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Betulla: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Betulla: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

La Betulla o Betula pendulaè una varietà di pianta perenne appartenente alla famiglia delle Betulaceae. Nasce in Europa e in Asia settentrionale; è molto probabile trovarla in Italia, in particolar modo sulle Alpi in Piemonte e in Lombardia, dove si sviluppa in veri e propri boschi, e nelle zone dell’Appennino settentrionale, nelle zone abruzzesi, e nelle zone dell’Appennino campano e sull’Etna. Si sviluppa infine sui Balcani dell’arco alpino, nell’Europa atlantica e in Asia.

Che cos’è la Betulla?

La betulla può raggiungere altezze molto estese, ed ha una chioma compatta che si allunga in verticale, mentre i suoi rami sono ricadenti. Se l’età non è troppo avanzata, la betulla presenta un tronco sottile e una corteccia chiara ed esile.

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Le foglie, destinate a cadere, si presentano ovato triangolari, picciolate e di un color verde chiaro. Dalla pianta nascono sia fiori maschi, raggruppati in amenti sessili e penduli, sia fiori femmine uniti in spighe dritte e poco estese. Dai fiori nascono infine i frutti dalla forma cilindrica che, una volta maturi, rilasciano delle samare dotate di un’ala membranosa.

Alcuni cenni storici

Nei popoli slavi la betulla era legata alle leggende delle Rusolski, ovvero le bellissime ninfe degli stagni e dei laghi. Infatti nei giorni di tarda primavera del disgelo, queste ninfe, fasciate da lunghi abiti di un candido colore, uscivano dalle acque, andando a tormentare i viandanti di passaggio. Coloro che non riuscivano a resistervi, erano destinati ad essere uccisi. Al fine di evitare questa minaccia, tutti i popoli che vivevano nelle vicinanze, tagliavano una betulla, e la ponevano nel centro della piazza, dove vi danzavano in cerchio come sorta di rito propiziatorio. Una volta terminato il rito, questa betulla veniva bruciata per poi disperderne le ceneri.

Nelle popolazioni siberiane la betulla viene considerato un albero sacro, poichè assume funzioni dell’Axis Mundi, ovvero il pilastro cosmico.

Secondo Plinio, la betulla nasceva in Gallia, e si diceva che il suo legno facesse “ai magistrati i fasci che tutti temono, e ai panierai i cerchi e le coste necessari per la fabbricazione di panieri e cestini”. Secondo lo stesso Plinio, il legno di betulla era anche utilizzato per creare torce nuziali che fungevano da porta fortuna nel giorno del matrimonio.

Nel Medioevo l’acqua di betulla era ritenuta “La pianta renale d’Europa” poichè in grado di scomporre i calcoli urinari. La sua linfa, invece, si pensava fosse molto efficace nel rimuovere calcoli ai reni e alla vescica.

Proprietà della Betulla

La betulla è conosciuta per le sue tante proprietà, in qualsiasi modo venga adoperata. Vediamo meglio quali sono!

Per prima cosa è importante dire che le foglie di betulla trovano largo utilizzo nel campo della fitoterapia viste le sue proprietà diuretiche e depurative; ciò dovuto al fatto che la betulla è un grande portatore di flavonoidi, ossidi sesquitepenici, tannini (leucoantocianidine), Vitamina C, acido betulinico, clorogenico e caffeico, resine e oli essenziali.

Proprietà depurativa e diuretica lavorano fianco a fianco. Infatti la betulla viene molto utilizzata nel curare ipertensione e ritenzione idrica, poiché l’aumento di emanazione di urina permette un miglior rilascio di acqua nonché prodotti accumulati in maniera eccessiva nel nostro organismo; si parla in particolar modo di colesterolo e acidi urici, cause principali di reumatismi e gotta. Quindi l’importante proprietà diuretica anticipa qualsiasi formazione di renella, andando ad operare come sorta di lavaggio nei confronti di affezioni delle vie urinarie (la cistite ad esempio).

La pianta di betulla risulta essere uno degli alleati numero uno contro la celluliteelimina i noduli fibroconnettivali, portatori maggiori dell’inestetismo cutaneo.

Dalla linfa di betulla Betula verrucosa linfa, è possibile estrarre il gemmoderivato e 2 importanti eterosidi in grado di rilasciare, per via enzimatica, salicilato di metile che funge da analgesico e antiinfiammatorio.
Questa linfa di betulla viene raccolta all’inizio di marzo, praticando sulle betulle ormai adulte, nel lato del tronco che più volge a sud, dei buchi da qualche metro da terra e con una profondità dai 2 ai 5 centimetri, dove verrà introdotto un piccolo tubo che permetterà alla linfa di defluire in studiati contenitori. Se il procedimento viene effettuato su di un tronco avente 50 centimetri di diametro, in 4 giorni permette di raccogliere dai 3 ai 4 litri di linfa.

La betulla possiede infine proprietà detossinanti molto importanti per il nostro sistema linfatico, il quale va a sfruttare la prestigiosa azione drenante operata dalla linfa dell’albero, e che risulta in grado quindi di purificare l’organismo dalle tossine che non permettono la liberazione dei liquidi in eccesso; si parla in questo caso di terapie farmacologiche, cure cortisoniche o ormonali, iperuricemia e ipercolesterolemia.

Utilizzi della Betulla

La betulla è semplicissima da adoperare, e prevalentemente viene usata sotto forma di infuso, tintura madre o altri rimedi, che possono essere reperiti facilmente in rete.

Per preparare l’infuso sarà necessario lasciare in infusione 1 cucchiaio di foglie di betulla in una tazza di acqua bollente, per almeno 10 minuti. Passato questo tempo si dovrà filtrare dopo di che bere 2 tazze al giorno, lontano da ogni pasto.

Per l’assunzione di tintura madre a base di betulla, si consigliano 80 gocce in 1 litro e mezzo di acqua minerale, da bere poi durante la giornata, possibilmente lontano da ogni pasto.

Mentre si consiglia l’assunzione di 40 o 50 gocce di betulla verrucosa linfa in gemmoderivato, per almeno 2 volte al giorno, anch’esse lontano dai pasti.

Controindicazioni sulla Betulla

L’assunzione di betulla non prevede speciali controindicazioni, se non quella di prestare massima attenzione, soprattutto nel momento in cui si sta assumendo già farmaci aventi lo stesso risultato.

L’assunzione dei 2 in contemporanea potrebbe generare un potenziamento del risultato finale. Si sconsiglia infine in caso di allergia accertata o probabile alla pianta.

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