale avrà lo stesso odore della pianta, che può risultare sgradito a colui che lo assume. Inoltre tale essi agiscono sulla produzione ormonale, portando ad un aumento dell’emopoiesi, ossia della produzione delle cellule; quest’azione può risultare molto utile contro l’anemia
  • Le saponine contenute nei semi di fieno greco hanno invece un’azione ipocolesterolemizzante, infatti si legano al colesterolo contenuto nel sangue e ne riducono l’assorbimento a livello dell’intestino
  • Le mucillagini contenute nei semi di fieno greco invece svolgono un’azione antinfiammatoria, e vengono molto utilizzate in caso di irritazioni delle mucose e dell’apparato gastroenterico e respiratorio. Ad esempio le mucillagini vengono utilizzate in caso di tosse per decongestionare, oppure in caso di colite e stitichezza per calmare l’infiammazione delle mucose intestinali. Esse hanno inoltre un’azione lassativa, in quanto a contatto con i liquidi aumentano la propria grandezza
  • Le fibre idrofile contenute nei semi di fieno greco bloccano l’azione degli enzimi glucidi attivi, ossia dell’amilasi, diminuendo la quantità di glucosio disponibile per l’utilizzo. Secondo alcuni studi, proprio per questo, tale pianta sarebbe ideale per combattere e prevenire il diabete: ad esempio, il decotto di semi di fieno abbassa la quantità di zuccheri nel sangue molto velocemente
  • Gli aminoacidi, le vitamine ed i grassi contenuti nei semi di fieno greco hanno un’azione ricostituente e tonificante, per questo vengono utilizzati in caso di dimagrimento e convalescenza. Essi, infatti, migliorano il metabolismo e risvegliano l’appetito, possono essere utili per riprendere peso dopo lunghi periodi di malattia o di alimentazione non equilibrata, anche perché hanno un elevato contenuto calorico
  • Le sostanze steroidee anabolizzanti presenti nei semi di fieno greco agevolano la la sintesi di proteine, e quindi la formazione degli strati del tessuto muscolare

Modalità d’uso del fieno greco

I semi di fieno greco possono essere trovati in commercio sotto forma di polvere, estratto secco o preparati per infuso, a cui possono essere aggiunti altri estratti dal momento che il sapore potrebbe non risultare piacevole.
Per preparare l’infuso di semi di fieno greco basterà mettere un cucchiaino del preparato di circa 300ml; oppure si può utilizzare la forma in polvere, la quale, però deve essere precedentemente lasciata a macerare in un contenitore riempito con tre tazze di acqua. L’infuso va assunto circa tre volte durante la giornata.

Controindicazioni

Ci sono diverse controindicazioni per l’assunzione del fieno greco, tra cui sicuramente il fatto che sia sconsiglia di assumerlo nel caso in cui si soffra di diabete, perché ha degli effetti ipoglicemizzanti, infatti aumenta il livello di glucosio nel sangue. Si sconsiglia anche di associarlo ad altri farmaci in quanto potrebbe interagire con essi e diminuirne l’assorbimento. Se ne sconsiglia l’utilizzo in gravidanza e durante l’allattamento, se contemporaneamente si assumono diuretici e lassativi.

Curiosità

Il nome della tipologia di pianta a cui appartene il fieno, Trigonella, indica la forma triangolare delle foglie; il nome specifico, invece, foenum-graecum, è dato dal fatto che fosse stato importato a Roma per la prima volta dalla Grecia, raccomandato da Catone, il quale sosteneva che facesse ingrassare il bestiame.

Il fieno greco era molto utilizzato dagli arabi, soprattutto per chi volesse raggiungere come obiettivi quello di avere i capelli folti o i polmoni resistenti; e dalle giovani donne tunisine, che ne facevano focacce con semi macinati, zucchero ed olio, da mangiare il giorno prima del matrimonio per apparire più floride ed in carne.

Il fieno greco era molto utilizzato anche nel Medioevo, quando veniva mangiato cotto con fichi, datteri e miele a scopi medici: per guarire tosse e problemi respiratori.

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