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Pensieri Negativi: cosa sono, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Pensieri Negativi: cosa sono, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

A chi non è mai successo di sentirsi ossessionato da pensieri e/o idee per niente positivi, i quali vi hanno accompagnato per giorni e mesi.

Questi non è sempre facile controllarli, in quanto vanno ad imporsi all’interno della mente in maniera del tutto autonoma. Sono dunque in molti alla ricerca della metodologia migliore per affrontare codesti pensieri negativi, e porvi finalmente fine, per cui non sentitevi mai abbandonati.

Che cosa sono i pensieri negativi?

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pensieri negativi, altresì definiti in quanto ossessioni ricorrenti, altro non sono che dei pensieri, i quali posseggono tematiche differenti, con al centro la focalizzazione su paure ed angosce incontrollate. Questi pensieri infatti si manifestano all’interno della mente in maniera del tutto autonoma andando a travolgere completamente il soggetto e rendendolo talvolta anche dipendente. 

Al centro di questi pensieri negativi vi sono delle idee e/o immagini le quali non sono semplici da mandare via e che vanno dunque ad ostacolarli, impedendogli di vivere una vita serena. Queste ossessioni infatti, influenzano anche i momenti che si stanno vivendo nel quotidiano, facendo vedere al soggetto ogni cosa in negativo.

Ossessioni o pensieri passeggeri?

La modalità di manifestazione di questi pensieri negativi è del tutto differente per ogni soggetto. A differenziarli sono infatti:

  • intensità
  • frequenza
  • capacità di porvi un controllo

Vi sono in taluni casi delle circostanze fatte di ansie, che inducono il soggetto a creare delle fantasie ovviamente negative su se stesso, oppure ricreare delle aspettative destinate a fallire sin dal principio, per cui vanno a generare in automatico preoccupazione con susseguente stress.

Laddove l’ossessione sia fatta da soli “pensieri bui“, anche se si stanno vivendo dei momenti gioiosi, è bene allora chiedersi se sia un sintomo soltanto passeggero, oppure iniziare a porvi rimedio magari ricorrendo anche al parere di un esperto.

Cause e sintomi dei pensieri negativi

Quando si viene sopraffatti da pensieri negativi i quali si insinuano in maniera permanente, fino a diventare delle ossessioni che non ci vogliono proprio abbandonare, allora possiamo dire di essere in presenza di sintomatologie le quali partono dall’inconscio, per cui l’esordio non può che avvenire in modo del tutto improvviso.

La causa primaria è forse vista nel fatto che proprio non si vogliono accettare degli aspetti personali che vanno dunque a turbare il nostro inconscio. L’inconscio ci sta quindi parlando mediante noi stessi, ed in maniera molto dolorosa per il soggetto stesso. Si viene in questi casi “bullizzati” da ossessioni fatte di ansia che aumentano sempre più e di cui proprio non se ne capisce la causa.

Questi pensieri in taluni casi tengono costantemente impegnata la mente, e si manifestano prevalentemente durante dei periodi più difficili della nostra vita, per cui quando già siamo sopraffatti da differenti pensieri o paure.

Queste ossessioni non possono quindi che marciare a braccetto con ansia e depressione, apportando talune volte anche manifestazioni di disturbi di origine psicotico. Quello che è necessario fare in questi casi è andare a scoprirne l’origine di base agendo dunque alla radice della problematica, se è necessario, facendosi aiutare da un esperto.

Diagnosi e possibili cure ai pensieri negativi

Quando si diviene consapevoli di essere ossessionati da queste ansie e pensieri negativi, diventa allora fondamentale ritrovare quello che è il giusto rimedio per porvi fine, così da evitare situazioni invalidanti, e che non sempre riescono ad essere sopportate con facilità.

E’ successo praticamente a tutti di sentirsi un po’ giù di morale, autoimponendosi di essere forti e di uscire piano piano dalla suddetta situazione. E’ questo un periodo abbastanza delicato, in quanto non tutti riescono a liberarsene, facendosi quindi sopraffare dalla propria psiche. Se queste situazioni hanno ricorrenza ripetuta, allora non bisogna per niente sottovalutarle, ma nemmeno preoccuparsene eccessivamente, in quanto si potrebbe andare soltanto incontro ad un peggioramento.

Non bisogna però ritenere immediatamente i pensieri negativi come un nemico da combattere, in quanto si deve pensare prima di tutto ad addomesticarli, o quantomeno ascoltarli. Combatterli però non significa ricorrere in maniera immediata a medicinali oppure a terapie, ma riflettere lucidamente su di essi, provando perlomeno a capire il perché questi ci ossessionino e cosa soprattutto non ci fa piacere pensare di noi stessi.

