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Dragoncello: che cos’è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Dragoncello: che cos'è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Il dragoncello è una spezia dal sapore amaro che si ottiene a partire dalla pianta Artemisia dracunculus, appartenente alla famiglia delle Asteracee.

L’etimologia del termine dragoncello, cioè “piccolo drago”, può essere attribuiti a tre teorie. La prima riguarderebbe la forma delle sue radici (che sembrano un intreccio di serpenti); la seconda, invece, accredita l’ipotesi che la scelta sia dovuta alla fama della pianta di poter guarire dai morsi di serpenti velenosi.

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La terza teoria, invece, narra di come una ragazza senese si innamorò durante l’occupazione napoleonica in Toscana di un dragone (un soldato a cavallo). Mentre un giorno il dragone scuoteva gli stivali alla finestra, fece cadere dei semi che caddero nei vasi della ragazza. Da tali semi nacque una piantina profuma che fu chiamata, appunto, dragoncello.

Descrizione della pianta

Il dragoncello è una pianta erbacea perenne che può raggiungere al massimo un metro di altezza, ha il fusto eretto e ramificato.

I suoi fiori sono piccoli e di un colore che varia tra il verde ed il giallo, sono riuniti in piccoli mezzi che assumono una caratteristica forma di pannocchia e spuntano nella stagione estiva.

Le foglie, invece, sono molto sottili e di un color verde smeraldo lucente.

Inoltre, possiamo distinguere tra due tipologie principali di dragoncello:

  • il dragoncello russo (o siberiano), il quale visivamente si presenta robusto e imponente ma ha un sapore molto blando.
  • il dragoncello francese, al contrario è molto più aromatico ed ha un sapore molto più deciso, ma appare più piccolo e smorto.

Tale pianta è originaria dell’Europa orientale ed, in particolare, dell’Asia, anche se ormai si è adattata e cresce come pianta selvaggia in mole zone del continente.

Proprietà e valori nutrizionali del dragoncello

Tale spezia contiene svariati principi nutritivi che possono risultare benefici per il nostro organismo. In particolare, circa 100 grammi di dragoncello contengono:

Benefici del dragoncello

Proprio grazie ai principi nutritivi che contiene, il dragoncello può svolgere numerose azioni benefiche per il nostro organismo. Scopriamone insieme alcune.

Azione digestiva

Il dragoncello contiene monoterpeni e flavonoidi, che sono in grado di stimolare la produzione di bile, utile sia per la purificazione del fegato; sia per accelerare i processi digestivi; sia per prevenire la formazione di calcoli alla cistifellea.

Inoltre, esso può essere un buon sedativo in caso di dolori e crampi dovuti al al di stomaco e può favorire l’espulsione dei gas intestinali. Infine, sempre a beneficio dello stomaco, il nerolo contenuto nel dragoncello riesce a combattere il batterio H. pylori e a prevenire l’ulcera.

Stimola l’appetito

Tale spezia è ottima anche per stimolare l’appetito. Per poter usufruire di tale beneficio, però, è consigliato consumare l’infuso di dragoncello, il quale si prepara facendone bollire un cucchiaio di foglie secche in una tazza d’acqua. Naturalmente, per poter consumare il composto dovrete prima filtrarlo al termine della preparazione.

Azione depurativa

La tisana di dragoncello è ottima per eliminare i parassiti presenti nel nostro intestino. C’è anche da dire, però, che la sua azione depurativa non si ferma al tratto intestinale, ma si estende anche al fegato e ad i reni.

Azione ipoglicemizzante

Secondo alcuni recenti studi, l’estratto di dragoncello è in grado di diminuire la concentrazione di zuccheri nel sangue, rendendo le cellule più sensibili all’insulina.

Azione anti-batterica

Tale azione è da attribuire all’olio essenziale di dragoncello, il quale può essere utilizzato per disinfettare alimenti e ferite; è inoltre noto per le sue proprietà vermifughe. Inoltre, quest’olio può aiutare a combattere anche l’alito cattivo e tutti i possibili problemi di alitosi.

Azione analgesica

Il dragoncello svolge un’importante azione analgesica, la quale si risolve principalmente a favore dei denti. Infatti, bisogna applicarne le la radici sulle zone doloranti per alleviare il dolore.

Azione antiaggregante

Stand ad alcuni studi il dragoncello aiuterebbe a fluidificare il sangue e favorire la circolazione. Ciò, quindi, può aiutare a combattere trombosi e malattie cardiovascolari.

Controindicazioni del dragoncello

Se consumato in dosi normali il dragoncello non dovrebbe presentare alcun effetto collaterale, a meno che non si sia allergici all’estragolo contenuto in esso, in tal caso potrebbero presentarsi effetti collaterali anche gravi come irritazioni e pruriti.

Inoltre, se ne sconsiglia l’assunzione alle donne in gravidanza, in quanto potrebbe avere degli effetti abortivi; ed a soggetti che consumano farmaci anti-coagulanti.

Usi in cucina del dragoncello

Il dragoncello può essere utilizzato in cucina nei più svariati modi, tenendo sempre più presente il suo sapore aromatico, pungente ed amaro. Si consiglia di consumarlo fresco piuttosto che essiccato, in quanto presenta un sapore molto più intenso.

In Italia tale spezia è molto presente nella cucina toscana. Essa può essere utilizzata per aromatizzare svariati alimenti come: uova, carne, pesce, frutti di mare, patate, pomodori, asparagi, cipolle, burro, aceto.

Le sue foglie possono essere aggiunte ad insalate oppure possono essere utilizzate per preparare salse, come la bernese, la tartara o al dragoncello. Infine, un ottimo abbinamento potrebbero essere le foglie fresche di dragoncello con formaggio fresco e panna, un composto da utilizzare in panini e tramezzini.

 

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