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Cure Termali: cosa sono, tipologie, benefici e controindicazioni

Cure Termali: cosa sono, tipologie, benefici e controindicazioni

Risultanti essere trattamenti strutturati sull’uso di acque termali, spesso coese ai fanghi, che conferiscono molteplici benefici agli organi e agli apparati, sono le cure termali.

Cosa sono le cure termali?

Codeste tendono ad essere adoperate al fine di curare molteplici patologie, qualunque essa sia la fascia d’età.

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Si presentano di tipologia idropinica, ossia le acque tendono ad essere somministrate sotto forma di bevanda, o le acque tendono ad essere adoperate al fine di intingersi oppure svolgere inspirazioni ed irrigamenti.

Si presentano pertanto quale complesso di trattamenti terapici che operano la funzione benevola di differenti tipi di acque, al fine di curare affezioni di differente varietà che intaccano i differenti organi ed apparati. I trattamenti tendono ad essere adoperati non solo al fine di risoluzionare la patologia, altresì specialmente al fine di agevolarne i sintomi, allentare l’aumento della patologia e agevolare lo stato psico-fisico del soggetto.

Dunque determinati soggetti hanno la possibilità di beneficiare in maniera totalmente gratuita delle cure termali, poiché aventi convenzione e sovvenzione. Coloro che non possono beneficiarne gratuitamente, possono ugualmente sottoporsi dei trattamenti termali saldando totalmente il costo del ticket oppure metà.

Tipologie di cure termali

I trattamenti termali risultano interni ed esterni e si presentano differenti a seconda della tipologia di acqua adoperata.

Crenoterapia interna

I trattamenti termali risultano divisi a seconda della tipologia di uso svolta dalla medesima acqua.

Fanno parte della crenoterapia interna risultano essere:

  • trattamento idropinica, ossia l’acqua termale adoperata sotto forma di bibita da deglutire;
  • trattamento inalatoria, ossia le acque termali tendono ad essere inspirati dal soggetto mediante dispositivi similari all’aerosol;
  • trattamento inalatorio, adoperando i benefici delle acque termali attraverso tecniche di aerosol e nebulizzanti. Si adopera al fine di curare affezioni alle vie respiratorie come bronchite cronica, faringite, laringite, sinusite e broncopneumopatia cronica ostruttiva
  • irrigazione, ossia l’acqua fluisce internamente alle cavità del corpo del soggetto.

Crenoterapia esterna

All’interno della crenoterapia esterna che risulta essere quella maggiormente adoperata, fanno parte codeste metodiche di trattamento:

  • talassoterapia, ossia trattamento costituito da acqua di mare e acque bromo-iodiche che hanno all’interno sciolti differenti sali minerali, soprattutto iodio, bromo e cloruro di sodio. Tende ad essere adoperata al fine di curare i reumatismi, le affezioni respiratorie e dermatologiche, come eczemi, dermatiti, psoriasi ed eritemi, dolenza alle articolazioni, rachitismo infantile e problematicità dell’apparato genitale femminile;
  • antroterapia, la quale tende ad essere eseguibile internamente ad una caverna oppure antro, all’interno del quale ci sono temperature alte con ridotta umidità oppure temperature medie con elevata umidità. L’antroterapia opera sotto forma di sauna e dunque agevola il miglioramento delle problematicità circolatorie, affezioni respiratorie e agevola l’esteticità cutanea;
  • balneoterapia, ossia il soggetto tende ad essere intinti all’interno delle acque termali oppure dell’acqua di mare;
  • fangoterapia, ossia vengono posti sul soggetto i fanghi i quali risultano essere impacchi costituiti da composti di argilla e acqua termale. Gli impacchi con una grandezza che va dai 10 ai 12 cm tendono ad essere posti sul corpo oppure sull’area da curare per una tempistica di mezz’ora. Dopo questo lasso temporale si elimina l’impacco e il soggetto deve immergersi all’interno delle acque termali per 1 ora affinchè venga incrementata la funzione di cura antecedentemente svolta dai fanghi. Risultano raccomandati al fine di combattere gli inestetismi della cellulite, la cute a buccia d’arancia, la fibromialgia, le patologie reumatiche croniche infiammatorie ed extra articolari, per le differenti tipologie di artrosi come l’artrosi cervicale, la broncopneumopatia cronica ostruttiva e per la cura dell’osteoporosi.

Le acque termali

I trattamenti termali in aggiunta si differenziano a seconda della tipologia di acque adoperate e a seconda dei tipi di minerali all’interno del quale vengono sciolti. ù

Le acque termali risultano divise in:

  • oligominerali, ossia acque termali aventi un ridotto quantitativo di sali minerali. Per codesta motivazione risultano favorenti la diuresi ed ottimali per quanto concerne la cura dei calcoli renali, gotta, piorrea e iperuricemia. Spesso si usano all’interno, ossia di deglutiscono;
  • mediominerali, aventi un quantitativo medio di sali minerali sciolti fra i quali potassio, magnesio, sodio e calcio. Presentano azione favorente la diuresi pari al quantitativo di sali minerali in essa presenti e tendono ad essere adoperati nella fase di gestazione, nei soggetti affetti da diabete e per la cura dell’osteoporosi. Similmente agli oligominerali, si deglutiscono;
  • minerali, e dunque acque all’interno del quale vengono sciolti differenti qualitativi e quantitativi di sali minerali. Codeste acque si utilizzano per la cura di differenti patologie e risultano utilizzate per via inalatoria, irrigazioni, bagni e risultano ulteriormente deglutibili.

