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Celidonia: che cos’è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Celidonia: che cos'è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Il termine celidonia è il nome volgare del Chelidonium majus, dal greco chelidon, che vuol dire “rondine”, perchè si credeva che le rondini la usassero per curare i loro piccoli affetti da cecità.

Essa è una pianta erbacea euroasiatica appartenente alla famiglia delle Papaveracee, a fusto eretto e peloso, foglie pennatosette a fiori gialli riuniti in ombrelle. Generalmente cresce nelle siepi e nelle macerie e contiene un succo giallastro, acre e caustico, usato anche nella medicina popolare contro le verruche. Il periodo di fioritura è quello primaverile.

Proprietà e benefici della celidonia

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Lo stelo della celidonia contiene numerosi principi attivi tra cui ricordiamo gli alcaloidi (barberina, coptisina, chelidonina, sanguinarina e allocriptonina).

Originariamente veniva utilizzata per curare le malattie degli, ma, al giorno d’oggi secondo la comunità scientifica, grazie ai principi attivi, tale pianta è dotata di numerose altre proprietà.

Proprietà colagoga e coleretica

Rispettivamente, la prima provoca o facilita il deflusso della bile, mobilizzandola dai depositi di riserva nella cistifellea o nei canali intraepatici; la seconda è capace di provocare un’ipersecrezione di bile, attivandone la formazione da parte delle cellule epatiche.

Grazie ad entrambe, la celidonia è ottima per la cura di ittero, infezioni ed infiammazioni della colecisti, cirrosi, epatite cronica, calcoli e per il mantenimento della salute generale del fegato.

Proprietà sedativa

Proprio per la sua azione sedativa la celidonia calma il dolore, diminuisce lo stato di ipereccitazione e di iperattività di un organo o di un sistema. Infatti, essa può essere utilizzata contro l’insonnia ed il nervosismo.

Proprietà spasmolitica (o antispasmodica)

È una proprietà che risolve gli stati spastici, calma spasmi e convulsioni. Essa può tornare utile contro i crampi (intestinali e gastrici), asma, bronchite e pertosse.

Proprietà purgativa

Attribuita alla celidonia nel caso in cui venga utilizzata, oltre nel trattamento della stitichezza abituale, per impedire l’assorbimento o per facilitare l’eliminazione rapida di certi veleni chimici o microbici, e per espellere vermi parassiti.

Proprietà antimicotica

Ossia che ostacola lo sviluppo dei funghi, di cui fare uso soprattutto in caso di verruche, eczemi, acne, duroni, calli, dermatosi, impetigine, tumori cutanei, ulcere e tigne.

Modalità d’uso della celidonia

A seconda della proprietà che si vuole sfruttare di tale pianta e dell’uso a cui è destinata (interno o esterno), la celidonia può essere consumata in diverse forme, tra cui sicuramente quelle elencate qui di seguito.

Succo

Il succo di celidonia si prepara frantumando la pianta, protetti da guanti, e prelevando il lattice contenuto nello stelo. Di questo, devono essere applicate poche gocce, tre volte al giorno, sulla zona che si vuole trattare, possibilmente proteggendo la pelle sana circostante. Il succo può essere anche diluito in infuso di tiglio o borragine ed il metodo di applicazione è lo stesso. Viene utilizzato principalmente come antimicotico.

Infuso

Per preparare l’infuso di celidonia è necessario lasciare in infusione 5 grammi di foglie secche di celidonia in un litro di acqua bollente per qualche minuto. Va assunto tre volte al giorno e, dato il sapore amaro, può essere dolcificato con il miele. Al pari del decotto ci sono anche l’estratto fresco e le formulazioni omeopatiche. Viene utilizzato come spasmolitico e come sedativo.

Decotto

Il decotto di celidonia si ottiene lasciando macerare una manciata di foglie e gambi secchi di celidonia in un litro d’acqua. Può essere utilizzato per bagni alle mani, pediluvi (contro artrite e dolori) e per il trattamento di eczemi.

Controindicazioni della celidonia

La prima e più importante accortezza di cui tener conto in caso di assunzione di celidonia è di rispettare assolutamente le dosi ed i tempi consigliati dal medico, al quale è obbligatorio rivolgersi.

Questo perchè, in realtà, per il suo contenuto di alcaloidi la celidonia è una pianta tossica per il nostro organismo. Un consumo eccessivo o errato, infatti, potrebbe corrodere le nostre mucose intestinali. Inoltre, ne è assolutamente sconsigliata l’assunzione in gravidanza, in età infantile ed in caso di problemi al fegato.

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