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Miele di Castagno: che cos’è, proprietà, valori nutrizionali, utilizzi e controindicazioni

Miele di Castagno: che cos’è, proprietà, valori nutrizionali, utilizzi e controindicazioni

Risultante essere una tipologia di miele monofloreale ricavato dalle api che abitano presso gli arbusti del castagno e adoperano i corrispettivi boccioli in modo singolare, è il miele di castagno.

Che cos’è il miele di castagno?

Risulta essere una tipologia botanica che fa parte del complesso familiare delle Fagaceae. Il solo composto europeo autoctono di codesto complesso risulta essere la tipologia C sativa. Contrariamente alle castagne, il periodo migliore del miele di castagno risulta essere l’estate. Le aree di coltura risultano essere di tipologia collinare e montuosa.

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Il miele di castagno, pertanto, risulta essere una tipologia di miele maggiormente somministrata nello stato Italiano specialmente per il sapore peculiare.

Risulta essere una tipologia nota e consigliata ulteriormente nei paesi esteri. Sebbene venga colta soprattutto durante i mesi di giugno e settembre, il miele di castagno vanta di peculiarità organolettiche e di sapidità che risultano ottimali da accostare a cibi e pietanze autunnali. Per quanto concerne i valori nutrizionali risulta essere, un eccellente sorgente energetica di glucidi e presenta differenti molecole antiossidanti di derivazione vegetale. A differenza del complesso, il quantitativo vitaminico e di minerali risulta regolare. Non risulta essere sottoposto a processo di pastorizzazione, contenendo determinate caratteristiche antibatteriche.

Risulta avere una tonalità bruna oppure marrone, sporadicamente lucida e di riluttanza liquida sebbene alquanto appiccicosa. Risulta essere soltanto secondario al miele di acacia, il miele di castagno vanta di una ridotta rapidità di cristallizzazione e resta fluido per un lungo lasso temporale.

Codesta peculiarità risulta essere legata al quantitativo di fruttosio a differenza del glucosio, e alla coesione fruttosio/glucosio al di sopra dell’1,3. Il miele costituito da codesta coesione seppur ridotta subisce cristallizzazione maggiormente rapida. Il sapore del miele di castagno risulta essere dolciastro con un retrogusto amarostico.

Gusto e sapidità risultano essere forti, ligeni  e fumentati. La tonalità e le peculiarità organolettiche del miele si riducono nel caso in cui la stagione non dovesse essere vantaggiosa ed accrescono a seguito dell’accrescimento delle temperature climatiche e dei raggi solari. Il miele di castagno estratto all’inizio della stagione e quello estratto alla fine, naturalmente avrà peculiarità diversificate.

Proprietà del miele di castagno

Risultante essere un alimento di derivazione animale dall’elevato quantitativo di chilo calorie, è il miele di castagno. Apporta all’incirca 300 Kcal ogni 100 grammi di prodotto, legate ai dolcificanti semplici, non risulta essere un cibo da prendere sottomano. Per quanto concerne la funzione edulcorante, molteplici tendono ad adoperarlo come sostituente dello zucchero granulare, al fine di conferire il sapore dolciastro a pietanze e bevande.

Lo stesso, difatti, vanta di un complesso e tasso glicemico ridotto allo zucchero granulato, dunque non risulta essere raccomandabile adoperato in grossi quantitativi nei regimi alimentari contrastanti l’eccedenza di peso, il diabete mellito di tipo 2 e l’ipertrigliceridemia.

Al di là del miele fresco e quello avente caratteristiche antibatteriche, risulta essere un cibo che causa carie dentaria. Per quanto concerne i minerali, non vi sono livelli esorbitanti. Determinati soggetti affermano che risulti benevolo in tasso di ferro, sebbene non risulti essere commisurabile alle comunitarie sorgenti nutrizionali. Ridotti sono i quantitativi di determinate vitamine del gruppo B e C.

Risulta, tuttavia, opportuno affermare che le molecole termolabili (di cui l’acido ascorbito), sono soggetti all’afflusso dei processi di pastorizzazione. Il miele di castagno risulta avere un elevato quantitativo di fattori nutrizionali dalla funzione antibatterica e antinfiammatoria (quali i polifenoli). Codesti, congiuntamente all’azione idratante del cibo, conferiscono al miele un’eccellente sorgente per la cura delle faringiti.

Valori nutrizionali del miele di castagno

Sebbene risulti essere benevolo, codesto cibo risulta essere estremamente chilo calorico e dall’elevato quantitativo di zuccheri, dunque deglutito con ridotti dosaggi.

Un eccellente raccomandazione, riguarda il supplementarlo allo zucchero, all’interno del caffè e del tè durante le ore diurne. I corrispettivi valori nutrizionali, inerenti alla consumazione di 100 grammi, risultano essere:

Utilizzi del miele di castagno

Per quanto concerne le proprietà organolettiche e di sapore, il miele di castagno non risulta essere ritenuto un vantaggioso supplente dei soliti dolcificanti per le bibite. Modifica abbondantemente il sapore e il retrogusto degli alimenti, nascondendo le caratteristiche benefiche veritiere.

Le bibite che risultano essere ottime con miele di castagno risultano essere quelle maggiormente forti, come il tè nero. Nello stato Italiano, il miele di castagno risulta essere quello fra i più adoperati per servire il formaggio.

Risulta essere ottimale sul pecorino oppure sul formaggio di fossa. Ciò nonostante, determinati lo considerano così forte e particolare, tanto da essere difficilmente digeribile. Per il medesimo scopo, spesso conferisce difficoltà al prediligere quale vino lo possa accompagnare. La compresenza di aromi lignei, conferiscono difatti allo stesso un eccellente accompagnatore per determinati vini barricati seppur non eccessivamente essiccati. Con codesto alimento risulta possibile dare vita a ricette singolari.

Peculiare risulta essere la torta di castagne, che ciò nonostante tende a contraddistinguersi per l’esuberanza del sapore. Ottimi risultano essere gli gnocchi di patate dolciastre a base di gorgonzola, noci e miele di castagno.

Lo stesso lo si può dire del tortino di ricotta e di castagne con fonduta di pecorino, aceto balsamico e miele di castagno. Risulta essere un ottimo componente per conferire sapore alle ricette contenenti selvaggina. Similmente ad ulteriori tipologie di miele. lo stesso miele di castagno non risulta efficiente per la preparazione di impasti soggetti a lievitazione, quale il pane.

Controindicazioni del miele di castagno

Similmente ad ulteriori cibi, tende a comportare allergie e intolleranze. In aggiunta, dato l’elevato quantitativo di dolcificanti, deve essere somministrato con ridotti dosaggi in caso di soggetti affetti da diabete oppure che seguono diete dal ridotto quantitativo di zuccheri.

Alfine, risulta opportuno tenere a mente che, al di là delle caratteristiche antibiotiche e antinfiammatorie, non risulta possibile supplementare i prodotti medicinali al fine di trattare infezioni. Per quanto concerne la gestazione, risulta essere un eccellente alimento per quanto concerne i livelli nutrizionali.

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