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Crisantemo: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Crisantemo: che cos'è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Il crisantemo, il cui nome botanico è chrysanthemum, è un fiore appartenente alla famiglia delle Asteraceae, nativo dell’Asia e dell’Europa nordorientale. È bene ricordare, tuttavia, che questo genere conta circa 200 specie che presentano significative differenze tra di loro, come la forma e il periodo di fioritura.

Il crisantemo è conosciuto per la sua funzione decorativa, e per la sue particolari capacità curative; questo fiore infatti ha una funzione antivirale e antibatterica, molto utile per combattere il raffreddore, febbre e infezioni dell’apparato respiratorio e urinario. Scopriamo insieme questo bellissimo fiore e tutti i suoi usi!

Proprietà e benefici del crisantemo

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I fiori del crisantemo sono caratterizzati da importanti principi attivi come flavonoidi, saponine e acido caffeico, fondamentali per il nostro organismo. Nei petali del crisantemo è situato l’acido clorogenico che è in grado di stimolare il metabolismo, equilibrare il livello degli zuccheri nel sangue consentendo così una perdita di grasso.

Come abbiamo già detto precedentemente, questo fiore può rivelarsi fondamentale contro le infezioni e alcune patologie provocate da batteri e virus, e si presenta come un ottimo rimedio per la cura del raffreddore, infezioni nell’apparato respiratorio, vescica e reni, tosse, influenze lievi e alte.

Il crisantemo è visto anche come un rimedio contro l’ansia, specialmente contro il nervosismo, tensione e confusione. Inoltre, conferisce anche miglioramenti per le vene varicose, per il benessere delle arterie e per regolare la pressione del sangue.

Il crisantemo compie azioni depurative, antiossidante, antinfiammatoria, antidolorifica, contro la febbre. Alcune prevenzioni mediche affermano che il Crisantemo sia utile contro la cura per combattere ipercolesterolemia ed ipertrigliceridemia, varici, emorroidi e problemi al micro circolo.

Utilizzi del crisantemo

I metodi di impiego del crisantemo sono diversi: per esempio, nelle pratiche fitoterapiche, la pianta viene utilizzata nella sua interezza. A scopo terapeutico, il tè di crisantemo, ricco di calcio, magnesio e ferro, risulta veramente benefico grazie al suo effetto antipiretico, utile cioè per abbassare la febbre, ma utile anche per alleviare mal di testa e mal di denti.

Non solo, il tè di crisantemo è un valido auto anche come digestivo e disintossica efficacemente il fegato. Vediamo la preparazione:

  • Prima di tutto vi serviranno 1-2 cucchiaini di fiori secchi, una tazza d’acqua e un dolcificante naturale (zucchero di canna o miele grezzo);
  • Portate l’acqua ad ebollizione sul fuoco e versatela nella tazza;
  • Lasciate in infusione per almeno venti minuti i fiori secchi nell’acqua bollente;
  • Filtrate il composto ottenuto;
  • Se necessario dolcificate la bevanda, altrimenti anche amara risulta ottima.

Controindicazioni ed effetti collaterali del crisantemo

Non sono stati riscontrati particolari effetti collaterali legati all’utilizzo dei crisantemi nei giusti dosaggi, tuttavia ci sono delle categorie di persone che dovrebbero astenersi dal consumo di questi fiori:

  • I soggetti affetti da ulcera peptica;
  • i soggetti affetti da gastrite;
  • le donne in gravidanza o in allattamento.

Il rischio di interazioni farmacologiche è relativamente basso, tuttavia è sempre bene, prima di assumere qualsiasi tipo di pianta, consultare il proprio medico di base se state già seguendo una terapia farmacologica.

Il crisantemo potrebbe dare luogo a reazioni allergiche o intolleranze.

Habitat e descrizione della pianta

Il crisantemo è una pianta originaria dell’Asia e dell’Europa nordorientale, facilmente riscontrabile in montagna. Tende a crescere in luoghi incolti e lungo le strade abbandonate, soprattutto in presenza di pozze d’acqua poco profonde.

Le dimensioni del crisantemo sono piuttosto ridotte: infatti si tratta di una pianta erbacea che raggiunge circa trenta centimetri d’altezza. I fiori del crisantemo presentano un colore giallo o aranciato e sono piuttosto piccoli, ma tendono ad ingrandirsi con la crescita dei frutti e sono posizionati su un peduncolo di 5-6 cm. Le foglie, invece, sono bi-tripennate e dispongono di lunghi piccioli.

Curiosità e cenni storici

Il nome botanico chrysanthemum deriva dalla lingua greca antica, in particolare è composto da due parole: chrysanthemum. Significa letteralmente “fiore d’oro”, già conosciuto in Cina nel 400 a.C. ed, in seguito, diffuso in occidente nel corso del XVIII secolo. Sebbene in Italia sia conosciuto e considerato come fiore dei defunti, in altri paesi il crisantemo è un simbolo di vita e di pace, infatti è il fiore nazionale del Giappone.

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