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Iperacusia: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Iperacusia: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Si parla di iperacusia in quanto condizione medica con annessa avversione ed ipersensibilità ai suoni che normalmente risulterebbero innocui. L’iperacusia conta varie forme:

  • gravi, con senso di fastidio a molteplici suoni
  • dalla leggera entità, con annesso fastidio solo per suoni di una certa intensità.

Non è stato ancora ben compreso quali possano essere le cause all’origine dell’iperacusia, anche se le ricerche in atto sono molteplici. Ogni paziente reagisce diversamente ai suoni, per cui troviamo:

  • chi prova ansia crescente
  • chi deve coprirsi le orecchi
  • chi va in panico e così via.

Ad oggi non abbiamo ancora un trattamento specifico, anche se è possibile avvalersi di terapie, o per meglio dire la terapia del suono, la quale cura gli acufeni, e la terapia cognitivo-comportamentale. 

Che cos’è l’iperacusia?

Come visto, l’iperacusia è una forte avversione ed ipersensibilità a comuni suoni, che in genere non provocano fastidi. Questa viene suddivisa in diversi gradi, per cui ogni soggetto risulta più sensibile oppure prova fastidio per suoni che altri nemmeno noterebbero.

Sintomi dell’iperacusia

Quando si parla di sintomi dell’iperacusia i medici parlano delle reazioni che ha il soggetto ai suoni, avvertiti solo in quanto fastidio. Le comuni reazioni sono:

  • Ansia crescente
  • Pianto
  • Panico
  • Cattivo umore
  • Necessità di coprirsi le orecchie
  • Necessità di lasciare il luogo dove c’è il suono.

I soggetti con iperacusia grave non avvertono i suoni solo in quanto fastidio, ma addirittura in quanto dolorosi. In questi casi, la loro descrizione del suono sarà come di un “chiodo che entra in testa” oppure come la “carta vetrata strofinata sul cervello”.

Rumori fastidiosi per i bambini

In considerazione di ciò che dicono i medici, i suoni che creano maggiore fastidio ai bambini con iperacusia sono:

  • Abbaiare dei cani
  • Risate forti
  • Urla
  • Fischi acuti
  • Rumore dei tuoni
  • Scoppio di fuochi artificiali o petardi
  • Rumore del camion, macchine o moto
  • Suono della campanella della scuola o brusio delle voci in aula
  • Scoppio dei palloncini
  • Sirene delle vetture
  • Tonalità di strumenti musicali come le chitarre elettriche
  • Squillo dei cellulari
  • Rumore del tosa erba, trapano o pulitrici per pavimenti.

Cause dell’iperacusia

Come visto, non si sa ancora a cosa sia dovuta l’iperacusia, e gli esperti, ad oggi, hanno solo formulato ipotesi in base a delle osservazioni sperimentali.

Iperacusia associata alla perdita d’udito

Una di queste teorie associa l’iperacusia alla perdita di udito, in quanto il cervello di questi soggetti andrebbe ad amplificare i suoni nell’orecchio, compensandone il ridotto udito, ma al contempo generando fastidio. E’ solo una teoria però, in quanto non tutti i soggetti con scarso udito hanno anche l’iperacusia.

Iperacusia e condizioni morbose

Un’altra teoria vede l’iperacusia associata a delle condizioni mediche, come:

  • Emicraniao mal di testa, il quale porta con sé delle caratteristiche, è ad esempio unilaterale, pulsante ed intenso, e può peggiorare.
  • Malattia di Lymedovuta al batterio Borrelia Burgdorferi, quale patologia infettiva dovuta alle zecche. I sintomi colpiscono la pelle ma anche gli organi interni, articolazioni e sistema nervoso.
  • Paralisi di Bellquale paralisi facciale che nasce da una disfunzione del VII nervo facciale, e comporta debolezza dei muscoli oppure paralisi ad un lato del viso.
  • Morbo di Addisonquale rara condizione morbosa che origina dalle ghiandole surrenali, o surreni, posti sopra i reni, che generano 3 tipo di ormoni, quali:
    ➞ androgeni
    ➞ glucocorticoidi
    ➞ mineralcorticoidi.
  • Patologie autoimmuni, con esagerata ed impropria risposta del sistema immunitario. Nei soggetti con patologie autoimmuni, gli elementi del sistema immunitario vanno ad aggredire i tessuti e gli organi sani, provocando seri danni.
  • Acufeniquali ronzii alle orecchie particolarmente fastidiosi, che si avvertono anche senza suoni esterni. Questi sono sia continuo che intermittenti e nascono da differenti circostanze, come:
    ➞ esposizione a forti rumori
    ➞ ipertensione
    ➞ aterosclerosi e così via.
  • Malattia di Ménièrequale patologia all’orecchio interno che porta a vertigini, nausee e perdita di udito. I sintomi peggiorano con il tempo e non esiste una cura adeguata.

