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Dieta Lampo: che cos’è, come funziona, cosa mangiare e menù di esempio

Dieta Lampo: che cos'è, come funziona, cosa mangiare e menù di esempio

La Dieta Lampo risulta essere una dieta calorico restrittiva il cui fine prevede la perdita di peso risoluta. Consiste in una schematizzazione con un ridotto apporto calorico, ossia capace di conferire un ridotto quantitativo di calorie al fine di agevolare il dimagrimento.

Le peculiarità di tale regime alimentare risultano connesse ad una perdita di peso considerevole in un decorso temporale ristretto. Il denominativo “Lampo” indica difatti la velocità degli sviluppi nella perdita di peso.

Come funziona e menù di esempio della dieta lampo

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Il denominativo regime alimentare Lampo tende ad essere adoperato genericamente al fine di accentuare la perdita di peso veloce. I programmi alimentari lampo sono diversificati e ne evidenziamo 2 tipologie. Il primo tipo deve essere seguito per massimo 5 gg durante il quale il soggetto può ottenere un dimagrimento pari ai 2/3 Kg.

Mentre la seconda tipologia può essere seguita per 6 gg durante il quale il soggetto può ottenere un dimagrimento pari ai 5 Kg. La terza tipologia è stata appoggiata dalla stessa cantante Beyonce, ossia la cosiddetta dieta a base di limone.

1ª Variante

Composizione

Il regime alimentare lampo consiste nel consumare una sola tipologia di cibo nel decorso del giorno. É composto da:

  1. Nel decorso del primario giorno il soggetto deve consumare latte e yogurt;
  2. Il secondo gg può aggiungere patate bollite o patate cotte al forno con una ridotta aggiunta di olio. Assolutamente NON soggette a frittura;
  3. Durante il terzo giorno è possibile aggiungere formaggi;
  4. Nel quarto giorno il soggetto può consumare carne di pollo;
  5. Nel quinto gg può iniziare ad integrare bibite come acqua e assolutamente prive dell’aggiunta di zuccheri;

Opinioni

Le opinioni riguardo tale tipologia di regime alimentare lampo prevedono:

  • Abbeverarsi di 1,5-2 litri di acqua al dì;
  • Dividere pranzo e cena in più pietanze;
  • Accrescere l’attività fisica ed ulteriori sport;
  • Il quantitativo di alimenti accordati non risultano ristretti seppur risulta opportuno usare il senno;
  • Il caffè è concesso durante il decorso del regime alimentare purché sia assimilato senza l’aggiunta di zuccheri;
  • Il regime alimentare lampo tende ad essere rinviata leggermente oltre i 5 gg raccomandati e sino al conseguimento dei esiti augurabili; ciò nonostante non risulta raccomandabile utilizzarla di frequente poiché, così come i sistemi con ridotto apporto calorico, la stessa è capace di addurre alla spossatezza organica;

2ª Variante

Codesta tipologia di regime pronostica un obbligo complessivo di 6 gg, seppur i primari 3 gg risultano i maggiormente rilevanti. Nel decorso dei primari 3 gg si procede con l’adeguamento nutritivo laddove è possibile evidenziare un evidente perdita di peso.
La lista di pietanze da consumare durante i diversificati giorni risulta alquanto similare a quanto riportato successivamente.

  • Colazione: una fetta di pane tostato con aggiunta di formaggio fresco. É possibile bere bibite come , caffè e succo di limone;
  • Pranzo: insalatone di verdure e carne bianca (pollo);
  • Cena: una fetta di pane e una porzione di pesce. È possibile bere una tazza di tè o un bicchiere d’acqua;

Le opinioni a riguardo risultano le medesima della 1ª Variante.

Annotazione

Il regime lampo risulta essere un programma capace di conferire la perdita di peso seppur non tende ad essere consigliati bensì si consiglia la declinazione. Gli ideatori indicano la consultazione di specialisti precedentemente alla sperimentazione, seppur sostengono che non ci sia un medico capace di consigliare un sistema similare.

Questo perché è un regime limitativo, squilibrato e stancante. É capace di agevolare la denutrizione di vitamine, così come di acidi grassi essenziali e di amminoacidi essenziali. Presenta un ridotto contenuto di fibre e di antiossidanti vegetali. Laddove il soggetto svolge attività fisica, incorre in una riduzione sovrabbondante del tasso glicemico, della pressione sanguigna e della sideremia.

I risultati gravanti tendono a subentrare specialmente nel caso di donne in fase di gestazione e/o allattamento, così come soggetti in fase di crescita e soggetti anziani. Tale regime alimentare inoltre risulta essere alquanto antieducativo poichè capace di agevolare l’azione yo-yo del peso e gravare presupposti psichiatrici (tra cui fastidi dell’atteggiamento alimentare).

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