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Agrimonia: che cos’è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Agrimonia: che cos'è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

L’Agrimonia o Agrimonia eupatoria, è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglie delle Rosaceae. Le sue importanti proprietà depurative ne fanno l’alleato numero uno contro i problemi al fegato.

Che cos’è l’Agrimonia?

Come appena visto, l’agrimonia è una pianta erbacea di tipo perenne, che presenta un rizoma dalle modeste dimensioni nel suo fusto eretto, a sua volta senza foglie e con un’altezza che non arriva a superare gli 80 centimetri.

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Le foglie sono di colore biancastro alla fine, e di colore verde all’apice, presentano una forma seghettata, con 2 foglioline alla base dalla forma differente, dette anche stipole, che vanno a ricoprire il fusto. I fiori sono piccolissimi, contano 5 petali e sono di colore giallo; i frutti, invece, hanno 2 acheni chiusi all’interno del tubo del calice. Vista la presenza di “uncini” su tutta la superficie della pianta, che vanno ad attaccarsi sul pelo degli animali di passaggio, la pianta viene disseminata un po ovunque.

La pianta è facilmente rintracciabile sul territorio europeo, sul territorio del sud-est asiatico e in Nord America, giungendo fino al Messico. Qui in Italia predilige maggiormente le zone montane, i margini dei boschi e i pascoli per la sua crescita, mentre favorisce di gran lunga un clima mediterraneo e le aree aperte, secche e con molto sole.

Alcuni cenni storici

L’etimologia del termine, secondo il quel questo venga dal greco “àgros” col significato di campo “monè” col significato di dimora, voglia per l’appunto dire dimora risiedente nei campi. Secondo altre testimonianze, invece, il termine altro non è che una correzione della parola Argemone, dal greco “argema”, che altro non è che una specie di papavero adoperato nella cura delle ulcere all’occhio.

La seconda parte del termine, ovvero “eupatoria”, si pensa che derivi dal nome Mitridate Eupatore; costui era infatti il re del Ponto, vissuto tra il I e il II secolo a.C, primo testatore delle qualità terapeutiche della pianta. Bisogna però tenere bene a mente che in greco “èpar – èpatos” vuol significare fegato, così come i fiori gialli della pianta ricordano la bile e, secondo la Teoria delle Segnature, la segnatura di questo colore rimandi ad antichissimi rimedi per depurare il fegato.

Ildegarda di Bingen, vissuta nel X secolo, pensava che l’agrimonia fosse uno dei rimedi maggiormente efficaci nella cura delle patologie mentali. Ella così affermava: «Se un uomo perde l’intelligenza e la ragione, si cominci col tagliargli i capelli, dopo si faccia bollire l’Agrimonia nell’acqua e con quest’acqua gli si lavi la testa; un panno contenente la stessa erba gli sarà applicato sul cuore fino a che egli prova un deliquio, gliela si metterà allora sulla fronte e nelle tempie: l’intelligenza e la ragione saranno purificate e il malato sarà libero dalla sua follia».

Culpeper, invece, nel 1652 affermò: «Il fegato è il formatore del sangue, ed il sangue colui che nutre il corpo, e l’Agrimonia è quella che fortifica il fegato».

Proprietà e Benefici dell’Agrimonia

All’interno delle sommità fiorite della pianta è possibile trovare:

  • triterpeni (acido ursolico),
  • tannini,
  • fitosteroli,
  • olio essenziale,
  • flavonoidi (apigenina, luteolina, quercitina),
  • acidi (citrico, malico, nicotinico, ascorbico),
  • vitamine (del gruppo C, K e B1),
  • glicoside amaro (eupatorina).

Tutte queste sostanze danno alla pianta la particolare azione stimolante della funzionalità epatica.

Già dai tempi più antichi, ben note sono le sue proprietà depurative, ragion per cui l’agrimonia trova un largo utilizzo nella cura delle affezioni al fegato. Le sommità fiorite della pianta hanno azione coleretica, ciò vuol dire che incrementano la secrezione biliare; ed un’azione colagoga, la quale favorisce la produzione e l’eliminazione della bile, permettendo così un migliore funzionamento dell’organo emuntore.

L’agrimonia permette la riduzione glicemica, in particolare a tutti coloro che hanno problemi di diabete alimentare lieve; è importante però ricordare che non ha un’azione insulino-simile, ragion per cui non permette una riduzione glicemica nei casi più severi.

triterpeni e i tannini ivi contenuti, fanno in modo che la pianta possa essere adoperata anche ad uso esterno. In particolare come:

  • antinfiammatorio,
  • cicatrizzante, in presenza di lesioni cutanee, piaghe, ferite, abrasioni, screpolature;
  • antisettico,
  • analgesico in molte dermopatie, in questi casi si manifesta anche la sua azione antipruriginosa e antistaminica, che si ha grazie all’acido ursolico ivi contenuto, e che agisce quasi come il cortisone.

L’agrimonia ha anche proprietà decongestionante e astringente su tessuti delle mucose, in particolare in presenza di infiammazioni agli occhi tipo congiuntivite, o al cavo orale tipo mal di gola, tonsillite, faringite e rinofaringite. Sulle affezioni delle vie respiratorie, va ad agire contro bronchite e asma, vista l’azione broncodilatatore.

Ad uso interno, i medesimi principi attivi permettono la normalizzazione di enteriti catarrali, colite, diarrea ed infezioni gastrointestinali.

Utilizzi dell’Agrimonia

Ad uso interno, è possibile assumere sia un particolare infuso, che la tintura madre di agrimonia.
Per fare un infuso dall’azione depurativa basta:

INGREDIENTI: 1 cucchiaio raso di agrimonia solo la sommità, 1 tazza d’acqua
PREPARAZIONE: Mettere l’agrimonia nell’acqua bollente e spegnere poi la fiamma. Coprire il pentolino e lasciare in infusione per almeno 10 minuti. Dopodiché filtrare il composto e bere 2 tazze di infuso al giorno, lontano dai pasti.

La posologia della tintura madre di Agrimonia è di 30 o 50 gocce messe in poca acqua, da bere dopo i pasti.

Ad uso esterno è possibile adoperare l’infuso di agrimonia per effettuare bagni oculari decongestionanti ed antiinfiammatori, ma anche gargarismi per combattere il mal di gola.

Controindicazioni dell’Agrimonia

L’agrimonia deve utilizzarsi per periodi brevi. In questi casi non sono state riscontrate particolari controindicazioni od effetti collaterali.

L’assunzione di agrimonia viene però altamente sconsigliata in caso di gravidanza ed allattamento. 

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