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Ginseng: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Ginseng: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Il Ginseng dal latino Panax ginseng fa parte delle Araliaceae, e presenta svariate proprietà adattogene e funge da antistress. Le sue proprietà ipoglicemizzanti lo rendono un ottimo alleato nella cura del diabete mellito.

Cos’è il Ginseng?

Il ginseng trova la sua culla nell’Asia Orientale tra Corea, Cina del Nord e Siberia orientale, ma anche nel Nord dell’America. Favorisce un clima tipicamente freddo. La tipologia di ginseng che più comunemente si rintraccia è quella appartenente alla fascia del Vietnam del Panax.

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Il ginseng è una pianta inesauribile alta dai 30 ai 38 cm. Ha un fusto liscio ma con la presenza di verticilli che vanno da i 3 ai 5cm. Presenta delle foglie piatte, con leggere dentature lunghe dai 7 ai 20cm e larghe dai 2 ai 5cm.
Il suo rizoma è affusolato e polposo, la palmatura al vertice gli dona quasi una forma umana. La sua infiorescenza può risultare disadorna o ramificata in 1 o 3 ombrelle contenente dai 15 ai 30 fiori.

I suoi fiori sono androgini e le sue corolle assumono un colore verde/giallo.
Infine il suo frutto non è altro che una drupa grande quanto un pisello a forma di globo, dal colore viola e con una superficie tersa e levigata, e che presenta due semi.

Alcuni cenni storici

Panax è una parola di origine greca che nasce dall’unione di  pan“tutto” e akèia “cura” (troviamo riscontri anche nel termine italiano “panacea” che vuol dire cura per ogni tipo di male).
Ginseng è una parola di origine cinese rènshēn e vuol dire “Pianta dell’uomo”, questo deriva dal fatto che secondo la teoria delle Segnature, la pianta ha la particolare forma di uomo.

È partendo da questa teoria che il ginseng viene coltivato al fine di fargli generare queste radici che vadano a dare forma all’uomo con il suo busto, i suoi arti, la sua testa e così via. Coloro che riescono a dar vita ad una forma quanto più veritiera possibile, mette in commercio questi prodotti a prezzi da capogiro.

Secondo la medicina tradizionale cinese, il ginseng possiede tutti le qualità possibili tra cui elisir di giovinezza, proprietà terapeutiche, preventive, curative ed energizzanti. Da millenni si scrive di queste proprietà nei più antichi libri appartenenti alla medicina tradizionale, a partire già dell’era cristiana.

Proprietà del Ginseng

Le particolari proprietà del ginseng sono ubicate nelle sue radici. Vi ritroviamo grandi quantitativi di:

  • vitamine
  • olio essenziale
  • polisaccaridi (panaxani)
  • saponine triterpeniche (conosciute anche come ginsenosidi che non sono altro che i principi attivi che si ritrovano all’interno delle droghe)

Ritroviamo inoltre proprietà tonificanti ed adattagone; queste proprietà facilitano al nostro corpo l’adattamento allo stress facendo in modo di rinvigorire il sistema immunitario, endocrino e nervoso andando anche ad ottimizzare le potenzialità del nostro corpo nonché della nostra mente.

La sua proprietà adattagone fanno sì che si noti un perfezionamento nelle risposte del cervello e del surrene, va ad aumentare la forza di resistenza del nostro corpo di fronte a soluzioni nocive di origine chimica, fisica, meccanica, farmacologica e biologica.

Ad oggi gli studi fatti su questa particolare pianta risultano molteplici, tant’è vero che si è scoperto che il ginseng ha la capacità di condizionare l’asse ipotalamo-ipofisi incrementando così la liberazione di ACTH, che non è altro che un ormone che favorisce la liberazione surrenale di cortisolo o meglio conosciuto come “ormone dello stress“.

Inoltre il cortisolo va a favorire l’unione tra glicogeno e proteine presenti nella fascia muscolare andando così a sollecitare le funzioni del sistema immunitario; ciò consente al nostro corpo di difendersi in maniera più ottimale dagli agenti atmosferici, nonché dalle intossicazioni chimiche e dai troppi sforzi.

Sono state più volte rese note anche le sue proprietà ipoglicemizzanti che vanno a favorire una diminuzione ematica degli zuccheri (nel momento in cui vi sia presenza di diabete mellito).
L’unione pancreatica di insulina nonchè l’accrescimento di trasportatori del glucosio all’interno del fegato, sono agevolati dai ginsenosidi; mentre ritroviamo i panaxani (polisaccaridi) che fanno in modo di ridurre l’unione degli zuccheri a stato epatico, andando ad incrementare così l’uso nei diversi tessuti risiedenti nel nostro corpo.

Il ginseng agisce inoltre da stimolante sui vari sistemi, mediante la sua capacità di incrementare, seppur in maniera temporanea, le varie funzioni, determinando così un’ottimizzazione dei riflessi, velocizzazione alla reazione nervosa, diminuzione di fatica mentale nonché un conseguente incremento della resistenza fisica e mentale (ottimo per tutti quei soggetti che studiano oppure che fanno sport).

Aggiunto alla lista dei cibi afrodisiaci, soprattutto per gli uomini, il ginseng è considerato capace di incrementare desiderio e funzioni sessuali. Si è giunti a questa conclusione, poichè si pensa che il ginseng sia in grado di incrementare la liberazione ossido nitrico dalle cellule endoteliali dei corpi cavernosi presenti all’interno del membro maschile; la vasodilatazione sembrerebbe favorire un’erezione molto più  potente.
La medicina cinese attribuisce queste proprietà afrodisiache soprattutto al ginseng rosso (diventa di colore rosso solo perché la radice viene lavorata con il vapore e poi sottoposta ad essiccazione).

Utilizzi del Ginseng

Il ginseng trova il suo maggiore utilizzo in estratto molle del quale si consiglia un’assunzione di circa 30-40 mg al giorno, in pillole da assumerne almeno 2 al giorno o in tintura madre dove vediamo un dosaggio di 30 gocce 1 o 2 volte al giorno.

In ogni caso delle varie soluzioni viene raccomandato un utilizzo che non vada a superare le 16 di sera, questo affinchè non si vada ad incorrere in problemi di insonnia.

Controindicazioni sul Ginseng

Nel caso in cui un soggetto abbia problemi di ipertensione, tachicardia palpitazioni, insonnia, ansia, tremori, mal di testa, convulsioni, serie malattie psichiatriche, gravidanza e allattamento l’assunzione di ginseng viene altamente sconsigliata.

Vi possono inoltre essere delle controindicazioni andando ad associare il ginseng a farmaci anticoagulanti e con la fenelzina (principio che si trova in qualche farmaco), ma anche con farmaci ipoglicemizzanti ed insulina; diventa in questi casi inopportuno l’uso di ginseng.

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