Ad ogni modo, i casi più comuni di pensieri negativi sono davvero molteplici, ed ognuno richiede un trattamento tanto specifico quanto efficace.

Situazioni di ansia

E’ importante sottolineare il fatto che i pensieri negativi esordiscono soltanto in seguito a determinate situazioni, le quali vengono percepite in quanto fonte di stress o periodi di angoscia. Non risultano questi essere dei pensieri invalidanti, nonostante siano abbastanza negativi, per cui controllabili, anche se talvolta generano ansie e/o insonnie

Questi possono essere tranquillamente controllati servendosi di terapie del tutto naturali, e viene richiesta la presenza di uno psicoterapeuta soltanto nel caso diventino ossessivi. Servendosi di questi rimedi naturali, è possibile andare a ristabilire un proprio equilibrio all’interno dell’organismo.

Tra questi riconosciamo la floriterapiala quale si serve dei fiori di Bache che può essere molto d’aiuto per le situazioni più leggere. Si utilizza per questi casi il fiore numero 35, ovvero il fiore di ippocastanoWhite Chestnut, fiore della serenità, viste le sue proprietà rilassanti ed ansiolitiche naturali.

Ulteriore metodo riconosciuto è quello dello yoga oppure delle tecniche di rilassamento, in quanto consentono al soggetto di non andare a soffermarsi eccessivamente sui pensieri negativi, tenendo quindi la mente libera da ogni stress.

Pensieri persistenti e frequenti

L’ossessività dei pensieri negativi può essere talvolta duratura, manifestandosi sotto forma di ansia o perlomeno contenuti che non consentono al soggetto di svolgere tranquillamente le proprie mansioni quotidiane. In questi casi il soggetto non riesce a controllare queste ansie, manifestando degli attacchi di panico oppure delle crisi ansiose ed insonnia. 

Al fine di contrastare queste situazioni è richiesta la psicoterapia con orientamento psicodinamico. Stiamo dunque parlando di un discorso effettuati dinanzi ad un altro soggetto, il quale, a sua volta, sappia ascoltare adeguatamente. Il soggetto che vive la situazione può dunque esporre ad alta voce i suoi momenti di difficoltà vissuti, così da combatterli ed evitare che si manifestino in futuro proprio sotto forma di pensieri negativi.

Ossessioni autonome e depressione

Laddove i pensieri negativi vadano a mostrarsi nel soggetto in quanto disturbi depressivi, con toni alquanto negativi, come nel caso di idee suicide, idee auto svalutanti oppure annichilenti, che possono spingere il soggetto anche ad effettuare dei gesti dannosi per la propria vita, e dunque con idee fisse di morte, è allora necessario rivolgersi ad uno specialista. 

In questo caso di grande aiuto potrebbe essere uno psichiatra oppure uno psicoterapeuta, i quali potranno permettere al soggetto di guarire lentamente, al fine evitare qualsiasi ricaduta nella depressione o pensiero ossessivo.

Pensieri e voci

Nel momento in cui questi pensieri negativi vanno a compromettere il quotidiano manifestandosi addirittura sotto forma di voci all’interno della mente, le quali vanno a giudicare, deridere o criticare il soggetto stesso, allora questi si troverà in una fase di distacco con la realtà.

Questo è uno dei casi in cui lo specialista è d’obbligo, visto che questi pensieri possono divenire persecutori con radice psicotica di tipologia paranoica, divenendo dunque davvero pericolosi. In questi casi uno psichiatra psicoanalista diventano per il soggetto un punto di riferimento, al quale verrà anche aggiunta una terapia farmacologica. 

Pensieri ed azioni compulsive

A volte i pensieri negativi si tramutano in ossessioni che bloccano l’attenzione del soggetto, anche nel caso di una pubblicità o match sportivo. Quando ad accompagnare il pensiero vi è la voglia anche di effettuare un comportamento avente un rituale specifico, siamo allora dinanzi ad un DOC, ovvero disturbo ossessivo compulsivo, definito caso clinico con annessa patologia.

Evitare di porre fine a questo perfezionismo ossessivo è sovente impossibile, per cui c’è necessità di chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta, il quale farà intraprendere al soggetto un ciclo di analisi delle cause che generano proprio questo sintomo sovente invalidante, fino ad apportare migliorie nella vita del soggetto.

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