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Talassoterapia: che cos’è, come funziona, a cosa serve, dove si pratica e controindicazioni

Talassoterapia: che cos'è, come funziona, a cosa serve, dove si pratica e controindicazioni

La talassoterapia è una speciale terapia che va a sfruttare l’azione curativa del mare e dei suoi prodotti, quali sabbia, alghe, fanghi e così via.

La parola sembra derivare dal greco thalassa, o mare, e thérapeia, o trattamento, ed è stato adoperato inizialmente nel XIX secolo in Bretagna. Ciò nonostante, si pensava già in antichità, fra romani, greci ed egizi, che il clima marino ed il mare stesso avessero importanti proprietà curative.

E’ importante specificare che i benefici della talassoterapia non sono stati provati scientificamente; nonostante ciò, pare che la terapia venga largamente adoperata per trattare patologie cutanee, dell’apparato osteoarticolare e vie aeree. L’utilizzo della talassoterapia risulta che sia avendo grande sviluppo e diffusione.

Come funziona la talassoterapia?

Come visto, la talassoterapia sfrutta i benefici ed azione curativa del clima marino ed affiliati. Precisamente, la talassoterapia si basa su un principio dove la composizione  dell’acqua marina sia sovrapponibile al plasma umano, ed i suoi sali ed oligoelementi siano biodisponibili e i pori cutanei non fanno fatica ad assorbirli.

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Assimilare oligoelementi e sali marini favorirebbe il giusto equilibrio dell’organismo, permettendo di rinforzarlo dalle aggressioni esterne, con effetti stimolanti e rivitalizzanti. La talassoterapia quindi, oltre a sfruttare i benefici del mare, ne sfrutta quelli anche dei suoi componenti. Motivo per cui si suole utilizzarne anche:

  • Fanghi
  • Sabbia, per le sabbiature
  • Alghe, tipo le alghe rossele quali posseggono importanti proprietà fitoterapiche.

A cosa serve la talassoterapia?

La talassoterapia viene adoperata in quanto terapia coadiuvante, nel caso in cui si voglia trattare:

  • Patologie cutanee, tipo eczemi, psoriasi, eritemi, dermatite ed inestetismi come la cellulite.
  • Patologie alle vie aeree ed apparato respiratorio, tipo sinusiti, affezioni catarrali, bronchiti, raffreddore, tosse ed ulteriori patologie infiammatorie.
  • Patologie e disturbi osteoarticolari e muscolari, siano questi di natura reumatica o traumatica.

Dove si pratica la talassoterapia?

E’ possibile effettuare la terapia della talassoterapia all’interno delle SPA o nei centri talassoterapici avente specializzazione in materia.

Questi edifici dove si pratica la talassoterapia sono posti generalmente in prossimità del mare, o perlomeno in luoghi che affacciano su di esso.

Controindicazioni della talassoterapia

Si sconsiglia di ricorrere alla talassoterapia, nel caso il paziente soffra di:

  • Patologie al sistema nervoso, tipo epilessia
  • Patologie cardiovascolari, tipo ipertensione.

Vista l’alta concentrazione di iodio marino, la talassoterapia va vietata ai soggetti che soffrono di patologie alla ghiandola tiroidea. Alcune controindicazioni sono legate anche alle donne in fase di allattamento al seno gravidanza. 

Esistono però numerosi stabilimenti i quali hanno ideato dei percorsi senza rischi, che rendono la terapia idonea anche a queste categorie. E’ bene comunque, in caso di suddette patologie e condizioni, prima di intraprendere un percorso talassoterapico, di consultare un medico, chiedendovi consiglio.

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