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Vischio: proprietà, utilizzi, benefici e controindicazioni

Vischio: proprietà, utilizzi, benefici e controindicazioni

Il Vischio risulta essere un arbusto alquanto eclettico per quanto concerne il settore curativo, è efficace per contrastare problemi di ipertensione e gastrointestinali, nonché fattori immunoterapici in opposizione al tumore.

Risultante essere un arbusto parassita rientrante nel gruppo delle Loranthaceae, codesto arbusto tende ad evolversi su ulteriori arbusti cingendosi ai corrispettivi rami, comportando dunque l’irruzione del tegumento e assimilando i composti nutrizionali dell’arbusto ospitante.

Tutto ciò, a sua volta, comporta il deterioramento dell’arbusto, il quale determina malformazioni strutturali. Si presenta composto da fogliame bislungo e coriacee larghe all’incirca 2 cm disposte sulla ramificazione. Presenta boccioli giallastri e bacche bianche tonde o gialle lievemente lucide con un contenuto gelatiniforme e appiccicoso.

Che cos’è il vischio?

Risulta essere un arbusto aventi rilevanti caratteristiche terapiche, come la terapia contro il cancro. Codesto arbusto, difatti, presenta efficienze per quanto concerne l’operare sotto forma di fattore immunoterapeutico contrastante del tumore.

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Ciò nonostante, tale arbusto risulta noto per le funzioni che opera per quanto concerne la sistemazione del microcircolo.

Risulta, inoltre, efficace per contrastare l’ipotensione, in quanto capace di nobilitare l’umettare del sangue al sistema nervoso e al muscolo cardiaco incentivando l’orinazione. Efficace per quanto concerne l’attenuazione di patologie gastrointestinali, la diminuzione di stress, ovviando ad eventuali affettività di respirazione. Presenta caratteristiche ansiolitiche, poiché capace di alleviare problemi di cardiopalmo e stati nervosi.

Tende ad essere un ottimale cura per contrastare l’arteriosclerosi, poichè capace di cingere la produzione di placche aterosclerotiche, capaci di stringere e/o ostacolare le arterie. Dunque, tende ad essere segnalato a soggetti aventi problemi di trombosi e embolie celebrali.

Tende ad operare la funzione emostatica efficace per contrastare eventuali problematiche di anomalia mestruale, mestruo eccessivo ed emorragia all’utero.

Svolge la funzione antinfiammatoria efficace al fine di diminuire fastidi reumatici e contrastare eventuali problemi di sciatica. Tale arbusto presenta al suo interno molteplici agenti efficaci per lo stato salutare (tra cui, mucillagini, tannini, antiossidanti, acido caffeico e ammine).

Utilizzi del vischio

Di tale arbusto tendono ad essere adoperate le bacche e le ramificazioni al fine di ricavarne infusi e gemmoderivati.

  • Gli infusi a base di vischio tendono ad essere ottenuti ponendo in un bollitore una tazza di acqua con all’interno un cucchiaio piccolo di tale arbusto. Bisogna coprire il tutto per all’incirca una 10ina di minuti, dopodichè bisogna depurare il tutto e bere l’infuso a temperatura bollente. Bisogna assimilarlo in massimo 2/3 tazze, precedentemente o successivamente ai pasti, prestando attenzione a non eccedere coi dosaggi;
  • I gemmoderivati devono essere assimilati 3 volte al giorno in dosaggi di 30-50 gocce in un minimo quantitativo di acqua;

Controindicazioni sull’utilizzo del vischio

Molte sono le avvertenze connesse all’utilizzo di tale arbusto, specialmente se il soggetto tende ad assimilare anticoagulanti, antidepressivi ed immunosoppressori. Dunque è opportuno chiedere la consultazione di uno specialista precedentemente all’assimilazione del vischio.

In aggiunta presenta una elevata dannosità, dunque è opportuno prestare attenzione ai dosaggi, in quanto le bacche risulta maggiormente dannose contrariamente al fogliame e al fusto. Difatti, le bacche, se assunte in eccedenza, comportano rigurgito e dissenteria.

Ambiente naturale

Tende a formarsi nelle aree collinose e a svilupparsi sulle ramificazioni di legno di diversificate varietà di quercia, castagneti e Olee. Abbondantemente sviluppato, tende a svilupparsi in Portogallo e in Iran, dalla Penisola Scandinava sino alla Sicilia.

Storicità

Un’antica narrazione tradizionale racconta che tale arbusto allontanava le tragedie e le patologie. Tutt’oggi tende ad essere noto come portafortuna a natale, difatti è nota la tradizione di rivolgere il saluto all’appena arrivato anno sbaciucchiandosi inferiormente alla diramazione.

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