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Verbasco: che cos’è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Verbasco: che cos'è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Alquanto noto date le caratteristiche diuretiche, di filtrazione ed espettoranti, la pianta di verbasco risulta ottimale per contrastare problemi d’asma, bronchite, raffreddore, tonsillite, faringite e laringite.

La pianta di Verbasco

Risultante essere un arbusto biennale rientrante nel gruppo delle Scropulariacee, il verbasco ha una radica fitta nel suolo laddove il tegumento si presenta ritto e lanuto ed avente un altura pari agli 1/2 cm. Il fogliame dalla conformazione ovoidale e frastagliata è colma di peluria lanuta e di tonalità bianca. Tale fogliame tende a giungere ad un’altura pari ai 50 cm. Tende a svilupparsi da giugno a settembre, laddove presenta boccioli di grande dimensione e di tonalità giallognola tendente all’oro. Hanno 5 petali e si diramano lungo il gambo raggruppati alla sommità. Tale Verbasco tende a giungere un’altura pari ai 3 m.

Si sviluppa lungo le terre non coltivate, ai lati della carreggiata dei campi e nelle terre pietrose ed esposte ai raggi solari. Nello Stato Italiano si presenta come un arbusto presente nelle aree di mare ma ugualmente nelle zone montuose.
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Tale pianta si presenta come un arbusto avente proprietà incantate in quanto nei tempi antichi veniva adoperata per allontanare le svantaggiose profezie. Sin dai tempi antichi veniva adoperata per le caratteristiche medicamentose, specialmente per trattare patologie connesse alla respirazione. Il denominativo veniva adoperato da Plinio, il quale lo collegava alla sviluppata lanosità di tali arbusti.

Caratteristiche del Verbasco

Tale arbusto presenta caratteristiche espettoranti, disintossicanti, lassative e diuretiche. Tende ad essere adoperato per trattare patologie come bronchite, asma, tosse e sintomatologie connesse al raffreddore. Date le caratteristiche analgesiche risulta essere un eccellente composto da unire ai prodotti di cosmesi per viso e corpo. Esternamente, coopera per attenuare gli arrossamenti alla cute e alla bocca.

Risulta essere un eccellente trattamento capace di trattare le emorroidi. Tra i principi attivi presenti al suo interno vi sono mucillagini, saponine e flavonoidi. Le aree farmaceutiche di tale pianta sono presenti principalmente nel fogliame e nei boccioli e tendono ad essere sottoposti ad essiccazione nel momento in cui fioriscono. Il bocciolo tende ad essere adoperato per trattare bronchite, date le caratteristiche bechiche ed analgesiche. Il fogliame presenta caratteristiche sedative, espettoranti e rimarginanti, contrariamente alla sementa che si presenta dannosa.

Utilizzi

Di tale pianta tendono ad essere adoperate principalmente il fogliame ed il bocciolo. Tende ad essere consumato specialmente sotto forma di decotto, il quale prevede una preparazione che si ottiene portando ad infusione 1 cucchiaio di boccioli essiccati all’interno di 1 tazza di acqua rovente per una quindicina di minuti. É possibile abbeverarsi con 3/4 tazze giornaliere. L’insolvente viene invece prodotto portando ad ebollizione per circa una decina di minuti dai 5 ai 10 gr. di boccioli essiccati. Il composto ricavato tende poi ad essere adoperare al fine di attuare massaggi localizzati.

Ottimo per curare patologie connesse a raffreddori, abbeverandosi di circa due tazze durante il giorno. Tende ad essere adoperato per trattare emorroidi, utilizzando un cataplasma a base di boccioli essiccati sulla zona interessata per circa 2/3 volte al dì sino a che non si notano i primi risultati. Ottimo per curare patologie dell’epidermide, applicando applicazioni mediante l’uso di infusi sull’area soggetta. Il verbasco risulta ottimale inoltre per trattare bruciature, brufoli, pruriggine e lievi lacerazioni, bagnando uno straccio all’interno dell’infuso ottenuto e poggiandolo sull’area colpita durante il giorno, sino a che non sono riscontrabili i primi risultati. I composti di verbasco devono essere depurati precedentemente alla consumazione, poichè i peli presenti superficialmente infiammano la mucosa della cavità orale.

Avvertenze

Tale pianta non ha particolari avvertenze legati ai dosaggi terapeutici regolari, fatta eccezione per l’ipersensibilità soggettiva. Tende a non essere prescritto a soggetti in fase di gestazione e nella fase di nutrimento del neonato.

 

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