Il papavero rosso, botanicamente conosciuto come Papaver Rhoeas e comunemente conosciuto come rosoloaccio, è una pianta appartenente alla famiglia delle Papaveraceae. Esso è famoso per le sue proprietà sedative, tanto da rientrare nella classifica delle “erbe della buonanotte”.
La radice della sua denominazione scientifica è “Papa“, una parola di etimologia celtica che vuol dire letteralmente “pappa”, in riferimento ad una pratica che consisteva nel mescolare l’estratto di papavero rosso con la pappa dei bambini. Il termine Rhoeas, invece, fa riferimento alla caduta precoce delle foglie del fiore.
Le sue proprietà sono conosciute sin dall’antichità, tant’è che già alle origini della medicina popolare venivano utilizzati infusi e decotti di papavero, non soltanto per indurre il sonno, ma anche per combattere la tosse, alleviare le infiammazioni ai bronchi ed abbassare la febbre.
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Descrizione della pianta
Il papavero rosso è una pianta erbacea annuale, la cui altezza non supera gli 80 cm. Il suo fusto è eretto e ricoperto da peluria; le sue foglie, invece, hanno una forma allungata e sono dentate, suddivise in segmenti lanceolati.
I suoi fiori hanno una base color porpora costellata da un’ombra scura nera. Quando i petali di tali fiori cadono nasce una piccola capsula glabra che altro non è che il frutto.
Composizione chimica
Da un punto di vista chimico il principale componente del papavero rosso sono gli alcaloidi. Inoltre, tutta la pianta, ad eccezione dei semi, contiene la roeadina.
Le parti aeree contengono anche protopina, sanguinarina, coptisina e cheleritrina. Tra gli altri componenti ci sono le mucillagini e gli antociani, i responsabili del colore del petali. Infine, il papavero contiene morfina, codeina, papaverina e lattice.
Dai semi di papavero si possono ricavare l’olio stearico, palmitico ed oleico.
Proprietà e benefici del papavero
I papaveri contengono numerose sostanze e principi attivi i quali possono apportare dei benefici al nostro organismo. Vediamo insieme i principali.
Azione sedativa
In quanto erba della buonanotte la sua principale azione è quella di favorire il rilassamento ed il sonno. E’ possibile trovare in commercio molti prodotti naturali a base di papavero, soprattutto per i neonati e gli anziani, dal momento che tale droga presenta degli effetti collaterali quasi nulli.
Azione bechica
L’azione bechica è specifica per combattere e calmare la tosse, resa possibile dai principi attivi espettoranti presenti nei fiori di papavero. Esso è consigliato soprattutto in caso di pertosse e bronchiti catarrali, in quanto placa gli spasmi e favorisce l’espettorazione
Azione diaforetica
L’azione diaforetica del papavero si espleta nel favorire la sudorazione per far abbassare la temperatura corporea in caso di febbre ed influenza. E’ possibile applicare l’estratto di papavero, sotto forma di unguenti o pomate, anche su lembi di pelle arrossati o particolarmente irritati
Azione colorante
Gli antociani presenti nelle foglie del papavero possono essere degli ottimi coloranti
Effetti collaterali del papavero
Generalmente l’assunzione di papavero rosso non genera alcun effetto collaterale. Tuttavia se ne sconsiglia l’assunzione alla donne in gravidanza, in allattamento ed ai soggetti che assumono sostanze ipnotico-sedative.
Inoltre, si sconsiglia l’assunzione in caso di allergia ad uno dei suoi componenti, in quanto potrebbero verificarsi delle effetti collaterali anche gravi. Per questo si consiglia sempre di provare estratti e infusi su piccoli lembi di pelle per vedere come reagisce l’organismo.
Azione sinergica del papavero
Gli estratti e gli infusi di papavero possono essere consumati assoluti, anche senza bisogno di aggiungere zucchero o altri tipi di dolcificanti, in quanto ha tendenzialmente un buon sapore. Tuttavia, i suoi benefici possono essere accresciuti se consumato in sinergia con altri complessi fitoterapici.
Per amplificare l’azione sedativo del papavero è possibile consumarlo con altre droghe, quali: camomilla, malva o passiflora.
Nel caso in cui, invece, si voglia sfruttare la sua azione espettorante è possibile unirlo con la liquirizia o la ballota.