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Nicturia: che cos’è, sintomi, cause e possibili cure

Nicturia: che cos'è, sintomi, cause e possibili cure

Risultante essere l’elevato quantitativo di urina sprigionata nel corso della notte a differenza del ridotto quantitativo sprigionato nel corpo della giornata è la nicturia. Tende spesso ad essere accostata ad un fastidio che causa il mancato e corretto riposo durante la notte causa spesso dell’insonnia e dell’eccessivo sprigionamento urino.

Movente della pulizia e secchezza del rene è proprio la fuoriuscita di urina. Difatti, mediante il rene il flusso sanguigno tende ad essere filtrato sprigionando attraverso l’urina le sostanze dannose. Solitamente compromette all’incirca il 20% delle persona di età compresa fra i 40 ed i 50 anni.

Cause della nicturia

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Solitamente causa della nicturia nel corso della notte varia a seconda della patologia o di ulteriori fattori avversi. I moventi non connessi a malattie risultano vari sebbene solitamente l’abbondanza di bibite precedentemente alle ore della notte causa tale problematica.

Questo porta il soggetto ad alzarsi più volte dovendo correre nel bagno al fine di espellere l’urina sebbene spesso vi siano casi di maggior spessore che si consiglia di non sottovalutare. Ulteriori moventi risultano essere:

  • Gestazione, con conseguente utero gonfio causa della pressione della vescica e dunque i sintomatologie ad esempio la nicturia;
  • somministrazione di prodotti farmacologici, specialmente diuretici ed antipertensivi, causa della formazione dell’urina;
  • Stati d’ansia ed esaurimento mentale e fisico;
  • Regime alimentare con un elevato quantitativo proteico;
  • Somministrazione di bevande alcoliche ed eccessivo caffè;

Contrariamente, i moventi causa di malattie risultano essere:

  • Diabete mellito, in quanto l’abbondanza di glucosio all’interno del flusso sanguigno tende ad essere pulito all’interno del rene causando il mancato assorbimento e dunque comportano l’urinazione. All’interno dell’urina, il glucosio è attivo causando la necessità d’acqua e dunque l’abbondanza di urina da espellere. Tutto ciò causa la poliura con conseguente subentro della nicturia;
  • Diabete insipido, fastidio causa della mancata funzionalità del rene di trattenere l’urina. Spesso risulta conseguenza di scorretto funzionamento dell’ormone antidiuretico ADH formato dall’ipotalamo oppure conseguenza di un cambiamento dei ricevitori di tale ormone che non hanno la capacità di dare impulso al rene;
  • Polidipsia organica o psicogena, causa dell’eccessiva necessità di abbeverarsi;
  • Ipercalcemia, e dunque abbondanza di calcio all’interno del flusso sanguigno;
  • Insufficienza cardiaca congestizia;
  • Cistite, e dunque patologia causa di infiammazioni causa batteri che compromettono la vescica specialmente nei soggetti femminili. Fra le sintomatologie subentra la prurigine e l’eccessivo calore con conseguente comparsa di nicturia;
  • Prostata, con conseguente comparsa di prostatite (e dunque infiammazione della prostata), iperplasia prostatica benigna ( e dunque ghiandola prostatica ingrossata solitamente presente nei soggetti maschili di età superiore ai 60), stimolo eccessivo, pollachiuria, stranguria, disuria e nicturia;
  • Insufficienza renale cronica;
  • Morbo di Parkinson;
  • Cauda equina;
  • Tumore cerebrale;
  • Contratture vascicolari;

Sintomi

Successivamente all’aver evidenziato la patologia della nicturia risulta opportuno evidenziare il movente. Dunque si consiglia di chiedere consulto ad un’urologo al fine di risalire al movente principale. La prognosi spesso prevede l’anamnesi che evidenzia:

  • eccessiva minzione;
  • elevati quantitativi di urina;
  • regime alimentare scorretto;
  • somministrazione di prodotti farmacologici;
  • operazioni chirurgiche;

Lo specialista, successivamente all’anamnesi spesso ha bisogno di ulteriori test, tra cui:

  • le analisi delle urine;
  • l’urinocoltura con conseguente antibiogramma;

Successivamente a tali test si può poi continuare con la diagnosi attraverso:

  • esami del sangue;
  • ecografia dei reni, della vescica e della prostata;
  • risonanza magnetica;
  • esame urodinamico;
  • uro-flussometria;

Possibili cure

Successivamente all’aver evidenziato il movente principale risulta probabile cambiare le proprie abitudini, quindi:

    • Abbassare il quantitativo di liquidi da somministrare nella fascia oraria compresa tra le 18 sino alle 24, come minestre, passati di verdure, zuppe oppure verdure da consumare preferibilmente a pranzo;
    • Abbassare la somministrazione di bibite ed alimenti aventi all’interno caffeina;
    • Abbassare la somministrazione di bevande alcoliche;
    • Tenere a bada i prodotti farmacologici da somministrare come ad esempio le pillole per la pressione alta solitamente movente della nicturia;
    • Abbassare la somministrazione del sale all’interno del proprio regime alimentare;
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