Iperacusia e forti emozioni

Una terza teoria assocerebbe l’iperacusia a negative esperienze di vita trascorsa. In poche parole, l’iperacusia nasce da una vicenda spiacevole e dai suoni che l’hanno caratterizzata. In questo frangente si potrebbe spiegare l’iperacusia associata al disturbo post-traumatico da stress.

Iperacusia legata ai danni all’orecchio

La quarta teoria afferma che l’iperacusia nasce in seguito a:

  • Un colpo alla testa o colpo di frusta
  • Intervento chirurgico all’orecchio
  • Infezioni all’orecchio
  • Lunga esposizione a forti rumori.

Diagnosi dell’iperacusia

Quando si passa alla diagnosi, i medici trovano non poche difficoltà nel distinguere una leggera intolleranza uditiva da una forte ipersensibilità a determinati suoni. Il motivo di questo fattore è il fatto che i medici devono soltanto basarsi su quello che viene riportato dal soggetto in questione.

Per una diagnosi certa e corretta si necessita di test audiometrici, finalizzati a valutare l’entità dell’ipersensibilità acustica. La diagnosi spetta solitamente ad un medico otorinolaringoiatra, oppure ad un medico specializzato in audiometria.

Test audiometrici

Nel procedere con i test audiometrici, il medico farà ascoltare al soggetto dei suoni dalla crescente entità, facendogli un cenno quando il suono risulterà insopportabile. Le valutazioni audiometriche adottate sono:

  • audiometria tonale
  • test dei riflessi strapediali
  • test LDL, od intensità acustica del livello di disagio.

Possibili cure all’iperacusia

Non esiste ad oggi una valida terapia per eliminare del tutto l’iperacusia, nonostante durante le prove sperimentali sia risultata utile la terapia del suono, usata per trattare gli acufeni e per diminuire l’avversione e l’ipersensibilità acustica. Molti soggetti hanno inoltre beneficiato della già nota terapia cognitivo-comportamentale.

Terapia del suono

La terapia del suono mira ala desensibilizzazione acustica, riferendosi ai processi mirati a ridurre una forte sensibilità a delle sostanze. Il processo prevede la somministrazione di dosi man mano crescenti della sostanza in questione; nel caso dell’iperacusia da somministrare sono i rumori fastidiosi.

Questa tecnica viene in genere adottata per le allergie, con la somministrazione dell’allergene a cui il soggetto è ipersensibile.

Modalità e tempistiche della terapia del suono

Con la terapia del suono si va ad applicare un erogatore di suoni all’orecchio del soggetto, emettendo rumori dal suono regolabile, così da capire precisamente il trattamento di desensibilizzazione. L’esposizione avviene ogni giorno:

  1. La prima fase prevede dalle 6 alle 8 ore di trattamento
  2. La fase avanzata può arrivare anche a meno di 6, ma solo se questa stiamo mostrando i suoi frutti.

Nella fase iniziali i suoni avranno un’intensità tale da non dare fastidio al soggetto. La desensibilizzazione acustica può durare anche molteplici mesi, il che vuol dire che si può arrivare fino ai 12-18 mesi.

Ulteriori consigli

Stando ad alcune ricerche, dei benefici possono essere tratti anche da:

  • Tecniche di rilassamento controllo dello stress, in quanto quest’ultimo può solo peggiorare l’iperacusia.
  • Ascolto di musica rilassante, proprio per ridurre lo stress.
  • Evitare di utilizzare i tappi per le orecchie, in quanto vanno ad alterare la percezione dei suoni per così influire negativamente sulla terapia del suono.

Terapia cognitivo-comportamentale

La terapia cognitivo-comportamentale si pone il fine di mettere a conoscenza il soggetto della propria malattia, sotto ogni suo aspetto, e quindi sintomi o complicazioni a suo carico, cosicché possa dominarla nel migliore dei modi.

Solitamente si ricorre a questo trattamento solo in caso di malattie mentali, nonostante ciò, i medici hanno riscontrato importante efficacia dall’approccio, soprattutto per quanto riguarda le forti crisi di ansia.

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