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Lachesis: che cos’è, a cosa serve, tipologie e utilizzi omeopatici

Lachesis: che cos’è, a cosa serve, tipologie e utilizzi omeopatici

Risultante essere una terapia curativa omeopatica che si ricava dalla sostanza tossica dell’ofide conosciuto col denominativo di Lachesis mutus è il Lachesis. La primaria ricerca sperimentale di codesta sostanza tossita fu gestita, successivamente ad un rapporto imprevisto, dal medesimo Costantin Hering.

Il Lachesis risulta essere una terapia curativa di costituzione che è strettamente connesso abitualmente alle donne, specialmente nella fase dell’andropausa e del climaterio.

Lachesis mutus: sostanza tossica

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Risultante essere un ampio ofide tossico rientrante nel gruppo dei Viperidi che abitano nelle boscaglie del continente Americano è il Lachesis mutus. Risulta conosciuto sotto il nome di Crotalo muto o Terrore delle foreste e, in Brasile, col nome di Surucucù.

Codesta tipologia risulta similare al crotalo seppur, contrariamente ai crotali, presenta una codina non fortificata da sonagli (da ciò il denominativo muto o nella lingua latina mutus). Presenta uno spessore capace di giungere sino ai 3 m e più e un fisico prospero avente una figura all’incirca trilaterale. Presenta una cavità orale provvista di grandi ghiandole velenifere e di doppi denti allungati curvi posti nell’area antecedente della mascella capaci di superare i 5 cm e che risultano canalicolati, ossia privi di canali interiori mediante il quale tende ad essere immessa la sostanza tossica nel momento in cui vi è il perituro.

La sostanza tossica del Lachesis mutus presenta un’organizzazione chimica alquanto complicata ed è composto da diversificate categorie contraddistinte di veleno causa di funzioni distruttive sul sistema neurologico e vascolare. L’intossicazione da Lachesis mutus, così come qualsiasi tipologia di intossicazione, tende ad espandersi specificamente in doppi momenti sistemici contraddistinti:

  • Momento di regresso originario, all’interno del quale il corpo risponde alla sostanza tossica;
  • Momento di caduta, all’interno del quale si cimenta in una situazione di avvelenamento alquanto gravosa e il corpo non contraddice alcuna riluttanza;

La tempistica di codesti momenti, e la consistenza delle risposte apportate all’interno di esse, variano a seconda del quantitativo di tossina iniettata e dal fatto che la medesima tossina si avvia senza deviazioni nelle vene o nell’endovena.

Terapia curativa omeopatica

La sostanza tossica del Lachesis mutus, assoggettato alle adeguate attività di addensazione e paralizzazione sotto forma idroalcolica, tendere ad essere adoperata nell’omeopatica al fine di trattare determinate malattie peculiari.
Il corrispettivo complesso di funzione riguarda specialmente il sistema neurologico, l’apparato cardiovascolare e genitale femminile, e tuttavia l’apparato digerente, quello respiratorio, l’epidermide e le mucose.

Nella terapia omeopatica tende ad essere ritenuto come una delle più vantaggiose terapie curative contrastante dei fastidi del climaterio. Generalmente tende ad essere adoperato per:

  • fastidi del sistema neurologico: stati depressivi, eccitabilità e irritabilità; sensazione sensoriale sovrabbondante, ipersensibilità massima alla congiuntura, ingelosito, sensazione di errore, assopimento tormentato con preoccupazioni e visioni angosciose, cefalgia, tremolio, esilità agli arti inferiori e capogiri;
  • anomalie dell’apparato cardiovascolare: cardiopalmo, batticuore, ipotensione, sanguinamento, vene varicose, emorroidi;
  • anomalie all’apparato genitale femminile: fastidi del climaterio, fiammate di caldo, stati nervosi, irrascibilità, stati depressivi, difformità delle mestruazioni, dolenza e mestruazioni dolorose;
  • fastidi all’apparato digerente: stomachico, ventre rigonfiato, contrazioni all’addome, costipazione, dissenteria, contraccolpi causa eccesso di bevande alcoliche;
  • fastidi all’apparato respiratorio: complessità nel respirare e sensazione asfissiante, faringite, tonsillite, tosse, laringite, bronchite;
  • epidermide secco con brufoli, alopecia, lacerazioni, ulcere;
  • mucose risentite, infiammazioni, congiuntivite;

Le peculiari sinergiche (complementari) di Lachesis risultano essere: Hepar sulphurLycopodiumNitricum acidumPhosphorus.

I peculiari antidoti (che ciò nonostante agevolano la funzione) risultano essere: Glonoiunum (nell’ipertensione), Phytolacca (nelle angine di gola), Sulphur(nei fastidi del climaterio), Zincum sulphuricum (per regolarizzare le mestruazioni).

Lachesis: Climaterio

La terminologia climaterio ha origine dalla lingua greca (“menos” =mese e “pausis“= cessazione) e il corrispettivo concetto letteralmente risulta essere “cessazione del mese”. Tende a riguardare il periodo durante il quale nel soggetto femminile si conclude il mestruo e si arresta la funzione ovarica.

