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Meteoropatia: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Meteoropatia: che cos'è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Risultante essere un gruppo di fastidi psico-fisici connessi a mutamenti climatici, stagionali ed atmosferici (come la temperatura, l’umidità, il vento, la compressione atmosferica e le precipitazioni) è la meteoropatia.

Che cos’è la Meteoropatia?

Solitamente tali mutazioni causano un esaurimento dell’organismo e coloro che risultano essere maggiormente sensibili hanno difficoltà a superare tali modificazioni risentendo pertanto indisposizione. Soggetti a tale patologia risultano essere maggiormente i soggetti femminili e gli anziani solitamente affetti da ulteriori sintomatologie come: ipertensione, reuma, stati depressivi, cefalgia, ecc…

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Le peculiari sintomatologie risultano essere il malessere alla cervice, cambiamenti d’umore, affaticamento, assopimento, complessiva di concentramento e disturbi mnemonici, cardiopalmo, dolenza agli arti e malessere allo stomaco. Solitamente, il soggetto affetto da meteoropatia manifesta una sensazione di indisposizione acuta causa del cambiamento climatico e della velocizzata mitigazione alla quale segue la mancanza di sintomatologie.

Tuttavia, date le differenti sintomatologie, non vi è una terapia peculiare connessa a tale sindrome sebbene risulti probabile utilizzare prodotti farmacologici calmanti ed antistaminici così come fare ricorso a trattamenti naturali al fine di alleviare i fastidi.

Coloro che sono maggiormente soggetti a tale sindrome risultano essere i soggetti maggiormente affetti da eccessivo esaurimento nonché soggetti neurolabili e dunque ipersensibili ed emotivi aventi difficoltà ad adattarsi agli avvenimenti. Solitamente, inoltre, avvenimenti negativi incrementano il subentro di tale sindrome, come ad esempio: cordoglio, ripudio, esaurimento, complessità nel trovare un’occupazione, competizione lavorativa e contaminazione.

Il sesso e l’età non compromettono lo stato di tale sindrome. Ciò nonostante, i soggetti maggiormente affetti risultano essere gli anziani, i giovani, i soggetti femminili e coloro affetti da malattie croniche e degenerative (come per esempio, cardiopalmo, tachicardia, crisi ipertensive ecc..). Per tale motivazione, tale sindrome si contraddistingue in due stadi:

  • lo stadio iniziale, che compromette lo stato salutare di ciascun soggetto manifestando fastidi causa mutamenti del tempo;
  • lo stadio secondario, i cui fastidi risultano connessi a patologie che si aggravano col decorso temporale. In questo caso sono colpiti maggiormente gli anziani e coloro che sono stati affetti da lesioni muscolari e alla costruzione scheletrica, nonchè aventi disturbi al cuore, patologie croniche e degenerative, ecc.;

Causa della Meteoropatia

Spesso connessi a tale sindrome risultano essere gli ormoni dell’ipotalamo, dell’ipofisi, della tiroide e del surrene. Il movente che influisce maggiormente risulta essere l’eccessiva illuminazione naturale. Per tale motivazione, successivamente a tali sintomatologie, il corpo dà il compito alle ghiandole neuroendocrine ed al cervello di abbassare ed eliminare totalmente i disturbi connessi a fattori esterni.

Nei casi dunque di mutamenti drastici, l’ipotalamo ordina in maniera scorretta alle ghiandole neuroendocrine, mentre, in ulteriori moventi, tale sindrome risulta connessa all’eccessiva funzione del cervello, causa spesso di ansia e depressione.

Ulteriori soggetti contrariamente manifestano la riacutizzazione ed il peggioramento delle patologie connesse al reuma, alle articolazioni, agli eczemi, alle lesioni scheletriche ecc. L’eccessiva sensibilità, invece, tende ad essere connessa all’esaurimento causa spossatezza, debilitazione organica ed agitazione.

Sintomi della meteoropatia

Le sintomatologie connesse a tale sindrome risultano diversificate e variano in base alla gravità ed al paziente affetto nonché da ulteriori fattori avversi. Solitamente, l’eccessivo calore dell’estate causa malessere alla cervice e disturbi del sonno con conseguente comparsa di malessere allo stomaco, cardiopalmo ed affanno.

Tuttavia, gli stessi venti invernali e l’umidità compromettono l’umore, le funzioni mnemoniche e l’acutizzazione della dolenza artro-reumatica. Ulteriori fastidi connessi alla sindrome meteoropatica risultano essere la tensione, l’irrascibilità, l’astenia e l’insonnia. Anche i mutamenti climatici causano l’acutizzazione depressiva specialmente cronica causa di eccessiva ansia e malinconia. Le sintomatologie maggiormente frequenti risultano essere connesse all’umore, all’astenia, all’assopimento, alla cefalgia, all’eccessivo sudore, al voltastomaco, alle vertigini, alla complessità di concentramento, all’accrescimento dei dolori articolari e muscolari alla difficoltà digestiva.

In aggiunta, compromettono anche la funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio con una ridotta compressione del sangue, ipertensione, tachicardia e dolenza retrosternale. Tuttavia, risulta opportuno tenere a mente che col passare del tempo, se non trattata, la sindrome potrebbe aggravarsi, aggravando pertanto anche le patologie di cui era precedentemente affetto il soggetto.

I fastidi, ciò nonostante, hanno una durata che non supera le 72 ore precedenti all’agitazione. Laddove però ne fosse già in corso un’altra, il soggetto poco dopo può risentire un ulteriore disturbo con sintomatologie però asintomatiche.

Possibili cure per la meteoropatia

Non vi sono terapie a base di prodotti farmacologici capaci di eliminare tale sindrome sebbene risulti possibile trovare metodologie che affievoliscano le sintomatologie mediante calmanti dell’ansia ed antidolorifici. Nel caso di meteoropatia cronica risulta opportuno svolgere una prognosi al fine di evidenziare la terapia migliore.

Nei casi in cui vi è astenia e debolezza, risulta ottimale ricorrere ad integratori vitaminici congiunti alla somministrazione di integratori a base di magnesio specialmente se si tratta di donne. Ulteriori trattamenti risultano essere l’agopuntura, il training autogeno, l’omeopatia nonché lo yoga specialmente nei casi di dolenza cronica. Ottimale risulta essere anche l’idroterapia mediante l’utilizzo di essenze ed integratori fitoterapici composti da ginseng, eleuterococco e passiflora.

Tuttavia, al fine di salvaguardare il proprio corpo da tale sindrome risulta opportuno prestare attenzione a dei piccoli accorgimenti che prevedono l’utilizzo di indumenti giusti ovviando le uscite nelle giornate d’inverno maggiormente fredde ed umide nonché nei periodi di allergia precedendo la stessa con l’utilizzo di farmaci antiallergici.

Si consiglia inoltre di svolgere docce con l’uso di acqua calda e fredda al fine di abituare il corpo alla termoregolazione. Ottimale risulta inoltre essere l’esercizio fisico.

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