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Ceretta: che cos’è, a cosa serve, come si utilizza, tipologie e controindicazioni

Ceretta: che cos'è, a cosa serve, come si utilizza, tipologie e controindicazioni

Ad oggi, la ceretta risulta essere la tecnica principale impiegata per rimuovere tutti i peli in eccesso.

Con il progredire dei tempi, però, sono nate differenti tipologie di ceretta, ognuna differente dall’altra, basti pensare alla comune cera a caldo, alla cera a freddo oppure alla più recente ceretta brasiliana, e la scelta di quella più indicata per la propria pelle è fondamentale.

Che cos’è e a cosa serve la ceretta?

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La ceretta risulta essere una tipologia di epilazione che consente di rimuovere, in modo del tutto temporaneo, i peli sin dalla radice, anche se, come detto, dopo qualche tempo tendono a ricrescere.

La cera, ovvero insieme di sostanze appiccicose che inglobano i peli e che ne consentono la rimozione partendo dai follicoli, va applicata sulla pelle detersa, e poi rimossa con uno strappo, servendosi di un apposita striscia depilatoria. Queste sostanze che formano la cera possono essere di varia natura, per cui possiamo trovare:

  • Ceretta liposolubile, quale insieme di sostanze mescolabili all’interno dei grassi, come:
    -> cere, tipo quella d’api
    -> resine, come la colofonia che si ha dal pino
    -> oli essenziali, come camomilla e calendula
    -> oli vegetali, come quello di mandorle o d’argan
    -> minerali, come la paraffina
  • Ceretta idrosolubile, come nel caso della nota ceretta araba, fatta per lo più da zucchero che si scioglie poi in acqua.

Come si utilizza la ceretta?

La ceretta può essere fatta sia in casa che in centro estetico, in quanto la tecnica rimane sempre la medesima. Per una buona depilazione bisogna prima di tutto andare a stendere in uno strato non troppo spesso, la cera, facendo poi aderire al di sopra una striscia depilatoria, andando a fare pressione nel verso della crescita.

Fatto ciò, bisognerà poi alzare la striscia, tirandola con uno strappo netto e deciso, nella direzione contraria. Parlando dei peli delle gambe, questi tendono a crescere verso il basso, per cui bisogna strappare dal basso all’alto. Stesso ragionamento non può essere fatto in altre aree, come ad esempio i baffetti, i quali crescono in 3 differenti sensi.

Perciò, nelle parti laterali la striscia va posta in direzione diagonale, mente nella parte centrale bisogna tirare dal basso all’alto. Quando si procede con lo strappo, bisogna fare particolare attenzione a non sollevare eccessivamente la striscia, in quanto più si sta vicino alla cute, meno dolore si sente, e meno probabilità di spezzare il pelo si hanno.

Tipologie di ceretta

Come precedentemente accennato, abbiamo differenti tipologie di ceretta, ognuna differente dall’altra per composizione, risultati e modalità d’utilizzo. Vediamo insieme quali sono!

Cera a caldo

E’ una cera liposolubile in vendita in forma di dischetti od in contenitori in forma fusa. Se questa viene eseguita da esperti, può essere effettuata su tutto il corpo, tranne se non si presentino problematiche tipo:

  • insufficienza venosa
  • capillari fragili
  • cute sensibile.

La cera va posta sulla cute mediante una spatola di legno oppure un rullo, procedendo nella direzione di crescita del pelo. Lo strappo può avvenire poi con le dita o con le strisce depilatorie, l’essenziale che sia deciso ed in senso opposto al verso di crescita, cosicché la rimozione avvenga dalla radice.

Con la cera a caldo succede però che rimangano sulla pelle dei residui, e per rimuoverli basta servirsi di un solvente oleoso. Fra tutte queste è senz’altro la tecnica più efficace, perché l’alta temperatura comporta la dilatazione follicolare, cosicché i peli vengano rimossi meglio, anche se grandi e resistenti. La durata si aggira intorno alle 4/6 settimane. 

La cosa fondamentale della cera a caldo è quella di non applicarla eccessivamente calda, onde evitare di generare ustioni cicatrici permanenti.

