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Cheratosi Pilare: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Cheratosi Pilare: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Risultante essere un fastidio della cute proliferato che modifica la cheratinizzazione nella zona dei follicoli piliferi, è la cheratosi. Nel dettaglio, la cheratosi pilare compromette gli orifizi dei bulbi piliferi di determinate zone del corpo.

Solitamente, il fastidio della cute subisce regresso allentato con l’avanzare dell’età, sino a dissolversi totalmente con l’anzianità. Ciò nonostante, vi sono determinate conformazioni di cheratosi pilari maggiormente preponderanti, cui cura non accade in modo volontario. Codesta patologia subentra non soltanto nei soggetti adulti altresì anche nei bambini, sebbene le aree compromesse risultino essere differenti.

Difatti, sebbene le cosce, i glutei e le braccia risultino essere le zone compromesse particolarmente dalla cheratosi pilare nei soggetti di età adulta, negli infanti la medesima sindrome subentra nelle guance e nelle tempie. Codesta tipologia di fastidio, in aggiunta, subentra sia nei soggetti maschili che femminili al di là della razza oppure etnia.

Cause della Cheratosi Pilare

Sebbene per codesta sindrome della cute, il movente risulti essere ignoto, la sola sicurezza risulta essere che la cheratosi pilare risulta essere presente fra le patologie genetiche a trasmissione autosomica predominante.

Ciò nonostante, i valori scientifici sottolineano che la cheratosi pilare subentra maggiormente nel corso della stagione invernale, contrariamente alla stagione estiva, cui patologia manifesta benefici. L’esporsi ai raggi solari, che in molteplici patologie della cute risulta essere il movente causa, pare dunque affievolire abbondantemente la patologia.

Sintomi della Cheratosi Pilare

Complessivamente, il subentro della cheratosi pilare subentra successivamente al raggiungimento die 5 anni. Ciò nonostante, in molteplici situazioni, il fastidio non presenta sintomatologia e pertanto non comporta allarmismi nei soggetti.

Tuttavia, le aree cheratosiche risulta avere un configurazione rugosa e puntiforme, granulata e percepibile alla tattilità. Dunque, il fastidio della cute risulta essere denominativo in gerno come pelle di gallina.

Codesta configurazione rugosa e puntiforme, peculiare della cheratosi pilare, risulta essere causa dello sviluppo di papule cheratinizzate dalla grandezza di 1-2 mm, sviluppate dall’occlusione degli orifizi follicolari dovuti a dei tappi di cheratina. La patologia non causa fattori maligni. La sola problematicità risulta coese all’esteriorità e al malinteso psicologico.

Diagnosi della Cheratosi Pilare

Essendo un fastidio sgradito e fastidievole esteticamente parlando, è la cheratosi pilare. Ciò nonostante, ad oggi è stata identificata e studiata la conformazione maggiormente esemplificata della cheratosi pilare, sebbene vi siano delle sottospecie alquanto irruente, sebbene sporadiche.

Fra queste vi è la cheratosi pilare rossa atrofizzante, l’atrofodermia vermicolata, la cheratosi follicolare spinulosa decalvante di Siemens e la cheratosi pilare acquisita sintomatica. Per quanto concerne la cheratosi pilare rossa atrofizzante, tende a compromettere le guance e le zone auricolari.

La zona si presenta eritematosa e rossastra dovuto all’ipercheratosi dei follicoli. Negli uomini in età adulta, la barba e le sopracciglia risultano essere manchevoli oppure totalmente ispessite. Una tipologia della cheratosi pilare rosstastra atrofizzante risulta essere composta dall’ulteritema ofriogenes.

Codesta tipologia subentra durante l’età dell’infanzia similmente a papule cheratosiche rossastre che si presenta nella zona sopraccigliare, con annessa mancanza di peluria. Codesto fastidio si prolifera in ulteriori zone del volto, causando rossori e sviluppo di cicatrici puntiformi. Ad oggi non vi sono trattamenti bastevoli al fine di rimuovere la cheratosi pilare rossastra atrofizzante.

L’atrofodermia vermicolata risulta essere una rara conformazione di cheratosi pilare che subentra specialmente nella zona delle guance. Le papule ipercherastosiche peculiari di codesto fastidio risulta costituite dal fatto che successivamente alla guarigione, comportano cicatrici atrofiche. La cheratosi follicolare spinulosa decalvante di Seimens risulta essere un ittiosi follicolare sporadica. Risultano particolarmente compromessi i capelli e le ciglia.

Non vi sono cure ottimali per la cura totale del fastidio e la cheratosi follicolare di Siemens non subisce regresso volontario. Risultante essere una cheratosi che subentra in molteplici dermatosi di tipologia infiammatoria, è la cheratosi pilare acquisita sintomatica. Rientrano in questa: fllicoliti perforanti, lichen planus pilaris spinulosico, dermatomiosite Wong, elaioconiosi e cheratosi pilare causa dell’insufficienza renale cronica.

Possibili cure della Cheratosi Pilare

Le sostanze cheratolitiche e i detergenti di abrasione permettono di affievolire il fastidio. Le aziende di cosmesi e farmaceutiche mettono a disposizione prodotti favorenti l’idratazione, vaselina salicilica, unguenti a base di isotretinoina ed acido lattico.

I medesimi gel ad utilizzo topico a base di acido salicilico risultano essere vantaggiosi. Risulta raccomandabile il medesimo uso del guanto di crine al fine di sviluppare un’azione abrasiva moderata nella zona cutanea.

I trattamenti curativi, ciò nonostante, non permettono di curare totalmente il fastidio della cheratosi pilare, sebbene abbiano la capacità di affievolirlo soltanto momentaneamente. Infatti, la cheratosi pilare subisce recidiva successivamente a delle settimane dalla fine della cura.

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