Generalmente il climaterio subentra all’età di 50 anni seppur la corrispettiva fuoriuscita varia in un intermezzo regolare posto fra i 45 e 55 anni. Il decorso che parte dal periodo pre-menopausale sino al periodo che si conclude con l’arresto del mestruo è intesto come climaterio.

Il climaterio risulta essere un presupposto che comporta svariati fastidi. Fra le sintomatologie maggiormente comuni vi sono gli stuoli del mestruo o genitali tra cui l’irregolarità prolungata del flusso mestruale, leucorrea e mastite. Alquanto ricorrenti risultano essere in aggiunta i fastidi alla circolazione; ipertensione, extrasistoli, cardiopalmo, arti inferiori appesantiti. Inoltre vi sono le “fiammate di calore”, inaspettate percezioni di caldo forte che si accentrano nell’area sovrastante del fisico (specialmente sul volto). Il più delle volte tende ad essere il globo nervoso colui che comporta le sintomatologie maggiormente lampanti: agitazione, irascibilità, stati depressivi, infelicità, cambiamenti d’umore, elevata fiacchezza.

Fra le terapia omeopatiche maggiormente adoperate al fine di contrastare fastidi connessi al climaterio risulta difatti Lachesis. Codesto prodotto farmaceutico tende ad essere raccomandato nel momento in cui il climaterio accresce qualsiasi sintomatologie visibile nel paziente, specialmente sintomatologie cardiovascolari tra cui cardiopalmo e stuoli epatici. Ulteriori sintomatologie che colpiscono il paziente e al quale si raccomanda tale terapia omeopatica risultano essere le fiammate di caldo al viso, cefalgia congestizia ed eccessiva traspirazione.

La tipologia Lachesis omeopatica

La tipologia Lachesis, che risulta essere il più delle volte un paziente femmineo, sulla linea neurologica tende ad avere un avvicendamento di eccitamento e stati depressivi. Ugualmente per quanto concerne il piano temperamentale tende ad avere il medesimo disturbo psichico, andando dalla timidezza, alla riservatezza, sino a comportamenti di elevata reazione ed combattività.

Tende ad parlare eccessivamente e senza interruzione, risulta essere intollerante alla vicinanza fisica, specialmente tende ad essere ostacolato dall’accecamento alquanto ristretto. Il sistema cardiovascolare risulta essere uno delle debolezze del paziente affetto, contrariamente all’apparato digerente che tende ad essere abbattuto da una successione di stuoli infiammatori.

Il singolare composto psicologico permette l’individuazione della formazione di Lachesis, dimostrate ugualmente all’interno dei composti morfologici e fisiologici, i quali indiscutibilmente sono di tipologia fosforica, con un segno di tipologia fluorica. Adeguatamente il carattere risulta essere chiaramente agitato, con certe caratteristiche distintive del flusso sanguigno.

Le peculiarità in ambito clinico risultano essere:

Sintomatologie complessive

Fra le sintomatologie complessive che compongono il paziente affetto da Lachesis ci sono: eccesso di stupefacenti, incidente cerebrale, alcoldipendente, stenocardia, irregolarità, dispnea, convulsioni, calcoli al rene, ciste ovarica, claudicazione, diarrea, attacchi ipertensivi, dissenteria, fastidi comportamentali, fastidi vascolari, cefalgia, enfisema, epatiti, epistassi, faringite, globo isterico, herpes zoster, sogno angoscioso, attacco di cuore miocardio, ipotensione, ipertiroidismo, patologie dei tessuti connettivi, climaterio, metrorragia, nefrite, neoplasie, otiti, alienazione mentale, policitemia, vermiglio, scarlattina, sciatalgia, sindrome maniaco-depressiva, tiroidite, tossiemia, ulcera peptica, fiammate di calore, varici.

Sintomatologie Localizzate

  • Capo: cefalgie emicraniche (sin.) pulsanti, fiammate di calore, otite media sinistra;
  • Gargarozzo: faringite (acute e croniche), tonsillite;
  • Gastroenterico: diarrea che tende a migliorare con la dissenteria, emorroidi congeste;
  • Urogenitale: calcoli al rene, dismenorrea ristabilita col flusso;
  • Torace: colpi di asma specialmente susseguentemente agli stati emozionali, cardiopalmo aggravato in posizione sdraiata sul verso sinistro;

Sintomatologie neurologiche

Risulta essere un paziente particolarmente affetto da gelosia, diffidente, con umorismo alquanto altelenante e con esternazioni bellicose, specialmente per quanto concerne la passione. Risulta inoltre un soggetto chiacchierino, prolisso, irascibile, astioso. Tende ad aver timore della serpe, di essere intossicato, di patologie cardiache e della demenza. Prova un senso continuo che qualche persona lo insegua e si illude di commettere enormi crimini o di violare codici legali divinatori.

Le sintomatologie del paziente affetto da Lachesis:

  • Aggravano con temperature calde localizzate e generalizzate, nel decorso del pisolino, alla reviscenza, precedentemente al flusso mestruale, nel decorso del climaterio, nella stagione primaverile e autunnale, in posizione distesa sull’area sinistra e susseguentemente all’adesione;
  • si ristabiliscono con le mestruazioni, con l’abolizione complessiva e a temperature fresche (localizzate e generalizzate).
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