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Coprostasi: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Coprostasi: che cos'è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

La coprostasi risulta essere una stasi associata alle feci, all’interno del retto, con annessa solidificazione ed insecchiamento. All’origine troviamo la stitichezzaed alla coprostasi possiamo trovare associati molti sintomi, come:

Per avere una diagnosi accurata della coprostasi, risulteranno necessari:

  • Esame obiettivo
  • Esplorazione rettale digitale
  • Anamnesi
  • Test strumentale, da scegliere fra:
    – radiografia all’addome
    – clisma opaco
    – sigmoidoscopia.

Per curare la coprostasi sarà necessario un trattamento che ne elimini le cause, così da non incappare in ricadute, e terapia sintomatica, così da rimuovere tutte le feci insecchite e solide dall’intestino. Se si interviene presto, si avrò una prognosi buona.

Che cos’è il Coprostasi?

La coprostasi, conosciuta anche come “impatto fecale”, è un transito fecale lento  all’interno dell’intestino, che comporta l’accumulazione delle stesse priva di movimento, che a sua volta va a condizionare, incrementandolo, l’assorbimento dell’acqua dalle feci, rendendo queste ultime più secche.

Cause del Coprostasi

All’origine della coprostasi troviamo una difficoltosa evacuazione delle feci, ovvero la nota stitichezza. I fattori scatenanti della coprostasi sono molteplici e comprendono:

  • Elevata sedentarietà, in quanto non muoversi sempre compromette il corretto funzionamento del processo di defecazione;
  • Disidratazione, in quanto per ottenere un’adeguata peristalsi (complesso di contrazioni muscolari involontarie delle pareti del tubo digerente), c’è bisogno di una corretta idratazione;
  • Duratura assunzione di farmaci antidolorifici oppiacei, in quanto gli effetti collaterali di questi farmaci riportano anche un rallentamento del transito intestinale, portatore dall’accumulo di feci;
  • Duratura assunzione di lassativi, poiché quando vengono utilizzati in modo costante, il corpo va a sviluppare una specie di tolleranza, pertanto non risultano ottenere risultati ottimali;
  • Scarsa assunzione di fibre, mediante l’alimentazione;
  • Inabilità nel defecare quando non si è a casa, che può comportare stitichezza soprattutto in coloro che, per motivi di lavoro o per altro sono in continuo spostamento;
  • Trattenere spesso il bisogno di defecare, questo “intrattenimento” può inibire gli stimoli allo svuotamento.
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Ulteriori cause di coprostasi sono generate da molteplici malattie quali:

  • diabete mellito;
  • ipotiroidismo, una patologia tiroidea;
  • occlusione intestinale, noto anche come blocco intestinale;
  • vomito prolungato;
  • traumi al midollo spinale;
  • stress, ansia o depressione;
  • sindrome dell’intestino irritabile, o meglio colon irritabile;
  • patologie autoimmuni, come amiloidosi, lupus eritematoso sistematico, sclerodermia e celiachia;
  • patologie neurologiche, tipo sclerosi multipla o morbo di Parkinson.

Sintomi del Coprostasi

A causa della coprostasi, l’individuo avverte innumerevoli sintomi e segni, tra cui:

  • incapacità di defecare, dovuta dal duraturo ristagno delle feci e inoltre dipende molto dalla stitichezza;
  • incontinenza fecale, od encopresi, ovvero la perdita non voluta di feci, sovente presenti allo stato liquido. All’origine di quest’incontinenza ci possono essere colpi di tosse improvvisa, ma anche forti emozioni;
  • malessere addominale;
  • gonfiore addominale;
  • dolore addominale;
  • presenza di stimoli continui, senza però ottenere risultati;
  • nausea e vomito;
  • mal di testa o forti vertigini;
  • inappetenza;
  • dimagrimento, ovviamente annesso all’inappetenza.