A seconda dei tipi di minerali all’interno del quale vengono sciolti, risulta possibile beneficiare di acque termali, quali:

  • alcaline, ossia con un pH maggiore a 7, codeste acque presentano una preponderante potenzialità di idratazione e risultano adoperate non soltanto internamente ma anche esternamente. Peculiari patologie per il quale risultano raccomandate risultano essere malattie infiammatorie della cute, psoriasi, essiccazione della cute, eczema, emorroidi, problematicità della circolazione, fegato defaticato, diabete, artrite, epatite, gastrite e cefalea cronica, così come cura anti-age e rinnovamento cutaneo;
  • acidule, ossia aventi pH al di sotto di 7 e abbondanti di anidride carbonica, codeste acque tendono ad essere adoperate internamente al fine di curare patologie come gastriti, diabete, artrite, renella e problematicità digestivi;
  • carboniche, aventi all’interno anidride carbonica, bicarbonato e acido carbonico, codeste acque si utilizzano soltanto esternamente e risultano consigliate al fine di trattare cellulite, problematicità della circolazione e pressione alta
  • calciche, ossia abbondanti di calcio, codeste acque risultano efficienti per un utilizzo interno, specialmente per coloro che hanno problematicità di osteoporosi oppure per i soggetti in fase di gestazione e climaterio;
  • bicarbonate, ossia acque che nascono dalle rocce calcaree dove prelevano elevati quantitativi di minerali, come bicarbonato di sodio oppure di calcio in differenti quantitativi. Tendono ad essere adoperati sotto forma di bevanda per quanto concerne calcolosi biliari, gastriti croniche, diabete, gotta e riacquisire sali minerali smarriti successivamente allo sport oppure alla fuoriuscita di sudore;
  • magnesiache, ossia aventi all’interno magnesio. Codeste acque si adoperano internamente poichè svolgono funzione calmante e risultano adoperabili sotto forma di prevenzione dallo sviluppo di placche aterosclerotiche data la potenzialità di comportare l’allargamento delle arterie;
  • clorurate, pssia acque che hanno internamente cloruro di sodio e che tendono ad essere adoperate al fine di curare problematicità intestinali e apportare nuovo equilibrio all’organismo nonchè svolge azione depurativa del fegato e delle vie biliari. Si utilizzano soprattutto sotto forma di bevanda;
  • radioattive, ossia aventi radon, una sostanza radioattiva. Hanno la funzione di ripristinare l’equilibrio del sistema nervoso, sebbene tendono ad essere utilizzate ulteriormente al fine di trattare la gotta, le patologie ginecologiche, le allergie, le artropatie e l’asma bronchiale. Tendono ad essere adoperate soprattutto per quanto concerne bagnatura, adacquamento e  inspirazione;
  • ferruginose oppure arsenicali, ossia aventi quantitativi differenti di ferro e arsenico. Tendono ad essere adoperati esternamente ed internamente e utilizzati al fine di curare patologie come anemia sideropenica, nevriti e affezioni cutanee;
  • sulfuree, ossia abbondanti di differenti componenti contenenti zolfo, di cui determinati sprigionano una particolare profumazione di uova perdute causa della compresenza di idrogeno solforato. Codeste acque si adoperano esternamente al fine di curare qualunque affezione della cute oppure internamente al fine di curare affezioni alle vie respiratorie e ginecologiche;
  • solfate, le quali contrariamente a quelle antecedenti hanno  internamente zolfo. Risultano adoperate soprattutto sotto forma di bevanda al fine di curare patologie gastrointestinali croniche, al fine di purificare il fegato e i reni, sebbene risultano adoperabili ulteriormente esternamente al fine di rafforzare i capelli e la pelle mediante inspirazione al fine di incrementare le sintomatologie patologie alle vie aeree come laringite, sinusite, asma bronchiale e faringite;
  • fluorate, aventi all’interno tassi differenti di fluoro, ottimale da somministrare sotto forma di bevanda oppure esternamente al fine di curare osteoporosi e problematicità dello sviluppo.

Benefici delle Cure Termali

Mediante i trattamenti termali risulta probabile curare molteplici patologie che intaccano differenti organi ed apparati.

Le cure risultano essere esterne oppure interne.

Generalmente qualsiasi patologia per il quale tendono ad essere predilette conferiscono efficienza dai differenti quantitativi e qualitativi di minerali sciolti all’interno di ciascun tipo di acqua all’interno dei fanghi.

