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Té Nero: proprietà, utilizzi e controindicazioni

Té Nero: proprietà, utilizzi e controindicazioni

Il tè nero è un tipo di tè che si ottiene dalle foglie della pianta Camellia sinensis, dalle cui foglie si ottiene anche il tè verde.
La differenza tra i due tipi di tè sta nella lavorazione a cui vengono sottoposte le foglie: per produrre il tè nero, infatti, le foglie vengono dapprima fatte macerare, poi vengono essiccate, arrotolate e tritate. Questo processo comporta l’ossidazione e la fermentazione del tè, che sviluppa così un colore scuro e un sapore deciso.

La pianta Camellia sinensis, appartenente alla famiglia delle Theacee, è originaria della Cina. I coloni inglesi, tuttavia, la importarono in un primo momento in Inghilterra, per poi iniziare a coltivarla nell’Isola di Ceylon, l’attuale Sri Lanka, con esiti molto positivi grazie al clima favorevole alla coltivazione.

Proprietà del tè nero

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Come gli altri tipi di tè, il tè nero è in grado di apportare diversi benefici all’organismo, che lo rendono immancabile nel nostro regime alimentare!
In primo luogo, il tè nero è una bevanda estremamente poco calorica (100 grammi di tè nero contengono solo una caloria), e ciò la rende adatta ad essere consumata come spuntino tra i pasti insieme ad un frutto!

Non solo, il tè nero, poiché in grado di regolare gli zuccheri nel sangue, è anche in grado di placare la voglia di dolci e velocizzare il metabolismo. Infatti gli ultimi dati in materia ci rivelano che i paesi con un alto consumo di tè nero hanno anche i più bassi livelli di persone affette da obesità. Il tè nero è anche un valido alleato contro la dissenteria: una tazza di questa bevanda con l’aggiunta di un po’ di succo di limone avrà un effetto astringente.

Il tè nero ha inoltre suscitato l’interesse del mondo scientifico per diversi aspetti, vediamo quali!

Una ricerca scientifica condotta dai ricercatori svizzeri del Data Mining International di Ginevra e pubblicata sulle pagine del prestigioso British Medical Journal rivela come il tasso d’incidenza del diabete di tipo 2 sia notevolmente inferiore nei Paesi dove si beve più tè nero, ossia Irlanda, Regno Unito e Turchia. Non è ancora chiara la correlazione tra consumo di tè nero e incidenza del diabete, ma potrebbe essere associata alla capacità di regolare gli zuccheri nel sangue. Un’altra ricerca, resa pubblica dal’ US National Library of Medicine -National Institutes of Health, ha rivelato come assumere regolarmente tè nero riduca del 7,5 % i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, contrastando l’insorgenza di malattie cardiache coronariche.

Un ulteriore studio, pubblicato su WebMD sostiene l’efficacia dei polifenoli contenuti nel tè nero nel contrastare gli effetti negativi che radicali liberi, prodotti di scarto che si formano all’interno delle cellule,hanno nel nostro organismo.

Effetti collaterali del tè nero

Esistono diverse controindicazioni associate ad un elevato consumo di tè nero; in particolar modo, dovrebbero astenersi dall’utilizzo di tè nero i soggetti affetti da nervosismo, ipotensione, tachicardia ed ansia, poiché, analogamente al caffè, il tè nero agisce da stimolante, che quindi può indurre stati di insonnia o agitazione. Per questo motivo, se ne sconsiglia il consumo anche ai bambini: per loro sono indicate bevande più “leggere” come una camomilla o una tisana rilassante.

Grandi quantità di tè nero, soprattutto durante i pasti o a distanza ravvicinata da essi, sono inoltre sconsigliate agli anemici: questo perché contiene una grande quantità di tannini, i principali responsabili dell’inibizione dell’assorbimento del ferro, soprattutto di quello proveniente da fonti vegetali (legumi e verdura a foglia verde, per esempio). Per ovviare a questo problema, si consiglia di consumare questa bevanda un’ora prima o un’ora dopo i pasti.

Anche le donne in gravidanza ed i soggetti affetti da patologie renali non dovrebbero farne largo uso: si consiglia di consultare il proprio medico riguardo le quantità opportune da consumare.

Un abuso di tè nero può portare ai seguenti disturbi:

  • Insonnia;
  • Ansia;
  • Aumento della frequenza respiratoria;
  • Cefalea;
  • Aritmia;
  • Nausea e vomito;
  • Nervosismo e irrequietezza;
  • Ronzio nelle orecchie;
  • Tremori.
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