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Astragalo: che cos’è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

Astragalo: che cos'è, proprietà, benefici, utilizzi e controindicazioni

L’astragalo, botanicamente noto come Astragalus membranaceus, è una pianta appartenente alla famiglia delle Fabaceae.

Descrizione e habitat della pianta

L’astragalo è una pianta erbacea ed in quanto tale può raggiungere un massimo di 70 cm di altezza, ha delle radici molto piccole e flessibili, generalmente coperte da un rivestimento duro e ruvido, di un colore che può variare tra il giallo ed il marrone.

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Proprio dalle radici si diramano i fusti e le foglie imparipennate, alterne e di forma ovale. I fiori sono riuniti in mazzi a grappolo di colore lilla. I frutti, contenenti i semi, sono dei baccelli. Probabilmente, proprio per la forma dei fiori che ricorda un calcagno, tale pianta prende il nome da un osso del piede, che per l’appunto si chiama astragalo.

La polpa, infine, ha un sapore molto delicato tendente al dolce, potrebbe quasi ricordare il sapore della liquirizia.

Generalmente tale pianta cresce nel clima temperato nell’emisfero boreale dell’estremo oriente, ad esempio in Cina. In particolare, essa predilige luoghi erbosi, boschi che rinnovano le foglie ogni anni tra 100 ed i 1400 metri di altitudine.

Proprietà e benefici dell’astragalo

Le radici dell’astragalo contengono saponine triterpeniche, flavonoidi, amine piogene e polisaccaridi. Tali principi attivi sono ormai utilizzati da secoli nella medicina tradizionale cinese per la stimolazione del Qi (flusso energetico) della milza e dei polmoni, per aumentarne l’energia difensiva e l’immunità.

Ovviamente, non è questo l’unico beneficio che potremmo trarre dal consumo di astragalo. Scopriamo insieme le sue numerose proprietà.

Azione immunostimolante e antivirale 

Una delle principali azioni dell’astragalo, da attribuire al suo contenuto di polisaccaridi, è quella di proteggere il nostro organismo dagli attacchi di infezioni e virus. Ad esempio, esso ci tutela da raffreddore, tosse, febbre, influenza aviaria ed epatite B.

Ciò è dovuto al fatto che tale pianta riesce ad aumentare il trofismo della milza, del timo e dei linfonodi dell’intestino, favorendo i processi di fagocitazione e di trasformazione dei linfociti T.

Azione epatoprotettiva

Le saponine presenti nella radice di astragalo svolgono l’importante azione di proteggere il fegato dalle sostanze chimiche e tossiche, nonché di favorire la rigenerazione degli epatociti.

Sempre le saponine, inoltre, rendono il sangue più fluido permettendo il riavvio delle funzioni che vengono inibite dagli steroidi, quali ormoni steroidei e colesterolo.

Azione adattogena

Grazie alla sua azione adattogena l’astragalo aiuta l’organismo ad adattarsi meglio a livelli di stress sempre più elevati; favorisce la crescita e la vita delle cellule e l’accelerazione del metabolismo; riduce il consumo di ossigeno da parte dei mitocondri; aumenta l’energia disponibile.

In tal modo aiuta a prevenire e combattere la stanchezza, l’astenia ed a ridurre i periodi di convalescenza; migliora i processi di apprendimento e memorizzazione; permette di dormire meglio e più a lungo.

Questa azione veniva sfruttata sin dall’antichità nella medicina tradizionale cinese ed occidentale.

Azione cardiotonica

L’astragalo è in grado di ridurre la pressione sanguigna delle arterie: ciò è un toccasana in caso di ipertensione ed angina pectoris, ed è ottimo per sostenere le funzioni del cuore.

Inoltre, risulta buono anche per il metabolismo del sodio e del potassio.

Attualmente si stanno conducendo alcuni studi per capire se l’astragalo possa risultare effettivamente importante nel trattamento dell’AIDS e nella prevenzione di patologie infettive e neoplastiche.

Modo d’uso dell’astragalo

L’astragalo si può trovare in commercio sotto forma di tintura madre o di estratto secco.

La tintura madre svolge principalmente un’azione immunostimolante. Si consiglia di assumerne al massimo 40 gocce due volte al giorno, lontano dai pasti, per curare influenza, tosse, febbre o raffreddore.

L’estratto secco, invece, svolge un’azione immunostimolante preventiva. Si consiglia di consumarne massimo 800 mg due volte al giorno, lontano dai pasti.

Controindicazioni dell’astragalo

I possibili effetti collaterali di un uso eccessivo e spropositato dell’astragalo non sono ancora stati scientificamente confermati. Alcuni studi sostengono che tra i possibili sintomi potrebbero esserci: stanchezza, vertigini, pressione bassa.

Se ne sconsiglia l’assunzione durante la gravidanza e l’allattamento e se già si assumono farmaci immunostimolanti o antivirali.

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