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Alimentazione Giapponese: che cos’è, come funziona, benefici e controindicazioni

Alimentazione Giapponese: che cos'è, come funziona, benefici e controindicazioni

L’alimentazione giapponese risulta essere una tipologia di dieta che prevede prevalentemente l’assunzione di cibi ricchi in fibre ed antiossidanti, tipo riso, soia, alghe e tè.

I piatti principalmente prediletti sono proprio quelli della tradizione orientale, come sushi, sashimi od onigiri.

Che cos’è e come funziona l’alimentazione giapponese?

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L’alimentazione giapponese, come appena accennato, prevede proprio l’assunzione di piatti e cibi tipici in Giappone. Si tratta di un regime alimentare alquanto differente da quello occidentale, in quanto molto associato a tradizioni antiche con alla base alimenti tipo il gohan, ovvero il riso, cibo rappresentativo della loro cucina e presente in ogni pasto, oppure il tè, con la sua cerimonia da ben 40 minuti.

Per la tradizione nipponica, il cibo è proprio una medicina, altresì definita ishokudoghen, motivo per cui l’UNESCO, nel 2013 lo ha dichiarato patrimonio culturale immateriale.

Alimenti più usati

Gli alimenti adoperati per l’alimentazione giapponese sono sicuramente semplici leggeri, per cui cotti al vapore oppure bolliti ed in pochi casi fritti. I cibi che è più probabile vedere all’interno di questo regime alimentare sono:

  • Riso integralequale alimento di base e presente in molti piatti come il sushi, molto noto anche in Occidente. Il riso integrale va cotto al vapore o lessato, ed è assumibile tranquillamente da chi soffre di celiachia.
  • Pesce, quale fonte proteica maggiormente prediletta in Giappone, e non le carni, con grande prevalenza di salmoni, tonni, anguille, sgombri, pagelli, gamberi, granchi ed ulteriori pesci e crostacei di fiume e mare.
  • Alghe, come la varietà Kombu, Nori e Wakame utilizzabili in differenti piatti.
  • Soiaquale fonte proteica principale in Giappone, ed assunta in forma di fagioli, od edame, formaggio o tofu, e germogli. Questa la si usa anche come salsa per condire o in forma di pasta, denominata miso.
  • Tè verdequale bevanda principale e servita con ogni pasto.
  • Sakè, quale bevanda alcolica ottenuta attraverso la fermentazione del riso.

Oltre questi si mangiano anche molte verdure legumi tipo melanzane, fagioli rossi, bambù, ravanelli, zenzero, cavolo nero, cavolo cappuccio, patate, carote e funghi.

Benefici dell’alimentazione giapponese

Molti dei benefici associati all’alimentazione giapponese sono attribuibili alle proprietà presenti all’interno degli alimenti proposti, nonché alla loro modalità di cottura a vapore più leggera e con meno grassi.

Tra i principali benefici attribuibili a questo tipo di alimentazione troviamo:

  • Controllo di colesterolo trigliceridi, grazie alla cottura a vapore povera di grassi, ma anche grazie ad alimenti come soia e pesce ricchi di omega 3 ed omega 6 implicati proprio nella riduzione dei suddetti.
  • Combatte sovrappeso ed obesità, visto l’alto consumo di nutrienti presenti in cereali, frutta, verdure, pesce e soia, in quantitativi adeguati e grazie alle tipologie di cotture sane.
  • Regolarizza il transito intestinale, vista l’alta assunzione di riso integrale, cereali, verdure e frutti ricchi in fibre.
  • Consente di prevenire l’insorgenza di tumori, ciò dovuto agli elevati quantitativi di antiossidanti in tè verde e verdure, e di estrogeni vegetali in soia e tofu. La scarsità di grassi saturi consente inoltre di non innalzare il colesterolo generando infiammazioni ed invecchiamento delle cellule.
  • Previene disturbi cerebrali cardiovascolari, visto il ridotto quantitativo di grassi saturi e l’elevato contenuto di acidi grassi essenziali e sali minerali, in grado di proteggere il corpo da infiammazioni e quindi patologie cardiovascolari e degenerative.

Controindicazioni dell’alimentazione giapponese

Come visto i benefici dell’alimentazione giapponese sono molteplici, ed al contempo, le controindicazioni molto limitate. Il gran numero di queste possono essere associate all’assunzione della salsa di soia, la quale contiene molto sale, per cui sconsigliata per:

  • Persone afflitte da ipertensione arteriosa, visto che ne potrebbe incrementare la pressione del sangue.
  • Persone afflitte da ritenzione idricavisto che il sale è proprio sconsigliato in questi casi.

L’alimentazione giapponese viene anche sconsigliata in caso di gravidanza, visto che l’alto contenuto di sale potrebbe generare un aumento della pressione pericoloso per il bambino. Anche delle preparazioni, tipo sushi, sashimi cirashi sono controindicate perché contenente pesci crudi che potrebbero generare tossinfezioni alimentari al nascituro.

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