Patologie della respirazione

Le acque termali, se somministrate attraverso aeresol oppure nebulizzanti, risultano ottimali al fine di curare affezioni alle vie aeree come bronchite cronica, sinusite, broncopneumopatia cronica ostruttiva. I gas delle acque termali, abbondanti di sali minerali, intasano le vie aeree e coagulano i muchi.

Attraverso la funzione antinfiammatoria l’acqua termale risulta essere specialmente efficiente al fine di combattere la sinusite, la quale si presenta come infiammazione dei seni paranasali.

Patologie cardiovascolari

Risultano essere le acque carboniche, i tipi di acqua maggiormente adoperati al fine di combattere le patologie cardiovascolari.

Abbondanti di anidride carbonica, bicarbonato oppure acido carbonico, codeste acque adoperate esternamente abbassano la vasocostrizione, mettendo in azione i vasi capillari e dunque incrementando la circolazione e il rimpatrio venoso, ossia la rapidità di rimpatrio al muscolo cardiaco del sangue.

Tendono dunque ad essere adoperate al fine di trattare flebiti oppure insufficienze venose.

Patologie ginecologiche e dell’apparato urinario

Le acque termali salsobromoiodiche operano azione essenziale per quanto concerne affezioni ginecologiche e di minzione. Mediante l’aerosol oppure adacquamento vaginali delle acque abbondanti di codesti minerali tende ad essere conservato il fisiologico pH vaginale e mantenuto il corretto quantitativo di muco cervicale, il quale osteggia l’eventuale subentro di infezioni alle mucose vaginali.

La crenoterapia si presenta pertanto raccomandata al fine di rimuovere i fastidi della menopausa, come secchezza vaginale, irregolarità mestruali, incrementando l’eventuale subentro di patologie benevoli quali fibromi, miomi ed affievolendo infiammazioni dell’apparato urinario quali cistiti e ovariti nonché infezioni da batterio quali la candidosi.

Patologie gastrointestinali

Somministrate sotto forma di bibite, le acque minerali risultano essere benevoli al fine di contrastare patologie come il colon irascibile, stipsi e irregolarità intestinale. La somministrazione dell’acqua, dunque, istiga la peristalsi intestinale e la contrazione del duodeno nonché del colon, regolamentando dunque fattori di stipsi e putrefazione.

Le acque contenenti bicarbonato se somministrate a stomaco vuoto abbassano l’essiccazione acidognola dello stomaco e salvaguardando il subentro di gastriti, reflusso gastro-esofageo e ulcera gastrica.

Patologie reumatiche

Risultano essere specialmente fangoterapia e balneoterapia e raccomandati al fine di combattere patologie infiammatorie come fibromialgia, artrosi e osteoporosi.

I risultati risultano essere causa delle caratteristiche calmanti e miorilassanti causa dell’alta temperatura che agevola la vasodilatazione, incrementando il microcircolo sanguigno e agevolando l’assimilazione dei sali minerali rintracciabili all’interno dell’acqua e dei fanghi.

In aggiunta codeste cure incrementano la rimineralizzazione delle ossa e dunque agevolano il combattimento dell’osteoporosi.

Patologie dermatologiche

Le acque termali, abbondanti di acque sulfuree, risultano alquanto vantaggiose per quanto concerne la cura delle patologie della cute come dermatiti, psoriasi, essiccazione della cute, eczema ed acne. I sali sciolti all’interno dell’acqua istigano la sostituzione cellulare e agevolano la cicatrizzazione.

Le cure maggiormente raccomandate risultano essere bagno nell’acqua, fanghi e massaggi efficienti specialmente per la funzione detox e di drenaggio. Si presentano efficienti al fine di combattere la cellulite.

In aggiunta, al di là della funzione terapica, le sorgenti termali svolgono esiti benevoli per quanto concerne la riduzione dell’esaurimento dunque adoperate sotto forma di cura anti-age e di rinnovamento della cute del volto.

Controindicazioni delle cure termali

Al di là dei risultati benevoli in determinate situazioni i trattamenti termali risultano non raccomandati e dunque bisogna esaminare uno specialista antecedentemente all’avvio della cura.

Generalmente è possibile confermare che per quanto concerne problematicità renali, come insufficienza renale acuta oppure cronica, non risultano raccomandati i trattamenti contenti sorgenti termali a base di cloruro compromettono il quadro delle sintomatologie patologiche.

Nel caso si svolgano trattamenti termali contenenti acque abbondanti di fluoro risulta opportuno ovviare di svolgere trattamenti per lunghi lassi temporali in quanto compromettono le problematicità di fragilità ossea.

Nel caso in cui si abbiano tumori, risulta sconsigliato svolgere trattamenti termali poiché svolgono azione istigante dell’anabolismo e istigano ulteriormente lo sviluppo e la diffusione delle cellule tumorali.

Nel caso in cui dovessero esserci alterazioni in differenti organi, risulta raccomandabile ovviare di svolgere codesti trattamenti, in quanto la salute vitale andrebbe ad accentuarsi negativamente.

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