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Elicriso: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Elicriso: che cos'è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Rientrante nel gruppo delle Asteraceae, l’Helichrysum Italicum (meglio noto come Elicriso), tende ad essere adoperato per le caratteristiche antistaminiche e antinfiammatorie. Risulta efficace per quanto concerne la salvaguardia di eventuali patologie allergiche e fastidi alla cute.

Che cos’è l’Elicriso?

L’Elicriso raggiunge un’altura pari ai 30-40 cm e si presenta totalmente coperta di peli bianchi capaci di esalare un profumo alquanto particolare. Spesso tende ad essere scambiata con la tipologia di Helichrysum stoechas in quanto presentano le medesime peculiarità. Presenta un bulbo a fuso e molteplici basamenti laddove si diramano vari rami. Il fogliame, avente una tonalità grigiastra-cinerina, risulta essere bislungo e lanceolato, liscio e pubescente. Il bocciolo risulta di tonalità giallastra e di forma tonda con coripetali affusolati. Il raccolto risulta un achenio.

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É rintracciabile nelle aree non coltivate e di pietra, soleggiate e secche. Nello stato Italiano è facilmente rintracciabile nel centro-sud e nelle isole, specialmente nelle zone particolarmente esposte al sole.

Data la conformazione raggiata dei petali e la tonalità dorata, l’Elicriso è stato denominato in questo modo. Il gruppo cui fa parte l’Elicriso, presenta molteplici tipologie di piante ed è noto col denominativo di “Semprevive“, poiché capace di mantenere la tonalità dei boccioli ed il suo odore per lungo tempo.

Proprietà dell’Elicriso

L’estremità del fiore di elicriso tende ad essere adoperata nella fitoterapia per trattare patologie allergiche, le quali percuotono la respirazione e la cute. Ricerche in ambito clinico affermano che è ottimale per curare patologie infettive alle vie aeree, in quanto presenta olii essenziali (come neroli, alfa e beta pinene, sesquiterpeni, eugenolo, furfurolo e nerile acetato), nonchè flavonoidi (come narigenina, campferolo, quercitrina, elicrisina e apigenina).

Presenti sono anche triterpeni, sitosterolo, acido caffeico e elipirone. Tutti questi importanti composti favoriscono funzioni sinergiche dando all’arbusto la capacità di essere un ottimo contrastatore di patologie antistaminiche, espettoranti, antibatteriche ed antinfiammatorie. Difatti questa agevola la rimozione di tosse ai bronchi, alleviando spasmi causati da problemi d’asma e arrossamenti connessi ad allergie della mucosa nasale.

Tale pianta può essere adoperata internamente per curare eventuali fattori allergici, riniti, congiuntiviti, blefariti, tosse e bronchiti acute e/o croniche. Esternamente invece l’Elicriso risulta essere un trattamento esemplare capace di attenuare e diminuire problemi di psoriasi, herpes, eczemi, scottature, eritemi solari e arrossamenti dell’epidermide, data la funzione decongestionante e protettiva. Ulteriore peculiarità dell’Elicriso risulta essere quella di svolgere azione astringente, antiedemigena, analgesica, poiché capace di ostacolare i rossori e la dolenza, fortificando le pareti venose e abbassando versamenti e allargamento venoso. Ottimale al fine di trattare emorroidi, artriti e reumatismi acuti.

Utilizzi dell’Elicriso

Internamente, l’Elicriso può essere utilizzato preparando infusioni. Basta difatti prendere un cucchiaino di estratto di Elicriso e porlo all’interno di una tazza. Dopodichè bisogna versare il tutto all’interno di acqua calda e spegnere la fiamma. Porre un coperchio e portare ad infusione per una decina di minuti. Depurare il composto ottenuto e sorseggiare all’incirca 4 tazze al dì non congiuntamente ai pasti e spuntini. Ottimo per contrastare tosse e problemi connessi ad asma.

Oppure produrre Tintura madre a base di Elicriso ponendo 35 gocce all’interno di poca acqua e sorseggiare il composto 3 volte al dì precedentemente ad ogni pasto.

Esternamente invece, è possibile utilizzare degli insolventi. Basta prendere un cucchiaio di estratto di Elicriso e porlo all’interno di una tazza d’acqua. Poi, porre le parti superiori dell’Elicrisio all’interno di acqua gelida, accendere la fiamma e far bollire. Dopodichè spegnere la fiamma. Porre un coperto e portare ad infusione per una decina di minuti. Depurare il composto ottenuto, e con l’utilizzo di calze, porre il tutto sulle zone colpite al fine di alleviare e fluidificare l’epidermide secche e arrossate da dermatiti, psoriasi ed eczemi solari.

Gli insolventi, pertanto, risultano fondamentali per quanto concerne il rifunzionamento del circolo sanguigno specialmente nel caso in cui il soggetto soffra di mani e piedi gelidi e/o geloni.

Oppure produrre un Olio a base di Elicriso. Bisogna difatti prendere 100 gr. di fiori essiccati e dell’olio E.v.o. Bisogna porre tale pianta all’interno di un contenitore in vetro avente tappo ermetico, porre superficialmente ai fiori dell’olio e.v.o. e sigillare il contenitore. Ogni giorno smuovere il contenitore. Successivamente ai 40 giorni, depurare l’olio mediante l’utilizzo di una stoffa percettibile o una stoffa. Premere il restante e porre all’interno di una bottiglia nera in vetro, prestando attenzione a porre la bottiglia in un luogo privo di luce e fresco. Pertanto tale olio a base di Elicriso risulta ottimale per trattare arrossamenti dell’epidermide, reumatismi e varici.

Controindicazioni

L’utilizzo di tale pianta non presenza molteplici effetti collaterali. É capace di procurare fattori allergici specialmente se i soggetti sono particolarmente sensibili all’Elicriso.

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