Ceretta a freddo

Anche la ceretta a freddo è una tipologia di cera liposolubile, venduta in strisce dalle differenti dimensioni, e può essere adattata a pelli sensibili ed aree del corpo più delicate come:

  • viso
  • inguine
  • ascelle.

Con questa tipologia basta semplicemente andare a riscaldare la striscia ponendola tra le mani oppure servendosi di un asciugacapelli. Vanno poi separate e poste sulla pelle, ed infine effettuato lo strappo sempre contropelo. Probabili residui di prodotto si possono togliere servendosi delle salviette post-epilazione solitamente incluse.

Visto che la ceretta a freddo è la tipologia più semplice, può essere adoperata anche da coloro che non sono particolarmente esperti oppure se si ha tempi ridotti. A dispetto della precedente, questa dura per sole 2 settimane. 

Ceretta araba

Questa risulta essere un’antica tecnica altresì definita ceretta orientale oppure sugar wax. Può essere fatta in casa semplicemente servendosi di ingredienti naturali, ed applicata su tutto il corpo, inguine incluso.

Una ricetta esempio per preparare la ceretta araba in casa è:

  • 6 bicchieri di zucchero
  • 1 cucchiaino di miele
  • 1 bicchiere di succo di limone
  • 2 bicchieri di acqua.

Munirsi di un pentolino antiaderente adagiandovi zucchero, acqua e succo di limone e miscelare bene. Porre poi il miele mischiando a fuoco dolce, fino ad ottenere un cambiamento di colore che andrà dal bianco al dorato. Spegnere ed attendere la scomparsa della schiuma superficiale, per poi porre il composto all’interno di un contenitore.

Questa tipologia di ceretta la si può usare in forma:

  • fusa, e quindi servendosi di una spatola e delle strisce
  • semisolida, estraendo una noce di prodotto e stendendola con le mani sulla pelle nel verso della crescita del pelo, per poi rimuoverla servendosi sempre delle mani.

Se sulla pelle rimane qualche residuo, questo può essere eliminato mediante acqua fredda. 

Cera brasiliana

Come si evince dal nome, questa tipologia di ceretta giunge proprio dal Brasile. Fino a qualche tempo fa parlando di brasiliana si pensava subito al “modello di depilazione“, con il quale si eliminavano completamente i peli dalla zona intima, lasciando solo un rettangolino al centro, e ci si serviva indistintamente di cera a caldo, a freddo od araba.

Per ottenere questo tipo di cera, si usano prevalentemente ingredienti naturali. Si procede poi a stendere la cera sulla cute, mediante una spatola, a temperatura media, facendo poi asciugare il composto, così che vada ad inglobare tutti i peli, anche i più corti.

Ad asciugatura completata, la cera va rimossa effettuando uno strappo secco, senza servirsi delle strisce, provocando molto meno dolore delle precedenti. A dispetto di quelle appena citate, la ceretta brasiliana risulta essere alquanto più costosa.

Controindicazioni della ceretta

Anche se in sé per sé la ceretta, qualunque tipologia si scelga, annovera molti vantaggi, possiede al contempo alcuni svantaggi, in quanto non può essere adoperata da tutti e può generare dei danni.

Tra le principali controindicazioni troviamo:

    • E’ dolorosa, prevalentemente se effettuata da persone non esperte, in quelle aree più sensibili, come le ascelle, l’inguine e le parti intime, oppure se effettuata poco prima del ciclo mestruale.
    • Evitare in caso di brufoli, capillari vene varicose, in quanto il caldo genera vasodilatazione oppure rottura dei capillari quando avviene lo strappo.
    • Deve essere effettuata con cautela se si possiede una pelle sensibile, o per meglio dire, quando è sottile, fragile, secca o dal colore chiaro. Lo strappo può anche generare rossori ed irritazioni.
    • Può generare la comparsa dei peli incarniti, prevalentemente se fatta spesse volte, andando ad indebolire il pelo, il quale non riesce più ad uscire in superficie restando intrappolato al di sotto, generando poi infiammazioni e rossore.
    • Incrementa la sensibilità cutanea alle radiazioni UV, motivo per cui non bisogna mettersi al sole successivamente alla depilazione, oppure adoperare creme solari con protezione alta, così da scongiurare la formazione di rossori e macchie scure.
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