Inoltre per quanto concerne coloro che soffrono di una grave coprostasi, in aggiunta ai sintomi indicati precedentemente, si possono manifestare anche disturbi di carattere più serio, come:

  • febbre;
  • confusione;
  • tachicardia;
  • disidratazione;
  • incremento della frequenza respiratoria;
  • agitazione;
  • incontinenza nell’urinare;
  • sudorazione eccessiva.

Diagnosi del Coprostasi

Per avere una diagnosi corretta, c’è bisogno di effettuare un’accurata analisi, che permetta di individuare anche le cause principali del malessere dovute alla coprostasi. Solitamente coloro che soffrono di coprostasi sono sottoposti a diversi esami, quali:

  • esplorazione rettale digitale, si tratta di un esame del retto effettuata da un medico o da un infermiere;
  • anamnesi, ovvero la raccolta di tutte le informazioni, che possono indirizzare il medico verso una corretta diagnosi. Durante l’anamnesi, i medici o coloro che devono effettuarla, sono soliti effettuare una serie di domande, quali:
  1. arco temporale durante il quale l’individuo non ha defecato;
  2. se durante l’ultima defecazione quest’ultimo ha riscontrato difficoltà;
  3. se vengono utilizzati lassativi;
  4. la quantità di acqua assunta durante l’arco della giornata;
  5. l’apporto di fibre quotidiane;
  6. se e quali farmaci l’individuo assume.

Oltre ai due esami precedentemente indicati, è possibile effettuare un test strumentale a scelta tra:

  • radiografia dell’addome;
  • sigmoidoscopia, esame diagnostico che prevede l’esplorazione visiva dell’ano;
  • clisma opaco, procedura medica adoperata per l’esaminazione e diagnosi di varie problematiche del colon.

Possibili cure del Coprostasi

Il trattamento della coprostasi viene effettuato attraverso due terapie:

  1. casuale, che consiste nell’eliminazione della causa che ne ha scatenato gli effetti collaterali;
  2. sintomatica, che consiste nello svuotamento dell’intestino retto dalle feci presenti.

Per quanto concerne la terapia casuale è molto importante in quanto tende a risolvere il problema alla base e mira ed evitare le possibili ricadute. Senza un’accurata terapia causale il problema dopo un periodo di tempo medio/lungo, potrebbe ripresentarsi. Nel caso in cui da una serie di svariate indagini esca fuori un utilizzo eccessivo di farmaci, che potrebbero esserne la possibile causa, sarà necessaria l’interruzione istantanea del farmaco assunto.

La terapia sintomatica consente lo svuotamento dell’intestino attraverso una serie di trattamenti che sono:

  • assunzione di un lassativo per via anale oppure per via orale, e rappresenta uno dei primi tentativi in casi di coprostasi. In caso di fallimento, vengono effettuate delle cure più drastiche;
  • rimozione manuale delle feci attraverso l’esplorazione rettale digitale, dove il medico munito di guanti, andrà a  rimuove le feci secche, entrando dall’ano;
  • clistere, che consiste nell’inserire all’interno dell’ano una sorta di bottiglietta contenente un liquido lubrificante, quale obiettivo è quello di lubrificare l’intestino ed inumidire le feci, in modo tale da farle fuoriuscire;
  • irrigazione transanale, consiste nell’inserire all’interno dell’intestino retto un tubicino, che, collegato ad un apposito macchinario, fa fuoriuscire acqua tiepida; l’acqua permette di umidificare le feci e inoltre, ne permette il corretto svuotamento.

Alcuni suggerimenti di prevenzione

Esistono alcuni rimedi preventivi per la coprostasi, suggeriti da esperti, che ne possono bloccare la comparsa, quali:

  • Assunzione di acqua in giusti quantitativi;
  • Effettuare attività fisica;
  • Provare a non trattenere la defecazione;
  • Non assumere per molto tempo ed in modo sbagliato i lassativi;
  • Evitare di assumere in maniera prolungata farmaci che provocano stitichezza.
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