L’Amamelide, il cui nome scientifico è hamamelis virginiana, è una pianta, appartenente alla famiglia delle hamamelidaceae, di origine statunitense, in particolare è molto facile reperirla in Virginia. Essa può essere classificata come droga, ossia come prodotto di origine naturale che contiene delle sostanze farmacologicamente attive, presenti prevalentemente nelle foglie e nella corteccia.
Indice Pagina
- 1 Costituenti Chimici dell’Amamelide
- 2 Proprietà dell’Amamelide ed attività biologica
- 3 Amamelide contro emorroidi ed insufficienza venosa
- 4 Amamelide contro infiammazioni cutanee ed orofaringee
- 5 Consigli sulle modalità d’assunzione
- 6 L’Amamelide nella medicina popolare ed omeopatica
- 7 Effetti collaterali dell’Amamelide
- 8 Controindicazioni dell’Amamelide
Costituenti Chimici dell’Amamelide
Come si è detto, le parti che vengono principalmente utilizzate sono la corteccia e le foglie, vediamo ora quali sono i principali costituenti chimici di queste.
- Tannini: quali sono delle sostanze chimiche, presenti prevalentemente in estratti vegetali, che si combinano con le proteine della pelle animale, trasformandola in cuoio
- Catechine: ossia composti che si ossidano facilmente, avendo un’azione astringente
- Procianidine: che sono delle molecole appartenenti alla classe dei flavonoidi, con delle proprietà antiossidanti
- Flavonoidi: tra cui abbiamo la quercetina, la mircetina, l’astragalina e il kaempferolo
- Oli essenziali: nel quale troviamo principalmente esanale, safrolo, acetaldeide, alcoli e fenoli.
Proprietà dell’Amamelide ed attività biologica
Per quanto riguarda le proprietà e i benefici che l’Amamelide può apportare al nostro organismo, possiamo classificarli principalmente come proprietà flebotoniche, ossia di aumento di tono della circolazione sanguigna. Infatti, essa ha funzioni astringenti, vasocostrittrici, emostatiche, analgesiche, anti-infiammatorie, le quali sono tutte da attribuire maggiormente all’azione dei tannini. Tutto ciò è confermato anche da alcune verifiche sperimentali, essa viene utilizzata dalla stessa medicina tradizionale per trattare disturbi della circolazione venosa o infiammazioni della cute. Di conseguenza essa può essere utile contro:
- gengivite e infiammazione orali, in quanto risolleva dal dolore attraverso la sua azione antinfiammatoria, emostatica, antiemorragica ed antidiarroica
- emorroidi
- vene varicose
- circolazione venosa
Essa ha inoltre una funzione antivirale, scoperta recentemente nel 2014, attraverso alcuni studi in vitro. In particolare sembrerebbe avere una funzione protettiva contro l’influenza A, e probabilmente contro la HPV (papilloma virus umano). Tuttavia quest’ultima ipotesi non è stata ancora approvata completamente, in quanto richiede degli studi più approfonditi.
Inoltre l’Amamelida può essere essere utilizzata anche per lesioni esterne come:
- infiammazioni della cute
- mucose
- ferite
- scottature
- pelli grasse e impure
- ragadi
- ulcere venose e flebiti, che colpiscono generalmente gli arti inferiori
Amamelide contro emorroidi ed insufficienza venosa
Per quanto riguarda l’azione dell’amamelide in caso di insufficienza della circolazione venosa o emorroidi essa, appunto, è dovuta alle sue attività vasocostrittrici, astringenti, emostatiche. Generalmente, per trattare tali disturbi essa deve essere assunta internamente, e si consiglia di assumere circa 2-4 mg di prodotto tre volte al giorno, nel caso in cui si scelga di impiegare direttamente il liquido che viene estratto dalla pianta.
Amamelide contro infiammazioni cutanee ed orofaringee
Contro il gengivite o infiammazioni orali e contro le infiammazioni della cute, l’Amamelide può essere utile grazie alla sua azione antinfiammatoria.
In questi casi l’amamelide deve essere assunta esternamente, ad esempio con pomate, gel unguenti, e soluzioni, che si vanno ad applicare direttamente sulla zona interessata dalla dalla lesione. Oppure, nel caso di infezioni orali si possono anche effettuare sciacqui e gargarismi con preparati a base di Amamelide.
Consigli sulle modalità d’assunzione
Nel momento in cui si sceglie di utilizzare l’Amamelide con fini terapeutici, si consiglia di acquistare prodotti a base già dei principi attivi responsabili degli effetti benefici (ad esempio i tannini), presenti in quantità standardizzate.
Nel momento in cui si utilizzano preparati a base di Amamelide, in cui quindi sono presenti anche altre sostanze, bisogna far attenzioni alle quantità in cui è presente il principio attivo a cui siamo interessati. Generalmente, tale quantità si può leggere facilmente o sulla confezione stessa del prodotto, o nel foglietto illustrativo.
Naturalmente, in entrambi i casi, si consiglia di consultare il proprio medico curante, prima di assumere qualsiasi farmaco del genere, per farvi consigliare sulle modalità e quantità di assunzione.
L’Amamelide nella medicina popolare ed omeopatica
Oltre che essere utilizzata nella medicina tradizionale approvata dalla comunità scientifica, l’Amamelide è un rimedio che ormai da secoli viene utilizzato anche nella medicina popolare, internamente, soprattutto in caso di: diarrea, emottisi (ossia le emissioni di sangue dalla bocca proveniente dalle vie respiratorie), ematemesi (ossia vomito di sangue proveniente dall’apparato digerente), o disturbi mestruali.
Esternamente, invece, la medicina popolare si avvale delle proprietà dell’Amamelide per trattare: infiammazioni cutanee e mucose, emorroidi, vene varicose.
Tale pianta viene sfruttata anche nella medicina omeopatica, prevalentemente sotto forma di granuli, gocce, pomate, tintura madre, ossia una preparazione liquida che si ottiene attraverso una macerazione della droga con un opportuno solvente.
Anche la medicina omeopatica utilizza questa pianta contro: infiammazioni cutanee, sanguinamenti, vene varicose, che portano ad una sensazione di gambe pesanti, emorroidi, epistassi, metrorragia, e retinopatie.
Ovviamente la quantità che bisogna assumere dipende dal tipo di patologia da cui si è afflitti, dalle condizioni fisiche del paziente, e dalla diluizione che si vuole adottare.
Tuttavia bisogna ricordare che questi sono rimedi popolari e non approvati dalla medicina tradizionale, poichè non sono stati sottoposti a verifiche sperimentali, o non le hanno superate. Di conseguenza potrebbero non sortire alcun effetto, o addirittura avere delle conseguenze dannose per la nostra salute.
Effetti collaterali dell’Amamelide
Per quanto riguarda gli effetti collaterali dell’Amamelide, essi si presentano prevalentemente in caso di sovra-dosaggio, e sono unicamente stipsi, o fastidi alla mucosa gastro-intestinale.
Controindicazioni dell’Amamelide
Per quanto riguarda le controindicazioni, si consiglia di non utilizzarla in caso di epatopatia, oppure nel caso in cui si abbia un ipersensibilità verso i componenti della pianta, di cui la più comune è l’ipersensibilità verso i tannini.